Gli incentivi per la rottamazione di vecchi motoveicoli Euro 0, 1 e 2 in cambio di nuovi mezzi elettrici (per scoprire come funzionano clicca sulla nostra guida), approvati nella scorsa legge di bilancio, non sono ancora operativi. Che cosa sta succedendo? A cosa è imputabile questo ritardo che ha suscitato anche la reazione preoccupata di Ancma?

Il problema è che il decreto attuativo (ossia il documento in cui saranno esplicitate tutte le regole per poter accedere ai sostanziosi incentivi) è stato scritto dalla segreteria del Mise, il Ministero dello sviluppo economico. Che però ha dovuto lavorare in concerto con altri dicasteri, ossia il Ministero dei trasporti e quello dell’Economia.

Adesso, dopo il continuo rimpallo di bozze, la versione definitiva è pronta per l’approvazione. Entro una settimana il documento sarà firmato e passato alla Corte dei Conti, cui la legge concede 30 giorni di tempo per esprimere una valutazione di merito. Ma da fonti qualificate apprendiamo che il passaggio sarà puramente formale, per cui nel giro di una decina di giorni concessionari e clienti potranno approfittare degli incentivi per la sostituzione di vecchi mezzi.