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Nuovo codice della strada: tutto quello che c’è da sapere

Marco Gentili
di Marco Gentili il 12/02/2019 in Attualità
Nuovo codice della strada: tutto quello che c’è da sapere
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A fine mese verrà presentato il ddl unificato con tutte le novità al codice della strada, che dovranno essere poi approvate dal parlamento. Tra i possibili “rischi” per motociclisti e scooteristi l’obbligo di indossare abbigliamento certificato

In questi giorni, sul web e sui giornali, si fa un gran parlare delle novità del Codice della strada, dando per scontato che ogni proposta entri per diritto divino nella legge che disciplina la circolazione stradale. Vediamo con calma che cosa sta succedendo adesso nei palazzi del Governo.

 

I tempi e i modi

Al momento la commissione trasporti della Camera ha iniziato le audizioni. Sono circa 50 i soggetti (istituzioni, gruppi di pressione, associazioni di categoria e tra queste anche ANCMA) che saranno ascoltate in questi giorni per raccogliere i loro pareri sulle possibili modifiche al Codice della strada. Entro la fine di febbraio all’incirca la Commissione, raccolti pareri e suggerimenti, estenderà il ddl unificato che conterrà i provvedimenti che saranno poi votati in aula ed entreranno così a far parte del Codice della strada, di cui modificheranno i vari articoli.

 

Elettrici in autostrada sì, abbigliamento protettivo no

Ma non è detto che tutti i progetti di modifica entreranno a far parte del nuovo codice della strada. Con ottime probabilità, restando al mondo moto, passerà la proposta che permetterà alle moto elettriche di poter circolare in autostrada. Mentre restano fortissimi dubbi di opportunità sulla possibilità che entri a far parte del codice la proposta presentata il 23 marzo 2018 da Nicola Molteni (Lega) e che prevede l’obbligatorietà per gli utenti dei motoveicoli di indossare abbigliamento certificato. Del resto in nessun Paese del mondo il Codice di riferimento prevede un obbligo così impositivo e restrittivo nei confronti degli utenti delle due ruote (eccezion fatta per la Francia, che però impone di indossare solamente guanti certificati).

 

Monopattini modello Madrid

È inoltre falsa la notizia che il codice della strada disciplinerà la questione della micromobilità. Tra gli emendamenti alla legge di bilancio 2019 è stata autorizzata la sperimentazione della circolazione su strada di piccoli veicoli a propulsione elettrica, come segway, hoverboard e monopattini. Trattandosi di sperimentazione, sarà il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a decidere quali saranno le sue modalità. A quanto apprendiamo da fonti vicine al dossier, la sperimentazione prevede un modello simile a quello già in vigore a Madrid. Monopattini elettrici, monoruota & co potranno essere guidati sulle piste ciclabili e sui marciapiedi ma non in strada, eccezion fatta per le zone a velocità limitata (ad esempio le “zone 30”). Resta ancora da definire la durata della sperimentazione (uno o due anni), al termine della quale si potrà valutare di inserire a pieno titolo tali mezzi di trasporto anche nel Codice della strada.

 

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