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Nuovo CODICE DELLA STRADA: ecco cosa cambia per le moto

Marco Gentili il 26/07/2018 in Attualità

Intervista a Michele Dell’Orco, sottosegretario ai Trasporti: "Le moto elettriche potranno circolare in autostrada. E stiamo pensando anche a forme di incentivi per l’acquisto di mezzi elettrici e per il passaggio da motore endotermico a motore elettrico"

Nuovo CODICE DELLA STRADA: ecco cosa cambia per le moto
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Poco tempo da perdere. Entro due settimane, prima della pausa estiva, il nuovo codice della strada inizierà a prendere forma. Sono in arrivo in aula due ddl governativi distinti: uno conterrà le modifiche al Codice (che, nella versione attuale è stato concepito nel 1992, ndr), l’altro invece si occuperà della mobilità sostenibile. E sono molte le novità in arrivo anche per le moto. Ne abbiamo parlato con Michele Dell’Orco (M5s) sottosegretario ai trasporti.

Dell’Orco, cosa conterrà il ddl?
“Come già anticipato dal ministro Danilo Toninelli, l’obbligatorietà in automobile dei dispositivi anti abbandono per i bambini. E molte cose per ciò che concerne la bici, come la linea di arresto avanzata. In questo modo i ciclisti potranno fermarsi più avanti degli altri mezzi di trasporto agli stop e ripartire prima degli altri. Il tutto per venire incontro al bisogno di sicurezza dei ciclisti in città”.

E per quanto riguarda le corsie preferenziali?
“Sarà regolamentata la possibilità ai sindaci di autorizzare la circolazione delle biciclette all’interno di queste corsie, fatto salvo che deve essere tutelata la sicurezza dei ciclisti e della circolazione stradale. Al momento però non è prevista l’introduzione nel codice di una norma che regoli l’accesso delle moto alle preferenziali”.

A proposito di moto, cosa riguarderà più da vicino gli interessi della categoria?
“Colmeremo il vuoto legislativo che attualmente non consente alle moto elettriche di circolare in autostrada. Il codice attuale infatti si basa solo sulla cilindrata dei motori endotermici. Il rischio è che adesso un mezzo elettrico che fa un incidente non venga risarcito dalla propria compagnia assicurativa. Nel ddl prevederemo l’accesso in autostrada a tutti i ciclomotori elettrici a patto che abbiano una potenza superiore agli 11 kW”.

Non sono poche le modifiche previste?
“A conti fatti il codice attuale avrebbe bisogno di un migliaio di modifiche. Ma vogliamo evitare di disperdere le nostre energie e mandare a monte tutto il lavoro, come è avvenuto nella scorsa legislatura. Il governo mette alcuni paletti fissi, ma è ben disposto a recepire gli emendamenti e le modifiche provenienti dalle altre forze politiche”.

Ci può anticipare qualcosa?
“La maggioranza parlamentare è intenzionata a presentare un emendamento per inasprire le pene per chi viene colto a guidare mentre usa il telefono cellulare. Inoltre mi impegnerò personalmente per migliorare la sicurezza delle infrastrutture stradali. Nella scorsa legislatura sono stato primo firmatario di una risoluzione a tale proposito e vorrei concretizzarla”.

Cosa conterrà il ddl sulla mobilità sostenibile?
“Renderemo obbligatoria la conversione all’elettrico di tutti i mezzi di servizio degli aeroporti italiani”.

L’attenzione alla mobilità elettrica riguarda anche le moto?
“Pochi giorni fa si è insediato un tavolo tecnico tra Ministero delle infrastrutture, Sviluppo economico e Ambiente per pensare a come incentivare la diffusione dei mezzi elettrici e a come distribuire le colonnine di ricarica”.

Torneranno gli incentivi per le moto?
“È una questione complessa e ancora allo stato embrionale, dove entra in gioco anche la copertura finanziaria dei provvedimenti. Ma stiamo pensando a degli incentivi economici sia per l’acquisto di moto elettriche, sia per il passaggio da motore endotermico a motore elettrico”.

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