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Moto e scooter parcheggiano a pagamento

Marco Gentili il 08/02/2018 in Attualità

I Comuni possono disporre a loro piacimento dei parcheggi, anche se è detestabile costringere una moto o uno scooter a pagare per la sosta. Eppure succede a Roma

Moto e scooter parcheggiano a pagamento
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Fare cassa anche con i parcheggi di moto e scooter pare essere il nuovo business di alcuni Comuni italiani. Alla faccia di chi parla della mobilità su due ruote come salvezza al traffico congestionato delle città e promette l’aumento dei posteggi per i mezzi nelle aree urbane. Sono sempre di più infatti le segnalazioni che ci sono giunte a questo proposito, soprattutto da Roma. Nella Capitale infatti si stanno moltiplicando i posteggi a pagamento per le moto.

Il Comune può decidere

Le singole amministrazioni hanno la facoltà di decidere – attraverso i regolamenti comunali - che uso fare dei parcheggi tracciati con segnaletica orizzontale. Per quanto sia detestabile costringere una moto o uno scooter a pagare la sosta, è una mossa legittima. La sosta non autorizzata, ai sensi dell’articolo 158 del codice della strada, è sanzionata per moto e scooter con una sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 40 a 163 euro. In linea di massima il cartello all’inizio dell’area di sosta indica il tipo di mezzi che possono parcheggiare, se non ci sono icone invece liberi tutti.

Ma le scappatoie ci sono sempre…

Ma il paradosso si nasconde nelle pieghe della legge. Come ci si deve comportare infatti quando si posteggia in uno stallo riservato alle auto? All’interno delle strisce bianche la moto paga la multa se il cartello specifica che è solo per le auto, all’interno delle strisce blu dove l’auto paga, la moto può restare gratis.

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