I motociclisti se ne sono accorti a loro spese. Ma nel 2017 sono aumentati i prezzi dei carburanti, come certifica l'Unione petrolifera. I carburanti hanno mostrato un incremento di circa 9 centesimi per la benzina e 10 centesimi per il gasolio. Continua a pesare molto l'incidenza della componente fiscale sul prezzo finale, che è di circa il 66% per la benzina e il 63% per il gasolio, rispetto a una media europea, rispettivamente, del 63% del 58%.

500mila tonnellate in meno

L'Italia è l'unico Paese, tra quelli principali in Europa, dove nel 2017 le vendite di carburanti sono diminuite, malgrado la ripresa economica. Secondo le rilevazioni dell'Unione, nei primi nove mesi dell'anno le vendite sono scese dell'1,3% (benzina -3,9% e gasolio -0,5%): vale a dire che sono svanite ben 500mila tonnellate. Gli altri partner europei, invece, mostrano tutti il segno più: in Germania crescono complessivamente dell'1,6%, in Spagna del 2,4%, nel Regno Unito dello 0,1%, mentre in Francia sono stabili. Si tratta di un dato di difficile interpretazione e che l'Up sta cercando di approfondire, visto che nel frattempo il Paese è uscito dalla crisi e il Pil è in accelerazione: tra le possibili spiegazioni, le forme di illegalità nella distribuzione dei carburanti, che ammonterebbero al 5-10% del mercato.