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MV Agusta, presente e futuro

di Alfredo Verdicchio il 08/06/2016 in Attualità

Da una parte arrivano nuovi progetti, come la nuova Brutale 1000, dall'altra si vive un momento difficile. Cosa sta accadendo allo storico marchio varesino? Lo abbiamo chiesto al Presidente Giovanni Castiglioni

MV Agusta, presente e futuro
Giovanni Castiglioni, Presidente e CEO di MV Agusta
Molti ci hanno scritto per chiedere informazioni sulla situazione di MV Agusta. "Sono innamorato della Brutale 800, ma ho paura che poi mi arrivi fra chissà quanto". Lettere così. Dall'altra parte, c'è una Brutale 800 che è innegabilmente di appeal, che fa girare la testa a chi la guida.
Il potenziale c'è, dunque, fortissimo. Ma il momento è innegabilmente difficile: consegne che slittano, una situazione che si evolve in continuazione e sulla quale è anche difficile fare chiarezza. È del 22 marzo scorso il comunicato in cui l'azienda varesina annunciava la richiesta di ammissione al concordato in continuità. Da allora sono state tante le voci: nuovi partner, potenziali compratori più o meno famosi, fornitori sul piede di guerra, moto ordinate e mai arrivate.

E qualcosa è anche vero, come ammette lo stesso Presidente e CEO dell'azienda varesina, Giovanni Castiglioni: ad esempio il rapporto non proprio idilliaco con Brembo - molto più amichevole invece con il resto dei partner - oppure la recente difficoltà nel rispettare le consegne per via di un piano di produzione che si è rivelato forse troppo ambizioso (15.000 moto contro le 8/9.000 dell'anno scorso).

Previsioni inattese che hanno portato a mancanza di liquidità (anche per via di investimenti forti) a cui avrebbe dovuto dare risposta la partnership con AMG (gruppo Mercedes), sulla carta il migliore socio possibile, ma che, a detta di Castiglioni, nella realtà non ha mai voluto veramente sostenere il progetto industriale. Nonostante questo, Castiglioni si è sbilanciato affermando che "entro l'estate dovremmo rientrare nei ritmi produttivi consoni a una azienda di nicchia quale MV Agusta è". Anche perché a breve l'azienda dovrebbe presentare il nuovo piano industriale. Il che spiega la incessante ricerca di nuovi partner industriali e/o finanziari pronti ad investire capitali freschi.

Di vendere
, invece, Castiglioni ha dichiarato di non averne intenzione, tantomeno agli stranieri. Anzi, i nuovi capitali servirebbero proprio per riacquistare il 25% in mano ad AMG e per sostenere il piano industriale di rilancio che prevede, tra l'altro, la nuova Brutale 1000 (per saperne di più, clicca qui!). Per quanto riguarda le voci sul possibile dialogo con Polaris (gruppo americano che ha in mano anche Indian e Victory) Castiglioni ne ha negato ogni fondatezza, anche se ha sottolineato come consideri il Gruppo americano una realtà molto interessante.

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