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Occhio alle auto senza pilota!

di Riccardo Matesic il 27/04/2016 in Attualità

Sono moltissime le sperimentazioni di auto senza conducente. Ed è già realtà l'automazione di alcune manovre, dalla frenata d'emergenza al sorpasso. Manca però una normativa specifica che regoli la sperimentazione necessaria per garantire la sicurezza di tutti

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Le norme d'omologazione europee delle automobili vanno riviste, per includere specifici test d'uso dei veicoli dotati di tecnologie che gestiscono automaticamente determinate fasi della guida o per quelli in grado di circolare senza conducente.
Lo chiede l'ETSC (European Transport Safety Council), un'organizzazione senza fine di lucro con sede a Bruxelles, la cui finalità è la riduzione di morti e feriti nel settore europeo dei trasporti.
Alla luce di un suo recente rapporto, l'ETSC denuncia quanto l'Unione Europea sia lontana dal rispondere alla necessità di una normativa che salvaguardi la sicurezza, prima che tali nuovi veicoli siano commercializzati.

Si parla di automobili, ma si tratta di un problema che interessa anche noi motociclisti. Perché presto ci troveremo a interfacciarci con le auto “automatiche” sulle strade che percorriamo ogni giorno. E prima che tali veicoli si diffondano, è importante capire come questi interagiranno con gli altri utenti della strada.
Così come, pure per i conducenti dovrà essere prevista una specifica estensione della patente. Perché dovranno essere formati per riprendere eventualmente il controllo del veicolo in caso d'emergenza. Una cosa sulla quale si sta già ragionando negli Stati Uniti.

Dubbi sulle auto senza conducente li ha esplicitati in maniera chiara anche Dolf Williger, segretario generale della Fema (Federazione Europea delle Associazioni Motociclistiche), che pure siede nei tavoli della Commissione Europea dove si lavora su questo argomento.
Williger inizia con il far notare come tutti coloro che stanno lavorando sull'automazione delle autovetture, dimentichino regolarmente di comprendere fra gli utenti vulnerabili moto, ciclomotori e bici elettriche. E pone una serie di interrogativi ai quali, probabilmente, molti non hanno pensato.

Le auto senza conducente sono in grado di riconoscere le istruzioni date da esseri umani? Come ad esempio il segnale di stop intimato da un agente di polizia. Sapranno interpretare i comportamenti illogici degli umani alla guida? E tutte quelle regole non scritte che applichiamo senza neanche pensarci per rendere più fluida la nostra marcia nel traffico. Perché è già successo nei test della Google Car che questa si sia fermata perché non riusciva a interpretare la “creatività” dei guidatori circostanti.

Parlando di moto, le grandi dimenticate dagli ingegneri delle case automobilistiche, bisogna dire che la programmazione dei sistemi automatici di guida delle auto dovrà tenere conto che i mezzi a due ruote hanno modalità di comportamento diverse. Spesso non dispongono di una connessione per il dialogo fra veicoli. Non possono frenare all'improvviso mentre curvano. In compenso scorrono fra due file parallele nel traffico congestionato.
Comportamenti per considerare i quali, dice Williger, non basta dotare le auto della migliore tecnologia informatica e cibernetica attualmente disponibile.

A questo si aggiunge la competizione fra i costruttori per arrivare primi sul mercato con le ultime tecnologie di automazione dei veicoli. Cosa che sta riducendo la durata e l'accuratezza dei test. Tanto che i richiami per risolvere problemi di software sono sempre più frequenti.

E allora, conclude il segretario della FEMA, bisogna essere assolutamente certi che i costruttori si prendano il tempo necessario perché le prime auto a guida autonoma siano prive di difetti di gioventù e siano testate in ambienti stradali che prevedono la presenza di motocicli.

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  • mostronovecento
    Futuro... - Sembrava roba da cinema...Schwarzenegger che sale al volo su un taxi guidato da un "busto robot" col senso dell'umorismo. Tra non molto diventera' realta'... E se il taxi mi tampona? O mi butta a terra? Chi paga? Il trasportato di turno, che ha solo il torto di essere al posto sbagliato nel momento sbagliato? La societa' di taxi? E se il robot si fa "prendere dal panico", va in corto e scappa????