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Follia anticasco negli USA

di Riccardo Matesic il 01/03/2016 in Attualità

Negli anni sono divenuti ormai trenta gli stati americani dove il casco in moto non è più obbligatorio. Un successo per quelle associazioni di motociclisti che hanno combattuto in nome della libertà individuale. I numeri della mortalità stradale però sono terrificanti

Negli Stati Uniti sono ormai non più di venti gli stati dove è rimasto in vigore l'obbligo del casco da moto. Lo scrive il Corriere della Sera, in un articolo dove si analizza questo fenomeno tutto americano. Negli States, infatti, dove sono gli stessi motociclisti ad aver combattuto una battaglia in nome della libertà individuale, per cancellare un obbligo che resisteva ormai da molti decenni.
L'approccio dei vari stati è variegato. In alcuni non esiste più alcuna prescrizione, in altri rimane l'obbligo per i minorenni. In altri ancora, come il Michigan, l'obbligo resiste per chi non ha una buona polizza sanitaria, che si faccia carico delle spese in caso d'incidente.

Già, il liberismo spinto vuol dire anche questo: libertà di romperti la testa come vuoi, ma qualcuno deve pagarne le spese, perché lo Stato non può farsene carico. Ma di certo, visti i numeri che stiamo per darvi, le compagnie assicurative presto aggiungeranno nuove clausole alle loro polizze sanitarie.

Già, i numeri riportati dal Corriere sono impietosi. Negli ultimi tre anni, in contemporanea con questa ondata libertaria, i motociclisti americani morti sul luogo dell'incidente stradale sono quadruplicati. E si sono triplicati anche quelli che muoiono in ospedale, perché non sopravvivono ai postumi dell'incidente.

Se non si trattasse di un fatto drammatico, diremmo che è un ottimo spot per il casco.

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