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Attualità

Niente patente con le apnee notturne

di Riccardo Matesic
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Si chiama Osas la sindrome delle apnee notturne, ne soffre una larghissima parte della popolazione e causa una pericolosa sonnolenza diurna. L'Unione Europea ha deciso che chi ne soffre per conservare la patente deve curarsi e controllarsi regolarmente

Patente più difficile per chi soffre di Osas, la sindrome delle apnee notturne ostruttive. Qualora il medico sospetti la presenza di tale disturbo del sonno, l'idoneità al conseguimento della patente -o al rinnovo della stessa- sarà subordinata a un consulto medico approfondito, che potrà imporre uno specifico trattamento curativo.
Il guidatore che sarà giudicato affetto da una forma lieve di Osas, potrà avere la patente valida per un periodo di 3 anni. Il soggetto che invece risulterà affetto da forme più gravi, sarà chiamato a sottoporsi a specifiche terapie, e potrà avere l'autorizzazione alla guida soggetta a rinnovo annuale, previ nuovi accertamenti medici.

Avevamo già dato in passato la notizia che l'Unione Europea aveva affrontato il problema della sonnolenza connessa alle apnee notturne con una specifica direttiva (2014/85/UE). Ora è arrivato il decreto legge (22/12/2015) di recepimento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 gennaio scorso.

L'Osas spesso è associata a obesità e diabete; oltre a diverse altre malattie, fra le quali quelle cardiache. Sembra che in Italia un decimo degli incidenti stradali (17.300) siano causati da colpi di sonno derivanti da Osas, con 250 morti e 12.200 feriti.

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