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Decolla la legge sull'omicidio stradale

di Riccardo Matesic il 29/10/2015 in Attualità

La Camera dei Deputati ha approvato l'introduzione di due nuove fattispecie di reato: l'omicidio stradale e le lesioni stradali. Ora il testo del DDL deve passare solo l'approvazione dell'aula del Senato. Ma non dovrebbe essere uno scoglio. Vi diciamo tutte le novità della legge in arrivo

Ne avevamo parlato a lungo negli anni passati; avevamo anche criticato fortemente l'utilità di un disegno di legge che, comunque, restava impantanato nelle secche del Parlamento.
Decolla la legge sull'omicidio stradale
Ora il vento è cambiato all'improvviso. Dopo l'approvazione di ieri alla Camera dei Deputati, la legge sull'omicidio stradale verrà con ogni probabilità ratificata entro la fine dell'anno dal Senato. Ed entrerà in vigore.

La novità, rispetto al passato, è che ora anche le modifiche approvate ieri dalla Camera dei Deputati sono state concordate con il relatore del provvedimento al Senato.

Dopo anni di stati e di palleggiamenti fra aule e commissioni, si è trovata all'improvviso la volontà politica di portare a compimento il disegno di legge sull'omicidio stradale. e, come ha detto per fine anno il testo dovrebbe essere definitivamente approvato.

Un passaggio importante, secondo il viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini. Perché, a fronte della costante diminuzione dei morti sulle strade, continuano ad aumentare gli incidenti gravi e gravissimi causati da persone in stato d'ebbrezza o sotto l'effetto di droghe. A oggi circa il 25% del totale.

Soddisfazione ovviamente da parte delle tre associazioni promotrici della raccolta di firme che ha portato al Disegno di Legge: Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (ASAPS), Associazione Lorenzo Guarnieri e Onlus Gabriele Borgogni. “Sulla strada la licenza di uccidere senza pagare di fatto alcun conto è abrogata”. Un passaggio importante, visto che, scrivono nel loro comunicato, “a oggi il trattamento penale di chi uccide sulla strada era analogo al furto di un portafogli sull'autobus”.

La Commissione Trasporti della Camera dei Deputati sarebbe già al lavoro su un prossimo ddl specifico per aumentare la dotazione di fondi destinati ai controlli su strada delle forze di polizia.


I punti salienti della legge in approvazione

Il caso di omicidio stradale
Chi guidando un veicolo causa un incidente nel quale perda la vita almeno una persona, sarà punito in funzione del suo tasso alcolemico, della presenza o meno di stupefacenti nel suo sangue o della pericolosità della sua condotta di guida. In dettaglio
- da 2 a 7 anni di reclusione se ha “solo” violato il Codice della Strada (in pratica, la sanzione attualmente in vigore)
- da 5 a 10 anni di reclusione se ha tasso alcolico compreso fra 0,8 e 1,5 g/l. Ma anche se ha causato l'incidente per eccesso di velocità, guida pericolosa, contromano, passaggio con il rosso sorpasso azzardato e inversione di marcia
- da 8 a 12 anni di reclusione se ha tasso alcolico oltre 1,5 g/l o se ha assunto droghe. Questa sanzione particolarmente severa è prevista anche per i conducenti di camion e autobus che abbiano un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l.

Il caso delle lesioni stradali
Anche in questo caso è stata prevista una gradualità delle pene. In dettaglio
- Se il tasso alcolemico del guidatore è compreso fra 0,8 e 1,5 g/l, o se ricorrono le fattispecie di guida o manovra pericolosa già citate, la reclusione prevista va da 18 mesi a 3 anni per le lesioni stradali gravi e da 2 a 4 anni per quelle gravissime
- se il tasso alcolemico del guidatore è superiore a 1,5 g/l o se ha assunto droghe, la reclusione prevista va da 3 a 5 anni per le lesioni stradali gravi e da 4 a 7 anni per lesioni stradali gravissime.

Le aggravanti
In tutti i casi in cui il conducente che ha causato l'incidente si dia alla fuga, le pene sono aumentate da un terzo a due terzi. Non sono comunque mai inferiori ai 5 anni di reclusione per l'omicidio stradale e ai 3 per le lesioni.
Pene inseverite anche per altre aggravanti, quali la presenza di più morti o di più persone ferite gravemente; la guida senza patente o quella senza assicurazione.
La pena viene invece diminuita anche del 50% nei casi in cui la vittima abbia una percentuale riconosciuta di colpa.

La revoca della patente
In tutti i casi in cui ci sia una condanna o un patteggiamento della pena con il giudice per i reati di omicidio o lesioni stradali, è prevista la revoca della patente.
Il periodo minimo prima che si possa avviare l'iter per ottenere un nuovo permesso di guida è di 15 anni per l'omicidio stradale e di 5 per le lesioni.
La durata della revoca può comunque arrivare anche a 30 anni nei casi più gravi.

Altre disposizioni
Nei casi di omicidio o di lesioni stradali, è previsto sempre l'arresto in flagranza di reato. Un fatto importante, che sposta il nostro giudizio negativo precedentemente espresso, è il nuovo orientamento dei tribunali sul concetto di flagranza di reato.
Una sentenza della quarta sezione penale della Corte di Cassazione (n. 34712 del 10 agosto 2015), parla infatti di flagranza differita fino a 24 ore. A queste condizioni la legge sull'omicidio stradale potrà realmente essere utile per arrestare, anche il giorno dopo, il guidatore causa dell'incidente.
Importante sottolineare che, per i casi di omicidio e lesioni stradali, il ddl comprende anche un raddoppio dei termini di prescrizione. E il pubblico ministero potrà chiedere solo una volta una proroga dei tempi per le indagini preliminari.

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