È costata una lunga battaglia alle associazioni francesi che si occupano di pronto soccorso sulla strada, ma alla fine la legge è passata.

Si tratta di una novità importante perché, secondo l'Associazione Prévention Routière, porterà un forte risparmio di vite umane. Se tutti i guidatori sapessero come gestire i momenti post trauma in attesa che arrivino i soccorsi, è stato calcolato infatti che solo in Francia si risparmierebbero tra i 250 e i 350 morti l'anno.

Invece, sembra che Oltralpe solo il 56,2% dei guidatori sia in grado di porre in essere le necessarie azioni salvavita. E sarebbero solo il 29% quelli che hanno ricevuto la formazione necessaria. Chissà da noi quali sarebbero queste percentuali, se si facesse una ricerca in tal senso? Il nuovo programma di studio darà ai neopatentati una formazione abbastanza simile a quella degli operatori delle ambulanze.

Un fatto positivo, commentano dall'Asaps, l'Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale. Anche per ridurre la pirateria, perché capita spesso che si fugga dopo aver provocato un incidente stradale con feriti, non perché non si sia in regola; piuttosto per il panico di non sapere come intervenire sulle persone rimaste a terra per nostra colpa.

E allora ecco la proposta: perché non fare altrettanto anche in Italia? In fin dei conti il Codice della Strada è da tempo in discussione in Parlamento. Una modifica oggi imporrebbe una nuova discussione con approvazione in Senato, ma ci sembra un tema importante da non sottovalutare. O no?