Pioniera nell'introduzione dell'ABS, BMW cerca di spostare sempre avanti l'asticella della sicurezza, potendo anche giovare dell'enorme capitale di esperienza e tecnologia della divisione auto.

Dopo aver recentemente introdotto la tecnologia più avanzata in materia, il "Cornering ABS" efficace anche a moto inclinata (lo si trova già sui modelli dotati di Riding Modes Pro: la R 1200 GS base e Adventure e la S 1000 XR), aggiunge ora la "Dynamic Brake Light", ovvero la luce di stop intelligente.

Questa tecnologia, che verrà offerta in opzione sugli stessi modelli mentre sarà di serie dal model year 2016 sulle sei cilindri K 1600 GT, GTL e GTL Exclusive, prevede un funzionamento differenziato della luce di stop in base alla velocità e alla decelerazione.

Il sistema ABS Pro, sviluppato insieme a Continental, funziona come un controllo di stabilità, impedendo alla moto di cadere verso l'interno (downside) se si pinza troppo a moto inclinata. La luce freno "dinamica", ora, segnala a chi segue se la moto è impegnata in una decelerazione violenta e se è quasi ferma: nonostante il grande miglioramento degli impianti frenanti auto, infatti, raramente gli automobilisti riescono a stimare correttamente se la moto che li precede sta rallentando molto velocemente e nel caso ad agire con la necessaria decisione sui freni.

In queste situazioni viene in soccorso questa funzione ulteriore dell'ABS Pro, che in caso di frenate forti o di emergenza lampeggia con una frequenza di 5 Hz (cioè 5 volte al secondo) per tutta la durata della frenata. Questo avviene solo se la velocità iniziale è maggiore di 50 km/h, e se la decelerazione prosegue fino a sotto i 14 km/h (cioè è necessario non solo un brusco rallentamento, ma un arresto), si accendono anche le frecce - segno di pericolo - e restano illuminate fino a quando la moto non supera di nuovo i 20 km/h.

Certo si tratta di un miglioramento relativamente piccolo della tecnologia ABS, ma spesso sono questi semplici accorgimenti che risolvono situazioni potenzialmente molto pericolose. Anche perché si tratta di un sistema che previene le collisioni e, da che mondo è mondo, prevenire è meglio che curare.