Con una dimensione paragonabile a quella di un colosso come Honda (solo la divisione automotive fattura oltre 30 miliardi di euro), Bosch è il primo fornitore di tecnologia automobilistica al mondo, e da qualche anno è sempre più presente in campo moto, soprattutto con i sistemi di assistenza alla guida (ABS, MSC, eccetera) e l'elettronica di fascia alta, derivata dai sofisticati sistemi in uso sulle automobili.

Con un mercato delle moto in forte crescita, che nel 2020 con 150 milioni di unità previste sorpasserà anche quello delle auto grazie al contributo dei Paesi emergenti come l'India, era in un certo senso prevedibile che l'azienda tedesca non sarebbe rimasta a guardare. E infatti è di oggi l'annuncio che Bosch entrerà nel mercato globale con un sistema di iniezione elettronica modulare, in grado di adattarsi alle esigenze di costo e di performance dei diversi mercati - un po' come già avviene con i sistemi ABS.

La notizia è quindi quella dell'arrivo di una gamma di prodotti espressamente sviluppati per il mercato delle due ruote, anche in senso low-cost nei Paesi in cui ci si attende che nei prossimi anni l'iniezione elettronica possa soppiantare il carburatore. Sempre per questi Paesi, si stanno sviluppando anche soluzioni innovative come un sistema che permette alla centralina di dialogare con uno smartphone, fornendo informazioni relative al consumo di carburante o la possibilità di immobilizzare la moto, inviando un segnale per bloccare l'alimentazione di carburante. Funzioni particolarmente apprezzate dal mercato asiatico, sempre più trainante anche in questo settore.