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L'Europa della moto prova a ripartire

di Riccardo Matesic il 24/04/2014 in Attualità

Tira aria di ripresa in Europa per le moto. Nei primi tre mesi dell'anno i mezzi a due ruote venduti sono stati 252.260, un buon 10,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Una boccata d'aria buona, con la speranza che non sia un fuoco di paglia

Sembra incredibile se si guarda ai bollettini della crisi, ma buona parte del merito dell'impennata di vendite di mezzi a due ruote registrata a inizio 2014 è della Spagna, dove evidentemente l'economia ricomincia a tirare. Nella Penisola Iberica il mercato di moto e ciclomotori nel periodo gennaio-marzo ha segnato un +21,2% rispetto al 2013. Bene però sono andati anche il Regno Unito (+13%), la nostra Italia (+9%), la Francia (+4,4%) e la Germania (+2,6%).
L'Europa della moto prova a ripartire
La speranza è che si tratti di una ripresa duratura in grado di autoalimentarsi. Siamo partiti a gennaio ancora in negativo (-0,21%), poi a febbraio un buon +8,6% e ora il +10,3%. Lo sapremo fra un paio di mesi probabilmente, ma nel nostro caso di italiani, è tanta l'attesa dei dati di vendita di aprile. Li avremo ai primi di maggio, come sempre.

I numeri cambiano un poco (in meglio) se si parla solo di mezzi oltre i 50 cc, moto e scooter. Il totale del venduto è di 188.719 pezzi, ma la crescita è ancora più sostenuta: +18,3%. C'è voglia di moto! Il traino questa volta è la Germania (+26%), seguita ancora dalla Spagna (+25,6%), dal Regno Unito (+15,6%), dall'Italia (+12,3%) e dalla Francia (+12%). Anche in questo caso l'andamento dipinge una crescita costante.
Dove invece la crisi rimane forte è nel settore dei ciclomotori. 63.504 pezzi venduti, con un -8% trainato in negativo dalla Germania, dove il crollo dei motorini ha fatto segnare un incredibile -62,6%. E vanno male tutti i principali paesi: la Francia, tradizionale mercato forte dei ciclomotori (-7,8%), l'Italia (-6,9%), il Regno Unito (-6%) e la Spagna (-4%). Il primo commento di fronte a questi dati è che c'è l'esigenza di veicoli idonei per il commuting, per gli spostamenti casa-lavoro. E dopo anni di crisi si sta rinnovando il parco circolante. Restano invece al palo i ciclomotori, che più spesso in alcuni paesi sono usati come veicoli per il tempo libero o per i ragazzi. Però per avere una chiave di lettura univoca dovremo attendere le statistiche complete, con i modelli più venduti nei vari paesi e a livello europeo.

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