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Il Libretto Rosso 2013

di Riccardo Matesic il 17/04/2013 in Attualità

Le tariffe RCMoto sono in calo! Trovare l'offerta giusta però è difficilissimo, in un mare di proposte e prezzi ancora troppo alti. Ecco la nuova edizione della nostra guida per individuare l'offerta migliore.

Per l'8° anno consecutivo, Dueruote torna a proporre la Guida all'Assicurazione Moto. Un'indagine fondamentale per orientarsi nella ricerca di una polizza di responsabilità civile per la circolazione della nostra moto e, magari, anche di una copertura contro il furto.

VAI ALLA GUIDA
23 compagnie, scelte fra le maggiori per quote di mercato, 10 profili, e tutte le 102 province italiane. Ne emergono delle schede completissime, che consentono a chi si riconosce in uno dei profili scelti, di trovare a colpo sicuro le offerte migliori per assicurarsi. Chi invece non somiglia a nessuno dei nostri ipotetici motociclisti, potrà comunque individuare le compagnie più competitive nella sua provincia, e iniziare da quelle la propria ricerca.

Tariffe in calo
Ebbene si, per la seconda volta consecutiva in otto anni, abbiamo registrato una diminuzione delle tariffe assicurative rilevate.
Chi risparmia di più è il 38enne che guida una Suzuki 1000 in 11a classe di merito: per lui il premio più basso trovato in media è inferiore del 15% a quello dello scorso anno! Scende invece del 10% la tariffa per lo stesso motociclista, ma in 14a classe.
Ancora, risparmiano l'11% anche i due profili relativi al 50enne su BMW GS1200 e quello del 32enne su Honda Hornet 600. Mentre deve accontentarsi di un -6% il 30enne su T-Max. Leggeri rincari (ancora!) per i due profili più tartassati: il 25enne su Beverly 300 (+1%) e la 20enne su SH125, che si becca un ulteriore +4%.
Non confrontabili con gli anni scorsi gli altri due profili, il 40enne su Kawasaki Z800 e la 30enne su Triumph Tiger 800. Sono cambiate le moto, e nel caso delle donne è intervenuta la prescrizione comunitaria di non distinguere per genere le tariffe delle polizze, che ha sicuramente fatto risparmiare molto alla nostra donna motociclista, fino allo scorso anno decisamente penalizzata.
Attenzione però, aver visto un segnale positivo non significa che il problema assicurativo sia risolto! Ciò di cui parliamo è solo un segnale di miglioramento. Dovuto in parte anche alla crisi.
Già, diminuiscono i chilometri percorsi e diminuiscono pure i sinistri. Poi ci sono altri fattori. Le compagnie ad esempio sembrano aver equilibrato la gestione della RCAuto, e dopo anni di passivo adesso hanno bilanci floridi anche in questo ramo. E allora arrivano i ribassi. Anche perché, purtroppo, aumentano le persone che non possono permettersi l'assicurazione, e fare degli sconti può aiutare a portare a casa qualche contratto in più.

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Dunque la crisi è protagonista anche nel settore assicurativo. E chissà mai che non ci aiuti a risolvere qualche problema?
Una recente ricerca condotta a Roma, ha evidenziato come il 15% dei mezzi a due ruote in circolazione nella Capitale non sia assicurato. La media nazionale dei non assicurati fra tutti i veicoli è stimata all'8,3%.
Un problema gravissimo, perché stanno aumentando gli incidenti con conducenti senza polizza. Erano 14.900 nel 2007, nel 2011 sono stati 26.508. E il trend è in continua crescita.
Il problema è nel fatto che questi sinistri vengono risarciti dal Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, che vive grazie a un 2,5% prelevato da ognuna delle polizze RCAuto e Moto che stipuliamo. Per il 2013 tale percentuale è rimasta invariata, ma continuando così le cose, per il 2014 potrebbe essere ritoccata all'insù, per fare fronte alle spese crescenti del fondo.
Di fronte a questa situazione, l'ANIA, l'Associazione delle imprese assicuratrici, reclama provvedimenti strutturali. Soprattutto reclama le tabelle per il risarcimento delle macrolesioni, ferme da 5 anni. Perché gli assicuratori hanno il problema dei risarcimenti eccessivi che i tribunali accordano ai feriti negli incidenti stradali.
Bisognerà attendere ancora però, perché il Governo aveva approvato uno schema di decreto con una tabella che riduceva del 50% (!) la media dei risarcimenti, e c'è stata una sollevazione di tutte le categorie, dai consumatori ai consulenti specializzati in infortunistica stradale. Così per ora quel decreto è "congelato".

Riformare il risarcimento diretto
La vera novità però sarebbe quella rivisitazione del risarcimento diretto che da molto tempo i consumatori auspicano. Il sistema ha dimostrato di non funzionare nei meccanismi di risarcimento fra le compagnie.
Fino a oggi questo discorso non s'è mai potuto affrontare per l'ostilità degli stessi assicuratori (che ne hanno tratto sicuro guadagno) e del mondo politico. Ora che la situazione economica preoccupa tutti, finalmente si potrebbe riaprire un tavolo di discussione per rimettere mano al Codice delle Assicurazioni.
Si potrebbe tornare così a un sistema di risarcimento fra le compagnie che ci aiuti a risparmiare, vale a dire esclusivamente le spese effettive sostenute, e non i forfait che hanno alzato gli esborsi medi! E con l'occasione si potrebbe finalmente fare in modo che per le compagnie diventi realmente conveniente investigare sulle frodi piuttosto che scaricarne i costi sugli assicurati.
Sarebbe l'uovo di Colombo e ci aiuterebbe a far scendere le tariffe.
Il tutto andrebbe fatto con un occhio molto vigile dei consumatori. Perché, ad esempio, si parla di una volontà degli assicuratori di trasformare il risarcimento dei danni da sinistro stradale in indennizzo. Sembra la stessa cosa? Non è così, ma di questo magari parleremo in un prossimo articolo.
Ora usate la nostra guida per trovare le polizze migliori per la vostra moto. E segnalateci eventuali errori o consigli per darvi un prodotto sempre più utile.

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