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FMI: via libera ai piloti disabili

di Riccardo Matesic il 22/11/2011 in Attualità

Dopo le polemiche della scorsa estate, la Federmoto ha emanato una circolare che regola il rilascio delle licenze di pilota per gli appassionati disabili. D'ora in poi potranno ufficialmente correre insieme ai normodotati.

FMI: via libera ai piloti disabili
Il Quad è uno degli sbocchi probabili per la passione di diversi piloti disabili
Con una circolare del 19 ottobre 2011, la Federazione Motociclistica Italiana ha finalmente fatto chiarezza sulla vicenda della possibilità per i disabili di ottenere la licenza di pilota. Fino a oggi infatti la materia era incerta, con appassionati che erano riusciti ad ottenere l'idoneità senza dichiarare la loro disabilità e casi di licenze negate ad altri.
Il punto di partenza è che la FMI non organizza attività dedicata ai disabili né rilascia specifiche licenze. Quindi un atleta di tale categoria che voglia correre in moto, dovrà farlo prendendo una normale licenza agonistica, e partecipando a gare per piloti normodotati.
La prassi è abbastanza semplice: serve il certificato medico di idoneità all'attività agonistica. Come per tutti, questo può essere richiesto ai centri FMSI, ai medici specialisti in medicina dello sport iscritti nell'albo regionale degli specialisti, ai centri di medicina dello sport autorizzati dalla Regione o alle strutture sanitarie nazionali autorizzate.
Qualora il medico certificatore abbia dei dubbi, può chiedere un parere alla Commissione Medica FMI, che potrà nominare un comitato tecnico di valutazione. Attenzione, tutti questi passaggi porteranno comunque a pareri non vincolanti. La decisione finale circa l'idoneità, e anche la responsabilità, ricadranno comunque solo sul medico certificatore.
Importante sottolineare che il certificato di idoneità agonistica non potrà indicare specifiche limitazioni di attività. Perché questo metterebbe automaticamente il pilota disabile nella condizione di non poter correre con i normodotati. Insomma, l'abilitazione dovrà essere piena.
Esistono casi di disabilità che precludono la possibilità di chiedere la licenza? Ovviamente si. Sono quelli individuati dalla Federazione Motociclistica Internazionale nel suo "FIM Medical Code". Ve li riportiamo nella pagina che segue.

Le richieste di licenza agonistica per piloti disabili dovranno essere inviate direttamente alla Segreteria generale della FMI, con almeno 30 giorni di anticipo sulla data della prima competizione alla quale si intende partecipare.
Per maggiori informazioni la Commissione Medica FMI(medica@federmoto.it) risponde al numero 06.32.48.82.04.

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Questo l'elenco stilato dalla Federazione Motociclistica Internazionale delle disabilità che precludono la possibilità di richiedere la licenza di pilota. L'estratto è preso dal "FIM Medical Code".


a) Arti
II candidato deve avere una sufficiente funzione dei propri arti, tale da consentire il pieno controllo del mezzo durante le manifestazioni. In caso di perdita o di insufficienza funzionale di tutto o parte di un arto o degli arti, il pilota può essere rimandato al parere della Commissione Medica della Federazione Motociclistica Italiana, come indicato successivamente.

b) Vista
L'acuità visiva minima corretta deve essere 6/6 (10/10) con entrambi gli occhi aperti. II campo visivo minimo binoculare deve essere di almeno 120° lungo il meridiano orizzontale senza difetti nei 20° centrali. Gli occhiali, se necessari, devono avere lenti infrangibili e le lenti a contatto devono essere della qualità soft. Un pilota che sia cieco da un occhio non può ottenere la licenza per almeno 3 anni, salvo per la specialità Trial, per il quale può essere concessa anche dopo un anno, a condizione che l'acuità visiva non sia inferiore a 6/6 (10/10) nell'unico occhio. È richiesta una sufficiente valutazione della distanza e una doppia protezione dell'occhio durante le gare.
La doppia visione non è compatibile con il rilascio di licenza agonistica.
II pilota per tutte le specialità, escluso il Trial. deve avere normale visione dei colori, in modo do poter distinguere i colori primari del rosso e del verde. Se c'è qualche dubbio, si raccomanda un semplice test pratico in condizioni simili a quelle di gara.

c) Udito ed equilibrio
La licenza può essere rilasciata a un pilota con sordità, ma non a un pilota con disturbi di equilibrio. II pilota con difetto uditivo deve essere accompagnato ai briefing da persona con normale udito che possa poi comunicargli le informazioni con segni o per iscritto. II pilota deve indossare un abbigliarnento chiaramente visibile che lo identifichi come sordo ai Commissari e al personale medico in caso di incidente.

d) Diabete
In via generale non è consigliabile a un diabetico partecipare a gare motociclistiche. Tuttavia, un diabetico ben controllato, non soggetto ad attacchi ipoglicemici o iperglicemici, che non abbia neuropatie o patologie oftalmiche che evidenzino complicazioni cardiovascolari, può ottenere l'idoneità.

e) Sisterna cardiovascolare
In linea generale, il dato anamnestico di infarto miocardico o di serie malattie cardiovascolari esclude il rilascio dell'idoneità. Particolare attenzione deve essere posta ai valori pressori e ai disordini di ritmo cardiaco, in questi casi la certificazione di un cardiologo con i risultati dei vari test da lui richiesti, può consentire la licenza. Ogni atleta che ha superato i 50 anni deve sottoporsi a test massimale di sforzo e il risultato deve essere negativo.

f) Disordini neurologici e psichiatrici
In linea di massima un atleta con disturbi neurologici o psichiatrici non può ottenere la licenza.

g) Attacchi inspiegabili di perdita di coscienza
La licenza non può essere rilasciata a un atleta che soffra di epilessia, che abbia subito un attacco epilettico acuto o abbia dimostrato episodi di inspiegabile perdita di coscienza.

h) Alcool e uso di sostanze proibite da WADA
Atleti con problemi di alcool o uso di sostanze WADA (World Antidoping Agency) vietate non possono essere dichiarati idonei.


A margine un nostro dubbio. Nel paragrafo relativo ai disturbi della vista si legge: "Un pilota che sia cieco da un occhio non può ottenere la licenza per almeno 3 anni". Ci siamo chiesto il significato di questa frase. Siamo in attesa di un chiarimento dalla commissione medica FMI.

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