Attualità
Sicurezza: un nuovo simulatore di guida
L'Università di Padova ha realizzato un dispositivo per insegnare ai giovani la guida dello scooter. È già disponibile per società e associazioni interessate
Sono ormai diversi anni che l'Università di Padova lavora su un simulatore di guida motociclistico. Il progetto è guidato dal prof. Vittore Cossalter, appassionato motociclista e docente presso il Dipartimento di Innovazione Meccanica e Gestionale (DIMEG) della Facoltà di Ingegneria.
All'EICMA abbiamo potuto vedere e provarne una versione semplificata, che si rivolge espressamente ai giovani guidatori.
All'EICMA abbiamo potuto vedere e provarne una versione semplificata, che si rivolge espressamente ai giovani guidatori.
A differenza del simulatore "evoluto", questa versione semplificata punta soprattutto a far sperimentare la funzione del controsterzo per curvare. Perché spesso lo facciamo inconsciamente, senza sapere che per inserire una moto in una curva dobbiamo forzare leggermente il manubrio nella direzione opposta. Conoscere la fisica aiuta a gestire meglio il mezzo nella guida di tutti i giorni.
Dunque il simulatore presentato all'EICMA ha l'unica varibile del rollio, vale a dire dell'inclinazione in curva indotta dalla pressione sul manubrio. In più ci sono diversi software per scenari di traffico differenti, con la possibilità di riprodurre le principali situazioni di pericolo che si verificano quando si guida.
Il DIMEG, attraverso la società Dynamotion rende oggi disponibile questo simulatore per le autoscuole, i centri di guida sicura e le associazioni che si occupano di istruire i ragazzi che si avviano alla guida. Il prezzo? Dipende dall'allestimento, ma indicativamente potrebbe essere nell'ordine dei quarantamila euro. Alla portata di associazioni e società impegnate su questo specifico tema.
Dunque il simulatore presentato all'EICMA ha l'unica varibile del rollio, vale a dire dell'inclinazione in curva indotta dalla pressione sul manubrio. In più ci sono diversi software per scenari di traffico differenti, con la possibilità di riprodurre le principali situazioni di pericolo che si verificano quando si guida.
Il DIMEG, attraverso la società Dynamotion rende oggi disponibile questo simulatore per le autoscuole, i centri di guida sicura e le associazioni che si occupano di istruire i ragazzi che si avviano alla guida. Il prezzo? Dipende dall'allestimento, ma indicativamente potrebbe essere nell'ordine dei quarantamila euro. Alla portata di associazioni e società impegnate su questo specifico tema.
Per la nostra breve prova abbiamo potuto sperimentare un percorso extraurbano e qualche giro di pista. Sulle prime la sensazione è di profondo disorientamento, perché mancano quelle sensazioni e stimolazioni cui siamo abituati nella guida di tutti i giorni.
Poi si prende confidenza con la guida di sterzo, e, una volta abbandonati i pregiudizi, si ha la piacevole sensazione di "azzeccare" delle curve inducendo la giusta piega in rapporto a velocità e raggio di curvatura. Si cade, a volte, perché non si ha coscienza di piegare troppo. O perché si pinza eccessivamente il freno anteriore e lo sterzo chiude.
Ci piacerebbe ovviamente provare la versione più evoluta del simulatore, ma confidiamo che anche questa configurazione base possa essere molto utile per i ragazzi che debbono imparare a guidare. Soprattutto se il software con il percorso urbano saprà essere selettivo e proporre molti possibili incidenti.
Per quanto riguarda le versioni più sofisticate, ne esistono due. Una che oltre al rollio consente di sperimentare anche i cambiamenti di comportamento della moto per effetto del beccheggio. E la più raffinata, utile anche per addestrare alla guida in pista, che inserisce un terzo parametro quale l'angolo di sterzo.
Il software per tutte e tre le versioni è stato sviluppato elaborando delle telemetrie reali registrate su varie moto, con diversi conducenti nelle più svariate condizioni d'utilizzo. Si è arrivati così a riprodurre perfettamente le sensazioni di guida e le reazioni al gas, alle condizioni di aderenza delle gomme, all'uso del manubrio e agli spostamenti di peso sul veicolo!
Poi si prende confidenza con la guida di sterzo, e, una volta abbandonati i pregiudizi, si ha la piacevole sensazione di "azzeccare" delle curve inducendo la giusta piega in rapporto a velocità e raggio di curvatura. Si cade, a volte, perché non si ha coscienza di piegare troppo. O perché si pinza eccessivamente il freno anteriore e lo sterzo chiude.
Ci piacerebbe ovviamente provare la versione più evoluta del simulatore, ma confidiamo che anche questa configurazione base possa essere molto utile per i ragazzi che debbono imparare a guidare. Soprattutto se il software con il percorso urbano saprà essere selettivo e proporre molti possibili incidenti.
Per quanto riguarda le versioni più sofisticate, ne esistono due. Una che oltre al rollio consente di sperimentare anche i cambiamenti di comportamento della moto per effetto del beccheggio. E la più raffinata, utile anche per addestrare alla guida in pista, che inserisce un terzo parametro quale l'angolo di sterzo.
Il software per tutte e tre le versioni è stato sviluppato elaborando delle telemetrie reali registrate su varie moto, con diversi conducenti nelle più svariate condizioni d'utilizzo. Si è arrivati così a riprodurre perfettamente le sensazioni di guida e le reazioni al gas, alle condizioni di aderenza delle gomme, all'uso del manubrio e agli spostamenti di peso sul veicolo!