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MV Agusta Brutale 675

di Nicola Andreetto il 05/11/2011 in Attualità

Motore a tre cilindri da 115 CV, quattro mappature selezionabili, controllo di trazione e i tratti inconfondibili di un design che ha fatto storia. La vedremo dal vivo all'Eicma e dai concessionari a marzo al prezzo di 8.990 euro

MV Agusta Brutale 675
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Ce l'hanno fatta sperare, ce l'hanno fatta sbirciare e sognare e ora la Brutale 675, la MV Agusta per tutti, è arrivata. I tratti genetici che ci auguravamo ci fossero ci sono, la bellezza è una cosa che si eredita a quanto pare. Ciò che è nuovo e stupisce è che finalmente una MV ha un prezzo più allineato a quello delle rivali nipponiche e inglesi così ora tutti possono avere due gocce di sangue blu, sembra questo il nuovo corso della Casa italiana, inaugurato proprio allo scorso EICMA con la presentazione del prototipo della F3.
Non serve un master in design per capire due cose: la prima che questa nuova naked è bella, proporzionata, moderna e azzeccata; la seconda che si tratta indubbiamente di una Brutale.
La somiglianza con le progenitrici – usiamo il plurale per enfatizzare il tratto stilistico che parte dalla matita di Tamburini per passare a quella di Fabio Orlandi – è evidente e ci saremmo stupidi e amareggiati del contrario. Tiriamo tutti dunque un bel sospiro di sollievo perché siamo di fronte a una vera Brutale solo più facile, non certo meno divertente, almeno stando ai numeri diffusi dalla Casa: 115 CV a 12.500 giri/min e 163 chili di peso. Leggera dunque e potente quanto basta.
Alla Triumph Street Triple, che finora aveva avuto gioco facile, iniziano già a tremare le gambe. Le analogie con la pepata inglesina non mancano a partire dalle dimensioni, per passare alla cilindrata 675 e allo schema motoristico, un tre cilindri in linea che, nel caso della MV, è ancora più superquadro con un alesaggio di 79 mm e una corsa di 45,9 mm (74 e 52 per la Triumph). La coppia dichiarata è di 71 Nm a 10.600, il che dovrebbe tradursi in un'erogazione bella corposa a tutti i regimi, mentre la curiosità maggiore deriva dall'albero motore controrotante che dovrebbe contribuire a migliorare il bilanciamento dinamico.
L'equilibrio estetico, invece, si deve anche alla scelta di far passare internamente i circuiti di acqua e olio. Niente tubazioni a vista insomma.
L'iniezione sfrutta tre corpi farfallati da 47 mm e la gestione è affidata al nuovo sistema MVICS (Motor & Vehicle Integrated Control System) che consente di scegliere tra quattro mappature disponibili. Per i più esigenti una di queste mappe è programmabile a richiesta. Lo stesso sistema agisce anche sul controllo di trazione, che può intervenire con 8 livelli diversi "settabili" sempre dal cruscotto.
Il telaio è un misto traliccio di tubi d'acciaio nella parte superiore e piastre in alluminio nella parte inferiore e grazie agli ingombri contenuti del motore ha dimensioni ridotte. A tutto vantaggio della sospensione posteriore monobraccio, particolarmente lungo. Completano il quadro, la forcella upside-down da 43 mm e l'ammortizzatore posteriore con leveraggio progressivo regolabile nel precarico. Le pinze freno della Brembo, ad attacco radiale, sono infine accoppiate con la pompa Nissin e con dischi da 320 mm all'avantreno.
Le colorazioni disponibili saranno tre: l'immancabile rosso/argento, il modaiolo bianco perlato/nero opaco e il serioso grigio magno opaco/antracite. La Brutale 675 sarà disponibile da marzo 2012 allo sbalorditivo, ma in senso buono, prezzo di 8.990 euro.
Per vederla dal vivo al salone ecco le coordinate Pad. 2, stand P30.
MV Agusta Brutale 675
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