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Campionato Europeo Vespa Rally

di Tiziana Crimella, foto Roberto Melo il 06/10/2011 in Attualità

La Vespa è uno stile di vita? Una malattia? Sì, a giudicare dall'enorme quantità di Vespa (dalle storiche alle moderne automatiche) che girano per le strade. Per calarci in questa realtà di amanti cronici, abbiamo partecipato al 1° Rally Virgiliano a Mantova, valido come quarta prova del Campionato Europeo Vespa Rally

Campionato Europeo Vespa Rally
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Il Vespa Village è allestito in Piazza dei Marinai, a Bancole di Porto Mantovano, appena oltre i Laghi della città. Mi iscrivo come wild card: è quella assegnata ai vespisti individuali, cioè non appartenenti a un Vespa Club, per dar loro modo di tastare, senza troppe formalità, lo spirito di questo mondo vivace.
Il parco chiuso, dopo la verifica della Vespa, è, per me che sono, in questa occasione, più spettatrice che concorrente, il momento più curioso. Vespe equipaggiate di tutto punto con roadbook installati sulle staffe al posto del parabrezza; gente che trascrive il tracciato sui rotolini di carta; concorrenti che attaccano sul manubrio strisce di carta gommata da carrozziere e vi riportano i tempi della propria tabella di marcia. Gran sfoggio di svegliette Oregon, l'orologio radiocontrollato che va per la maggiore, che permette la regolazione automatica dell'ora al milionesimo di secondo.
E io? Per attrezzatura non sono seconda a nessuno: posiziono il mio orologio con velcro e carta gommata; trascrivo i miei tempi; non ho un portaroadbook, ma attacco foglio su foglio quello che mi è stato consegnato e lo posiziono ben visibile sul cruscotto.
Intanto viene allestita la prima prova speciale. Veterani rallisti sono già nell'area, a misurare a passi le distanze, cronometro alla mano. Tutti, credo, a calcolare quanti secondi occorrono per percorrere l'area "No Stop" prima di arrivare alla fotocellula di ingresso. Forzati del cronometro, veterani del gas-e-freno, maghi del surplace, girano e rigirano attorno all'area della prova speciale, sbirciano i commenti degli altri e mascherano l'adrenalina che sale loro in circolo sfoggiando un'aria di pacata sufficienza.
Poi briefing sotto il sole rovente e partenza! La prova speciale sancisce l'inizio del rally; i concorrenti dello stesso Vespa Club si attendono appena fuori dall'area e partono a gruppi per le strade del Mantovano. Ecco il vero spirito del Campionato Vespa Rally: quello di portare i partecipanti lungo i percorsi più belli con passaggi nei siti più significativi dal punto di vista turistico-culturale, con controlli tempo e prove speciali allestiti dove l'interesse del luogo merita una sosta. Così, tra un argine e una cascina, tra allevamenti e campi arati, le Vespa si rincorrono nel trasferimento e coprono, a una media di 35 chilometri l'ora, un tragitto che nella prima giornata somma circa 120 chilometri.
Cena di gala il sabato sera: è il momento più divertente, in cui ci si misura e si comincia a fare pronostici su una classifica sempre più definitiva. Siamo tanti, più di cento, contando anche gli accompagnatori e man mano che il tasso alcoolico sale, aumenta anche il volume delle voci. Presto, senza rendercene quasi conto, produciamo un gran casino assordante in una sala fortunatamente - per gli altri - riservata solo a noi.
Domenica si riparte: prova speciale e controllo tempo subito la mattina; adesso che ho afferrato il meccanismo dell'entrare a tempo, dello scarto zero, dello scatto del cronometro, mi concentro e fisso più l'orologio che non il nastro che segna la striscia di partenza. Sembra funzionare; poi via.
Il giro è più corto; lunghi rettilinei della bassa mantovana fanno prendere velocità e stringere le spalle nel tentativo di proteggersi dall'aria pungente mattutina. Adesso che conosco meglio i partecipanti, individuo le uniche donne in gara: Sigrid, da Düsseldorf, con una 200 PX, Floriana e Lucia del Vespa Club Milano su 200 PX e 250 GTS.
Il passaggio a Spinosa di Porto Mantovano si traduce in una piacevole sosta con rinfresco all'interno di Corte Spinosa, affascinante corte del tempo dei Gonzaga. Bicchierino e foto di rito, ma i vespisti fremono, mordono il freno: si buttano nell'ultimo trasferimento, prima della prova speciale, come un branco di pesciolini verso un pezzo di pane. E lì, sotto il sole rovente della piazza di Bancole, si consuma l'atto finale.

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Campionato Europeo Vespa Rally
Vespa Club Milano, prima squadra classificata
Vince tutto. Si chiama Marco Tomassini, è di Foligno, ha 56 anni, di professione fa il chirurgo plastico ed estetico. Quando lo si vede ai rally, alle gare di regolarità, alle rievocazioni, si sa già che un posto tra i primi della classifica è suo. Vince in moto, vince con le moto d'epoca; vince in Vespa, spesso, come in questa occasione, con le ruote da 8. Spacca il decimo di secondo - e quando c'è, anche il centesimo - e gareggia per lo zero: zero centesimi di errore.
Qualcuno racconta che per essere bravi, così bravi, bisogna essere totalmente in sintonia con la propria Vespa, come se quest'ultima fosse un'appendice, un'estensione del corpo, come per i tennisti la racchetta. Bisogna avere l'esatta percezione di dove inizia il pneumatico della ruota anteriore e quando, esattamente, la gomma fa scattare il cronometro nel momento che si decide di dare gas.
Carlo Bozzetti, Presidente del Vespa Club Milano, arriva sul posto quasi per ultimo; controlla con fare severo l'area della prima Prova Speciale e da ogni prova che affronta, esce sempre impennando, dopo aver scandito i suoi secondi di anticipo in un tremolante surplace.
A cena sono accanto a Claudio Federici, Presidente del Vespa Club Mantova, che ha organizzato il Rally e a Mauro Armando, Presidente del Vespa Club Pinerolo, organizzatore della tappa di luglio. Tra i due si accende una discussione, tra risate e toni nemmeno troppo soft, sullo spirito della gara: Mauro gareggia perché è bello partecipare e si reca alle tappe con moglie, figli, suoceri; Claudio gareggia solo per vincere e quasi grida le sue ragioni. Punture di Vespa! Poi c'è una giovane promessa, il più giovane in gara: è Andrea Saletti, gioca in casa, essendo di Mantova e sabato è uscito da scuola un quarto d'ora prima per arrivare in tempo alla punzonatura. Stefania e Leonardo, del Vespa Club Bisalta, sembrano gli unici ad aver afferrato lo spirito del Rally: si fanno ogni tappa proprio come fossero in gita, felici di avere l'opportunità, unita alla loro passione per la Vespa, di vedere tanti posti insieme.
Alla fine, però, sul podio salgono in tanti: si premiano le prime tre donne, i primi 10 per le tre categorie di Vespa - ruote da 8, ruote da 10, automatiche - le prime tre squadre e, infine, i primi tre assoluti della classifica generale. Tanti applausi per tutti, nessun rancore per nessuno. Gli abbracci sembrano veri; Tomassini, un vero gentleman, "rigira" persino uno dei suoi premi al secondo classificato, Davide Ciconte, che imbraccia volentieri un treno di gomme 8 pollici.
E sull'ultima coppa i concorrenti stanno già organizzando la trasferta per la prossima e ultima tappa: Lecco, il 15 e 16 ottobre.

Per visionare il calendario e il regolamento del Campionato Europeo Vespa Rally, per vedere le news delle edizioni passate e le classifiche: www.vesparally.eu.

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