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Smog: la Lombardia blocca i 2T Euro 0

di Riccardo Matesic il 15/10/2010 in Attualità

Ripartono i blocchi della circolazione programmati per i veicoli più inquinanti, con la novità che nella zona più urbanizzata della Regione i 2T Euro 0 sono stati fermati definitivamente

Smog: la Lombardia blocca i 2T Euro 0
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La Lombardia inaugura oggi la stagione dei divieti per smog. Il 15 ottobre segna infatti l'avvio delle limitazioni giornaliere di circolazione per i veicoli ritenuti più inquinanti.
Per chi usa il mezzo a due ruote la novità più importante è il blocco permanente e definitivo dei 2T Euro 0 (sia ciclomotori sia moto) in tutto il territorio della zona critica A1.
Per quanto riguarda le restanti A2, B, C1 e C2, il divieto per moto e ciclomotori di tale categoria sarà in vigore dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, fino al 15 aprile 2011. A partire dal 15 ottobre 2011, invece, il fermo permanente relativo ai "due tempi" Euro 0 verrà esteso su tutta la Lombardia.
Fanno eccezione a queste limitazioni, i veicoli iscritti ai registri storici riconosciuti dall'art. 60 del Codice della Strada (ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI).
Per una volta, dobbiamo dire che il provvedimento (sebbene inutile dato il basso numero di veicoli 2T Euro 0 e la loro limitata percorrenza chilometrica media) non appare punitivo esclusivamente nei confronti delle due ruote ma, anzi, impone lo stop definitivo anche agli autobus per trasporto locale fino alla categoria Diesel Euro 2. A questi vanno aggiunti i divieti di accensione di caminetti e stufe a biomassa.
Insomma, l'idea è quella di un piano articolato che non rinnova, però, dopo anni di agevolazioni, gli incentivi regionali per la rottamazione dei vecchi veicoli.
Per quanto riguarda i trasgressori, vale la pena ricordare che il Codice della Strada aggiornato ha aumentato la sanzione per chi viene pizzicato a violare i divieti per smog da 74 a 155 euro. E, soprattutto, ne prescrive ora la sospensione della patente da 15 a 30 giorni nel caso in cui la violazione sia ripetuta una seconda volta nell'arco di due anni.
Un problema che si aggrava
L'inquinamento da smog è un enorme problema per l'Italia e per alcune regioni della nostra penisola. Ricorderete che in primavera la Commissione Europea ha inviato al nostro Governo il secondo avviso, prima dell'apertura di una procedura d'infrazione. Ed è stata rigettata anche la nostra richiesta di proroga dei termini per il rispetto dei limiti; perché non abbiamo presentato un piano d'interventi credibile per rientrare nei limiti alla fine del rinvio chiesto.
Ora potremmo finire alla giustizia europea, e potrebbero arrivare multe pesantissime. Che probabilmente sarebbero girate alle regioni, visto che la competenza sui provvedimenti antismog è loro.
Intanto si preparano nuovi limiti, ancora più severi. A luglio anche l'Italia ha recepito una nuova direttiva europea sull'inquinamento dell'aria che introduce, fra le altre cose, la misurazione del PM2,5, micropolveri quattro volte più piccole del PM10. E anche qui potrebbero sorgere nuovi problemi.
Tornando alle campagne antismog, stiamo preparando la consueta mappa annuale dei provvedimenti che pubblicheremo a breve. Per quanto concerne il nord Italia, la prossima regione che darà il via al proprio piano antismog sarà l'Emilia Romagna, che ha fissato al 1° novembre l'inizio della campagna.
Divieti permanenti invece in Piemonte, che ha il non invidiabile primato di Torino, seconda città più inquinata d'Europa (dopo la bulgara Plovdiv), come ha recentemente ricordato l'Istituto Superiore di Sanità. Proprio il Piemonte, però, ha posticipato lo stop definitivo ai pullman inquinanti al 31 dicembre 2011. Era previsto per il 1° ottobre scorso, ma le difficoltà economiche delle aziende hanno spinto a questa decisione. E così la crisi economica è entrata anche nella guerra allo smog.

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