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Attualità

Luigi nel paese delle meraviglie

di Luigi Rivola il 14/09/2010 in Attualità

La macchina da scrivere, il telex, il fax, il PC: un lungo percorso senza traumi. Poi Internet e il suo mondo tra reale e virtuale. Ci crederete? Non ho fatto una piega...

Per uno come me, nato giornalisticamente quando ancora c'era solo la macchina da scrivere, l'esperienza di motonline invece di rivelarsi traumatica è stata più incentivante che mai.
La tecnica è sempre stata una mia grande passione. Scrivere, anche. Le ho unite da quando prima la telescrivente (telex), poi il telecopier (fax), mi hanno fatto capire in che direzione sarebbe andato il mio mestiere. Ho seguito precocemente questa intuizione e mi sono trovato fra le mani, nel 1986, il primo computer portatile. Sono passato dai "kappa", ai "mega", ai "giga", ai "tera", dall'mpaginazione su carta, a X-Press, alle gabbie, per finire al CMS, il programma di implementazione degli articoli, delle foto, dei contenuti multimediali su internet.
Luigi nel paese delle meraviglie
Cambiare mentalità e metodo a cinquant'anni suonati forse non è facile, ma è uno stimolo che arricchisce, uno sforzo intellettivo che obbliga il cervello a mantenersi in esercizio e a fregarsene delle cellule perse giorno dopo giorno come fosse forfora...
Arrivato a Motonline non solo ho conosciuto un nuovo modo di fare giornalismo, ma anche un ambiente giovane, accogliente, con gente proiettata verso un obiettivo difficile, ma armata del massimo impegno.
A Motonline, insomma, sono ringiovanito: ho cercato di dare il mio contributo, ho "rotto" spesso i colleghi con le mie fisime sul rigore tecnico e storico e con la mia incorreggibile mania di fare battute anche durante le serissime riunioni di redazione.
Una bella esperienza. Solo bella? Quasi: se ogni tanto mi scappa un brutto voto a Biaggi, i suoi tifosi mi massacrano e per un paio di giorni vedo nero...

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