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Attualità

10 anni di News

Dal casco sul motorino al Tutor, dalla patente a punti alla crisi economica. In due lustri il mondo della moto è cambiato, non sempre in meglio

Dieci anni fa arrivava il BMW C1, scooter col tetto da guidare senza casco: sembrava il futuro...
Motonline.com non ha mai proposto tra gli argomenti trattati solo la "classica" accoppiata sport&prodotto.
In redazione ci siamo sempre occupati anche di attualità, con particolare attenzione al mondo delle leggi e della burocrazia, questioni spinose per i motociclisti, osservate e commentate dall'occhio vigile e competente del nostro Riccardo Matesic.
Dieci anni fa non esisteva la patente a punti, gli autovelox erano molti meno e il tutor (sistema di rilevazione della velocità media) non era nemmeno in programma... La Ducati ufficiale era il pilastro della SBK, l'Aprilia era proprietà di Ivano Beggio e i Piaggio Ciao circolavano indisturbati, guidati spesso da diciottenni senza casco.
Sono cambiate tante cose, scopriamo quali.
Riccardo Matesic

Il 30 marzo del 2000 ha segnato la fine della possibilità per i maggiorenni di guidare il motorino senza casco. Viene così sanata un'incomprensibile anomalia della legge sull'obbligatorietà che durava da 14 anni. In molti abbandonano il ciclomotore - facendone crollare il mercato - ma parallelamente passano a veicoli di cilindrate superiori. Sono gli albori di un fenomeno italiano unico nel panorama mondiale: la grande diffusione dei maxiscooter. Il casco ha così salvato molte teste, senza arrecare danno all'industria della moto.
Fabio Cormio

Il 15 marzo 2002 lo stabilimento Triumph di Hinckley è devastato da un incendio: brucia praticamente tutto, dai magazzini alle linee di assemblaggio. Ma in sei mesi la fabbrica torna operativa e si prepara a lanciare alcuni dei suoi modelli più apprezzati, a partire dalla Thruxton.
Riccardo Matesic

Il 1° luglio 2003 debutta la patente a punti. Il sistema, sulla falsariga di quello già in vigore in Francia, prevede una dotazione di partenza di 20 punti su tutte le patenti e la decurtazione di una quota di punteggio in funzione dell'infrazione commessa. Gli italiani si spaventano e, al volante, si danno una calmata: la nuova patente segna dunque la prima forte riduzione dell'incidentalità stradale del decennio.
Riccardo Matesic

Dopo aver acquisito la Piaggio (e con essa i marchi Gilera e Derbi) nel 2003, l'anno successivo la IMMSI Spa, che fa capo a Roberto Colaninno, rileva anche Aprilia-Moto Guzzi. Nasce così un gruppo capace di fatturare 1,5 miliardi di euro l'anno, coprendo il 35% del mercato motociclistico italiano e il 24% di quello europeo. 8 impianti nel mondo, 6000 dipendenti e 600.000 veicoli venduti ogni anno. Sempre nel 2004 arriva anche l'accordo con i cinesi della Zongshen e, due anni dopo, la quotazione in borsa della Piaggio.
Riccardo Matesic

Con la misurazione della velocità media di percorrenza, messo a punto dalla società Autostrade per l'Italia e avviato il 23 dicembre 2005, pone fine all'epoca dei record casello-casello. In 5 anni di vita, il Tutor ha dato un forte contributo alla riduzione degli incidenti e si è diffuso sulla rete autostradale italiana.
Faso, Elio e Cesareo degli Elio e le Storie Tese sul Vectrix GreenGO
Riccardo Matesic

Nel 2005 il Vectrix GreenGo è il primo maxiscooter elettrico prodotto in serie: 100 km/h di velocità massima e un'autonomia di 100 km (a 60 km/h) i dati dichiarati. Doveva essere una rivoluzione, fu un flop. Ma oggi i tempi sono più maturi: l'anno scorso è arrivato l'MP3 ibrido e presto debutteranno gli scooter elettrici (con batterie a ioni di litio e KERS) firmati Smart e Mini.
Riccardo Matesic

Il 1° gennaio 2006 prende il via il nuovo protocollo d'omologazione Euro 3: si tratta della norma sulle emissioni dei motori motociclistici tuttora in vigore e particolarmente "castrante" per le monocilindriche, le moto alimentate a carburatori e, ovviamente, i due tempi. La fine della commerciabilità delle precedenti Euro 2 arriva però solo due anni dopo.
Fabio Cormio

Il 30 ottobre 2009 esce dagli stabilimenti di East Troy l'ultima Buell. La crisi economica mondiale porta l'azienda del Pegaso a chiudere i battenti dopo 26 anni di storia e mette con le spalle al muro altri marchi, come la Moto Morini. La recessione globale non risparmia i colossi giapponesi: la Honda chiude lo stabilimento in Spagna, mentre gli operai licenziati a Gerno di Lesmo occupano il tetto della Yamaha Italia.
Fabio Cormio

Dall'11 al 13 giugno 2010 a Pechino si svolge l'EICMA Cina, il primo salone mondiale della moto all'ombra dela Grande Muraglia, ennesimo simbolo del boom economico del gigante asiatico. Piaggio, MV Agusta e Ducati ci rappresentano alla fiera, mentre la nostra rivista Dueruote debutta in lingua cinese.
Ducati in SBK: la 1198 privata di Carlos Checa davanti a quella ufficiale di Noriyuki Haga
di Stefano Borzacchiello

La Ducati è indubbiamente sinonimo di Mondiale SBK. Ma il 27 agosto 2010, con un laconico comunicato, la Casa di Borgo Panigale, che nelle settimane scorse aveva sbandierato l'accordo con Rossi per il 2011 in MotoGP, decide di mettere fine al suo impegno ufficiale nelle derivate dalla serie. Dopo aver partecipato a tutte le edizioni in forma ufficiale, vincendo 16 titoli mondiali costruttori e 13 titoli mondiali piloti, ha deciso di limitare la partecipazione alla fornitura di moto e al supporto di team privati. Una svolta epocale.

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