Attualità
Autostrade: sconti e polemiche sui pedaggi
La Provincia di Milano lancia una proposta rivoluzionaria: pedaggio ridotto per le moto sulla Milano-Serravalle. Intanto la polemica si infiamma sui recenti aumenti della manovra finanziaria
L'assessore ai trasporti della provincia di Milano, Giovanni De Nicola (che abbiamo conosciuto poco tempo fa dichiarandosi motociclista), vuole introdurre lo sconto sul pedaggio autostradale per le moto sull'Autostrada A7 Milano-Serravalle. Sarebbe un bel passo in avanti perché dopo anni di battaglie inutili, finalmente i "dueruotisti" potrebbero contare su un precedente importante da portare ad esempio.
L'idea è quella di praticare una tariffa ridotta per le moto (probabilmente del 50%), con un meccanismo d'esazione specifico: un bottone da premere ai caselli automatizzati nel momento in cui si passa o una viacard prepagata. Contro le frodi dovrebbero essere sufficienti le telecamere piazzate a tutti i caselli, che fotografano i mezzi in transito.
L'idea della Viacard non è inedita: venti anni fa fu già proposta con un accordo fra la Società Autostrade e la FMI. Allora non ebbe successo, anche per alcune divisioni interne ai gruppi motociclistici, che finirono per far saltare il tutto. Oggi però i tempi sono cambiati. Prima di cantare vittoria bisogna però attendere il parere dell'ANAS, che è vincolante.
L'idea è quella di praticare una tariffa ridotta per le moto (probabilmente del 50%), con un meccanismo d'esazione specifico: un bottone da premere ai caselli automatizzati nel momento in cui si passa o una viacard prepagata. Contro le frodi dovrebbero essere sufficienti le telecamere piazzate a tutti i caselli, che fotografano i mezzi in transito.
L'idea della Viacard non è inedita: venti anni fa fu già proposta con un accordo fra la Società Autostrade e la FMI. Allora non ebbe successo, anche per alcune divisioni interne ai gruppi motociclistici, che finirono per far saltare il tutto. Oggi però i tempi sono cambiati. Prima di cantare vittoria bisogna però attendere il parere dell'ANAS, che è vincolante.
È scontro sulle nuove tariffe: aumentano le polemiche per l'introduzione delle maggiorazioni di 1 e 2 euro dei pedaggi sui caselli che immettono sui tratti autostradali gratuiti in concessione all'ANAS. Si tratta, ricorderete, di una norma introdotta dal decreto sulla manovra finanziaria, partita il 1° luglio scorso.
Le polemiche sono particolarmente aspre a Roma, dove il Sindaco, Gianni Alemanno, ha promesso di sfondare con la sua auto un eventuale casello che dovesse essere installato sul Grande Raccordo Anulare.
Al di là delle frasi a effetto, i Verdi calcolano che per effetto dei nuovi pedaggi, in analogia con quanto successo sulle tangenziali milanesi quando furono introdotti aumenti analoghi, il 40% del traffico si riversi sulle vie interne. A Roma significa 70.000 auto in più nella cerchia del Raccordo Anulare.
Ma le polemiche più forti le fanno i consumatori, e non solo sui raccordi romani, ma su tutta Italia (gli aumenti riguardano tratti in tutta la Penisola). Il Codacons ha presentato un esposto alla Commissione Europea e prepara una class action. L'ADUC si è accorto invece che gli aumenti praticati dall'ANAS al momento sarebbero illegittimi. Perché il decreto che li autorizza non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Per questo ha presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica, e invita i guidatori a chiedere un risarcimento all'ANAS, primo mattone per mettere su una class action. Nel frattempo è stata presentata anche un'interrogazione parlamentare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e un emendamento al decreto della manovra economica. Il decreto si avvia infatti alla conversione in legge, ma sembra verrà posta la fiducia, dunque niente emendamenti… A breve i prossimi sviluppi.
Le polemiche sono particolarmente aspre a Roma, dove il Sindaco, Gianni Alemanno, ha promesso di sfondare con la sua auto un eventuale casello che dovesse essere installato sul Grande Raccordo Anulare.
Al di là delle frasi a effetto, i Verdi calcolano che per effetto dei nuovi pedaggi, in analogia con quanto successo sulle tangenziali milanesi quando furono introdotti aumenti analoghi, il 40% del traffico si riversi sulle vie interne. A Roma significa 70.000 auto in più nella cerchia del Raccordo Anulare.
Ma le polemiche più forti le fanno i consumatori, e non solo sui raccordi romani, ma su tutta Italia (gli aumenti riguardano tratti in tutta la Penisola). Il Codacons ha presentato un esposto alla Commissione Europea e prepara una class action. L'ADUC si è accorto invece che gli aumenti praticati dall'ANAS al momento sarebbero illegittimi. Perché il decreto che li autorizza non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Per questo ha presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica, e invita i guidatori a chiedere un risarcimento all'ANAS, primo mattone per mettere su una class action. Nel frattempo è stata presentata anche un'interrogazione parlamentare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e un emendamento al decreto della manovra economica. Il decreto si avvia infatti alla conversione in legge, ma sembra verrà posta la fiducia, dunque niente emendamenti… A breve i prossimi sviluppi.