Diario Africano: il prologo

7000 km attraverso sei Stati insieme alla Onlus Motoforpeace per portare aiuti concreti a chi ne ha bisogno. A percorrerli, e a raccontarci questa grande avventura il nostro inviato

E' partito il lungo viaggio africano del nostro collaboratore, il giornalista Tommaso Pini, al seguito di Motoforpeace. Si tratta di una Onlus che nasce dalla passione per i grandi viaggi in moto di alcuni agenti di Polizia, a tutti gli effetti una delegazione ufficiale della Polizia di Stato, con lo scopo di incontrare le autorità dei paesi visitati e portare aiuti. Pini, che è già in Camerun, ci presenta il viaggio e racconta la preparazione della moto con un bel video realizzato nel suo garage alla vigilia della partenza.

Il viaggio: dove andremo e cosa faremo
Grazie al mio lavoro di fotoreporter freelance, nel 2007 sono stato invitato da Motoforpeace a partecipare al progetto "Sudamericando" percorrendo in 55 giorni e 17.000 km: Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Cile e Argentina fino alla Fin del Mundo… e mi sono conquistato di diritto il timbro di Cabo de Hornos sul passaporto e sul mio orgoglio di motociclista! Quando Dino, vicepresidente e capomissione di Motoforpeace, mi ha nuovamente invitato a tornare in sella per attraversare l'Africa non ho esitato un istante a proporlo in redazione a Luigi Bianchi. Comincia così il mio "diario africano", che mi auguro riesca a catturare i momenti più salienti di questo viaggio avventuroso. Oltrepasseremo infatti le frontiere di Camerun, Nigeria, Niger, Burkina Faso, Mali e Senegal e lo faremo in 30 giorni e 7000 km fino alle porte di Dakar. Viaggeremo in moto (io guiderò una BMW F800GS per un test di affidabilità) accompagnati da una jeep e un furgone di assistenza… e questo non toglierà certo il gusto del viaggio autentico, sono soltanto minime precauzioni per affrontare paesi come questi… complicati sotto diversi aspetti. Il viaggio è cominciato un mese fa con la spedizione dei mezzi via mare, tranne la mia moto che è arrivata in ritardo e ha volato via aerea.
La nostra partenza è invece fissata per il 5 marzo con destinazione Douala, in Camerun: paese che dal punto di vista turistico potrebbe offrire molto a viaggiatori navigati.
In collaborazione con l'Associazione Socio Culturale Selva Camerun, Motoforpeace si è fatto promotore del progetto di solidarietà "Africa nel cuore", indirizzato alla repubblica camerunense. Attraverso la collaborazione di Selva Camerun con la Scuola Ufficiale di Infermeria di Barcellona vengono organizzati corsi di formazione sanitaria, dove personale infermieristico viene invitato a partecipare a stage mensili presso la città di Bakou. Motoforpeace contribuirà a questa attività con la consegna di materiale sanitario e l'invio di due ambulanze dall'Italia. Personalmente ho invece preso l'impegno di andare a visitare la nuova scuola di Léo, in Burkina Faso, dove studia per crearsi un futuro la mia piccola Sophie (Campagna adozione a distanza "il cuore si scioglie" promossa dal Movimento Shalom Onlus)… dopo averla vista crescere soltanto in foto, incontrarla rappresenterebbe per me un'emozione molto intima ma che spero di poter condividere con voi.

La preparazione della moto
Per affrontare l'incognita "strade africane", insieme a BMW abbiamo pensato di montare alcuni accessori di prima protezione, come paramotore e paramani, oltre al tris di borse in alluminio: una fresca novità per la F800GS. Augurandoci che sia stato un lavoro eccessivo, ci siamo affidati a camere d'aria rinforzate da enduro da 4mm e 6mm… prevenire e meglio che forare! Ma il lavoro divertente è stato organizzare la moto con tre telecamere on board da 420 linee TV (no audio - valore circa 60,00 c/una) posizionate rispettivamente: una sul casco, una anteriormente e l'altra posteriormente. Uno switch sul manubrio, collegato a un archiviatore video con HD da 60GB (valore circa 650,00), ci permetterà di decidere quale scenario catturare durante il percorso, offrendoci a tutti gli effetti una miniregia a circuito chiuso. Le telecamere avranno ben otto possibili diverse posizioni, grazie ad alcune staffe in alluminio realizzate in modo del tutto artigianale ma decisamente funzionale… la teoria però è una cosa e la pratica un'altra, aspettiamo quindi di vedere le prime immagini prima di cantare vittoria. Il rischio maggiore è che le vibrazioni del terreno rendano le riprese piuttosto mosse.
Per scoprire com'è andata non vi resta che seguire il viaggio su Motonline!

Alla vigilia della partenza, alcune riflessioni mi fanno soffermare su oggetti dati troppo spesso per scontati: il tetto sulla nostra testa mentre fuori piove; soffici lenzuola; un comodo divano con telecomando annesso per lo zapping; la corrente elettrica per il notebook; il collegamento internet wifi… in Africa sarà diverso!
Mentre pensavo cosa portarmi per un mese di viaggio e come attrezzare la moto, l'Africa si è conquistata giorno dopo giorno la mia immaginazione. Adesso ci siamo: in attesa dello sdoganamento, chiusa in cassa, il 24 febbraio è arrivata la mia "gazzella africana". Prima della spedizione abbiamo avuto modo di conoscerla meglio, mentre mi facevo accompagnare da Milano a Fiumicino con scalo tecnico in Toscana (dove risiedo) per qualche lavoretto pre-viaggio. In Africa ci attendono circa 7000 km di strade…!?... di cui sarà possibile conoscere le condizioni del fondo soltanto sul posto.
Alcuni dei paesi che attraverseremo vivono in continuo fermento sociopolitico e per questo sono ritenuti potenzialmente a rischio. Qui viaggeremo probabilmente scortati tra una frontiera e all'altra e forse sarà più complicato documentare la popolazione e il paesaggio: cercherò di fare tutto il possibile perché la mia visiera diventi la vostra finestra sul Continente Nero.

Trasferimento e spedizione aerea della moto
Ritirata la F800GS a Milano con appena 1349 km e percorso il tratto appenninico fino a Firenze sotto una pioggia battente con forti raffiche di vento, è stato evidente che il fato abbia voluto mettere in chiaro che non partirò per una comune trasferta! Qualche giorno dopo, ecco arrivare l'inaspettata foratura del posteriore a moto stracarica che ha trasformato in odissea un banale trasferimento autostradale.
Preso dallo sconforto ho realizzato solo allora che in realtà il viaggio era già iniziato.
Una volta imboccata l'uscita Cargo City ho pensato «ci siamo, è fatta!», peccato non avessi tenuto conto dei 60 km non percorsi il giorno prima a causa della foratura. Risultato: calcolo consumi alterato e serbatoio con ancora 4 litri da smaltire prima delle operazioni di stoccaggio. Non sto a raccontarvi quanti giri attorno all'aeroporto ho dovuto fare per consumare quei maledetti quattro litri. Alla fine la cassa è comunque partita in tempo ed è arrivata a destinazione a Douala il 24 febbraio scorso. Adesso tocca a me prendere il volo!


Il "cast" di Motoforpeace "Africa nel cuore"
- Agenti Polizia di Stato Italiana: Bernardo Lepore (Capo Spedizione); Roberto Picozzi; Riccardo Gardusi
- Guardia Urbana di Barcellona: Celestino Suarez Dominguez
- Cineoperatori: Daniele Della Valle; Giose Brescia
- Fotografo Giornalista inviato Dueruote/Motonline/BMW Motorrad Italia: Tommaso Pini
- Medico: Maurizio Pensavecchia
- Assistenti: Giuseppina Roma; Daniele Bellini
- Autisti: Susanna Madella; Casimiro Mazzetti; Gian Mario Bissacco
- Ospitate: Ambasciatore dell'Ecuador in Italia Geoconda Monserrath Galàn Castelo
- Le moto: BMW R1150 GS (private) e BMW F800 GS (BMW Motorrad Italia)
- L'auto: Subaru Forester (privata)
- Il furgone di assistenza: Iveco Daily (Motoforpeace)
- Sponsor: BMW Motorrad Italia, Canon Italia, Afriqiyah Airways, Curve&Tornanti, GSSS on-off, HPRC, Concessionario Strappini Iveco, CITA, Palombi officina, Fondazione Repsol, Motoguzzi Roma, Tecno Progetti, TCX, Revi't, Orgasystem, Grimaldi Lines, Airbox.