Attualità
Disagi per le immatricolazioni
In nome della lotta agli evasori dell'IVA, costruttori e importatori dovranno dotarsi anche di un codice antifalsificazione dei veicoli. Il rischio è un blocco delle nuove targature
Immatricolazioni a singhiozzo in alcune province italiane, come Verona, Firenze, Varese o Como. La colpa sarebbe di una circolare poco chiara (3/E del Ministero dei Trasporti e dell'Agenzia delle Entrate, pubblicata il 4 febbraio scorso), che spinge gli uffici a bloccare le pratiche in attesa di chiarimenti da parte del Ministero. Istruzioni che poi puntualmente sbloccano le pratiche, ma il disagio è notevole.
Soprattutto c'è preoccupazione per la data del 30 giugno, quando si paventa il rischio che il sistema delle immatricolazioni vada in tilt. Perché dal 1° luglio per immatricolare servirà una nuova documentazione, di cui in pochi sono già in possesso.
In pratica, tutti gli importatori e le aziende italiane che costruiscono in Europa, per immatricolare in Italia debbono dotarsi del codice di antifalsificazione delle moto. Tale codice era stato originariamente previsto solo per prevenire il riciclaggio di veicoli rubati ma con la nuova circolare lo si vuole utilizzare anche contro l'evasione dell'IVA sull'importazione.
Va da sé che con la già complicatissima burocrazia italiana, il sistema rischi il tilt. E cioè il blocco totale delle immatricolazioni con conseguenti ritardi delle consegne delle moto ai clienti e aggravi di costi derivati dalle formalità burocratiche più impegnative.
Soprattutto c'è preoccupazione per la data del 30 giugno, quando si paventa il rischio che il sistema delle immatricolazioni vada in tilt. Perché dal 1° luglio per immatricolare servirà una nuova documentazione, di cui in pochi sono già in possesso.
In pratica, tutti gli importatori e le aziende italiane che costruiscono in Europa, per immatricolare in Italia debbono dotarsi del codice di antifalsificazione delle moto. Tale codice era stato originariamente previsto solo per prevenire il riciclaggio di veicoli rubati ma con la nuova circolare lo si vuole utilizzare anche contro l'evasione dell'IVA sull'importazione.
Va da sé che con la già complicatissima burocrazia italiana, il sistema rischi il tilt. E cioè il blocco totale delle immatricolazioni con conseguenti ritardi delle consegne delle moto ai clienti e aggravi di costi derivati dalle formalità burocratiche più impegnative.