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Un fumetto sulla sicurezza stradale

di Riccardo Matesic il 16/10/2008 in Attualità

Una striscia articolata in 13 puntate, per affrontare tutti i temi della sicurezza stradale connessi al cattivo stato delle strade. L'hanno pensata i costruttori europei di moto

Un fumetto sulla sicurezza stradale
Se dovessimo dare un voto alle iniziative svolte nella Giornata Europea della Sicurezza Stradale - lunedì 13 ottobre -, a livello nazionale promuoveremmo senz'altro l'iniziativa della FMI e del Ministero dei Trasporti, di cui abbiamo già parlato. In ambito internazionale ci sembra invece particolarmente apprezzabile la campagna lanciata dall'ACEM, l'Associazione Europea dei Costruttori di Moto.

Si tratta di una serie di fumetti che trattano con tono scherzoso specifici argomenti correlati con la sicurezza stradale e, in particolar modo, con i deficit delle infrastrutture stradali. Perché è il codice stesso a denunciare che l'8% degli incidenti sono causati dalle carenze delle strade.
Ecco allora queste tredici puntate, per parlare di incroci, di insidie poste ai lati della strada, di asfalti pericolosi, di infrastrutture mal progettate, dei rischi della guida notturna o di quella durante l'inverno o con il maltempo. E ancora i guard rail, le vernici della segnaletica orizzontale e tutto ciò che c'è intorno a una strada. L'obiettivo è quello di dare un contributo ad aumentare la coscienza del rischio nei guidatori, con uno strumento leggero come il fumetto, che sarà veicolato in vari modi.
Per ora il fumetto è solo in inglese, ma presto verrà tradotto e diffuso nei paesi dell'Unione Europea. Per il resto, in Italia ci sono state diverse iniziative di educazione alla sicurezza stradale, rivolte principalmente ai giovani. In ambito internazionale, invece, a Parigi si è tenuto un convegno al quale hanno partecipato diverse personalità politiche dei paesi comunitari. Per l'Italia è andato il Ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. Proprio il ministro Matteoli ha sottolineato l'esigenza di esami più severi per il recupero dei punti patente persi, maggiori contributi alle regioni per l'aumento dei controlli su strada e, soprattutto, la necessità di una semplificazione del Codice della Strada.
Una misura quest'ultima che è stata sposata e rilanciata anche dal presidente dell'ACI, Enrico Gelpi, secondo il quale l'Italia potrebbe farsi promotrice di un tavolo tecnico internazionale per mettere a punto un Codice della Strada europeo. Infine i dati. L'ACI ha scelto il 13 ottobre per rilanciare dei dati europei sugli incidenti che risultano particolarmente inquietanti per noi, visto che insieme a pedoni e bambini siamo la terza fascia di utenza più rappresentata fra le vittime degli incidenti stradali. Ma non è una novità, le colpe non sono certamente solo le nostre ed è un problema serio sul quale occorre intervenire concretamente. Eccolo il nodo secondo noi: quando l'argomento è la sicurezza stradale sono tante le parole che vengono spese, ma poi si finisce sempre per fare poco. Troppo poco.

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