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Attualità
Assicurazioni: servono cambiamenti
di Riccardo Matesic
il 27/06/2007 in Attualità
Per far scendere i costi delle polizze le compagnia devono fare qualcosa, ad esempio proporre novità come la scatola nera. Ma anche noi dobbiamo cambiare, perché non sfruttiamo i canali possibili per risparmiare
Si è parlato di assicurazioni a Roma in due conferenze stampa quasi concomitanti. Nella prima l’Unipol, dopo tre anni di sperimentazione, ha lanciato la sua Unibox, la scatola nera con collegamento GPRS e satellitare, che registra i movimenti del veicolo ed è utile per ricostruire le dinamiche degli incidenti o per ritrovare immediatamente i veicoli rubati. E lo fa con una polizza dedicata specificamente ai giovani guidatori, agli Under 30 che proprio per la loro età vengono spesso penalizzati con costi alti d’assicurazione.
Si chiama Young Unibox e prevede gli stessi costi assicurativi richiesti agli Over 30. Per goderne i ragazzi dovranno installare l’Unibox sulla loro vettura di proprietà, con un contratto assicurativo a loro nome.
Ovviamente il tutto poggia sulla convinzione che con l’Unibox le frodi sono pressoché impossibili; e per questo chi è disposto a farsi controllare dalla scatola nera, probabilmente non ha nulla da nascondere. Del resto nei tre anni di sperimentazione, che hanno portato Unipol a fornire 250.000 scatole nere, si è notato che anche nelle province dove l’incidentalità è alta, chi accettava la scatola nera si fermava poi ai livelli percentuali di sinistri della media italiana.
Peccato che l’Unibox per ora sia disponibile solo per le auto e non per le moto. “Problemi di taratura dell’accelerometro”, ha detto Federico Corradini, il direttore centrale tecnico di Unipol, in conferenza stampa. Perché la moto ha sollecitazioni più forti e il sistema rischia ancora di andare in tilt.
Speriamo la mettano a punto presto, visto che il risparmio ipotizzato sul premio assicurativo potrebbe sfiorare il 20%.
L’ACI ha presentato lo studio “RCAuto: polizze e polis”, dal quale è emerso che solo l’1,4% delle polizze viene stipulato on-line.
Si sapeva, e forse, se restringessimo il campione ai soli motociclisti, il numero crescerebbe un po’; perché noi dueruotisti siamo più informatizzati della media. Di certo però, noi italiani siamo poco disposti a faticare per cercare l’offerta migliore, abbiamo poca fiducia nei pagamenti elettronici e finiamo per continuare ad affidarci (nel 92% dei casi) al solito classico agente assicurativo.
Colpa anche delle compagnie, che non investono sull’innovazione e non offrono sconti importanti a chi sceglie il contatto diretto via telefono o Internet (che alla compagnia fa risparmiare).
Per questo l’ACI propone di spostare sull’assicurato l’onere di retribuire l’intermediario, sia come formula di chiarezza sia perché in questo modo si eviterebbe che l’agente proponesse solo le polizze che gli garantiscono provvigioni più alte.
Si sapeva, e forse, se restringessimo il campione ai soli motociclisti, il numero crescerebbe un po’; perché noi dueruotisti siamo più informatizzati della media. Di certo però, noi italiani siamo poco disposti a faticare per cercare l’offerta migliore, abbiamo poca fiducia nei pagamenti elettronici e finiamo per continuare ad affidarci (nel 92% dei casi) al solito classico agente assicurativo.
Colpa anche delle compagnie, che non investono sull’innovazione e non offrono sconti importanti a chi sceglie il contatto diretto via telefono o Internet (che alla compagnia fa risparmiare).
Per questo l’ACI propone di spostare sull’assicurato l’onere di retribuire l’intermediario, sia come formula di chiarezza sia perché in questo modo si eviterebbe che l’agente proponesse solo le polizze che gli garantiscono provvigioni più alte.
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