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Smog e divieti: Lombardia nei guai

di Riccardo Matesic il 01/06/2007 in Attualità

Braccio di ferro fra Governo e Regione sulla legge che prescrive i blocchi per inquinamento. Si erano impegnati a un accordo, ma l'azione dello Stato per ora rende la legge inattuabile

Smog e divieti: Lombardia nei guai

'Per ora non è possibile dare attuazione alle limitazioni permanenti previste dal 1° luglio per le moto a due tempi Euro 0 e, dal 1° ottobre, per tutti gli altri veicoli - non moto, ndr - diesel o benzina Euro 0'.
Si è espresso con queste parole Roberto Formigoni, il governatore della Regione Lombardia, lamentando il fatto che il Governo ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge regionale 24/06, la stessa che stabiliva i nuovi divieti di circolazione per i veicoli più inquinanti (http://motonline.com/news/articolo.cfm?codice=80574).
Successivamente da Palazzo Chigi si erano anche impegnati a ritirare il ricorso e per il 7 maggio era stato fissato un tavolo di trattative Governo-Regione per discutere e trovare soluzioni. Invece l'appuntamento è stato rimandato più volte e nel frattempo il ricorso alla Corte Costituzionale marcia, tanto che è già stata fissata l'udienza; a dicembre.
Fra le motivazioni del ricorso del Governo, il fatto che la circolazione stradale è di competenza nazionale, mentre il compito di decidere blocchi e limitazioni spetta a Comuni e Prefetture. I presidenti delle Regioni dal canto loro, potrebbero decidere solo per le strade regionali. Inoltre, una Regione può decidere la sospensione del traffico se parallelamente ci sono alternative di trasporto, informazione, preavviso e soprattutto 'temporaneità'.
Insomma, i divieti non possono essere definitivi e non possono, come succede in questo caso, riguardare solo i residenti in Lombardia, introducendo una disparità di trattamento.

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