Castelletto di Branduzzo – La Supermoto iridata ha iniziato il proprio cammino nel migliore dei modi. Splendida la giornata di sole, curato più che mai il motodromo, soddisfacente l’affluenza di spettatori, valido il connubio organizzativo tra Youthstream e DBO Organization, avvincente lo spettacolo nelle due categorie al debutto iridato col nome invertito: S1 - riservata alle 450 e salita a ruolo di classe regina - S2 per le maxi.

Azzeccato, pur se con margini di crescita, anche l’inserimento delle classi europee E3 (250 4t) e EC Open, e per finire un apprezzamento al numero degli iscritti, alle Case ufficiali partecipanti e alla buona la diffusione televisiva.
Un piatto ricco, insomma, che fa ben sperare nella crescita di questa nuova disciplina che sta ancora cercando di farsi conoscere presso il grande pubblico. I temi della giornata sono stati più di uno, ad iniziare dalla formula di gara, che contrariamente alle aspettative non ha affatto penalizzato la S2, retrocessa quanto ad importanza rispetto allo scorso anno.
Lo spettacolo della S2 ha visto alla ribalta l’abruzzese della KTM-Miglio Attilio Pignotti, che con due posti d’onore si é aggiudicato la vittoria assoluta e il comando della classifica iridata. Una foratura in Gara-2 ha invece tolto la soddisfazione di un piazzamento da podio a Davide Gozzini, che si era messo in evidenza assicurandosi la pole del sabato e la vittoria della prima manche. Una caduta al via della frazione iniziale ha compromesso il risultato globale dell’ufficiale Aprilia Christian Iddon, che si è riscattato in quella successiva vinta con autorevolezza.
I minimi scarti tra un pilota e l’altro hanno reso ancora più combattuta la S1, chiusasi con lo strapotere dei francesi che hanno monopolizzato le prime quattro posizioni. Il campione del mondo in carica Thierry Van Den Bosch, pur contestato dagli avversari per il comportamento un po’ troppo determinato, ha ottenuto una doppia affermazione che non ha lasciato dubbi sul suo potenziale anche in questa stagione. Il pilota dell’Aprilia è stato impegnato a contenere i fratelli della Husqvarna, Adrien e Thomas Chareyre, che hanno fatto scintille, mentre non ha avuto problemi dal tedesco Bernd Hiemer, rimasto al di sotto delle aspettative, da Eddy Seel, messo in crisi da un settaggio errato dalle sospensioni e da problemi fisici dovuti alla caduta nel campionato belga, infine da Boris Chambon che ha pagato lo scotto della scarsa competitività della sua Kawasaki, ricevuta solo un mese prima dell’apertura mondiale. Male invece gli azzurri, il cui miglior piazzamento è stato ancora una volta quello di Massimo Beltrami 5° di giornata.