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Stand Aprilia

il 14/11/2006 in Attualità

All?EICMA la Casa di Noale presenta quattro importanti novità: il motore quattro cilindri a V Race Machine, la Mana 850 con il cambio automatico a gestione elettronica, la naked bicilindrica Shiver e la rinnovata MXV 450. Aggiornamenti anche per altre

Stand Aprilia
ll serbatoio della benzina si trova sotto la sella così al suo posto è stato ricavato un

All?EICMA la Casa di Noale presenta quattro importanti novità: il motore quattro cilindri a V Race Machine, la Mana 850 con il cambio automatico a gestione elettronica, la naked bicilindrica Shiver e la rinnovata MXV 450. Aggiornamenti anche per altre proposte della gamma
di Andrea Figino



Stand Aprilia
Padiglione 10 Stand G
Aprilia S.

p.A. Via G.Galilei 1
30033 Noale
Tel.041-5829111
www.aprilia.it

Race machine 1000 V4

Due anni fa avevano promesso che avrebbero fatto di tutto per tornare alle gare, ma nessuno ci aveva creduto fino in fondo. Realizzare una moto nuova e competitiva costa tempo e molto denaro e la situazione finanziaria della Casa veneta non sembrava lasciare grosse possibilità di rientrare in tempi brevi nel circus della Superbike.
E invece eccoci qua a parlare del nuovo motore destinato alle corse delle derivate di serie, il Race Machine, un nome da battaglia che la dice lunga sull?impegno che l' Aprilia ha riversato nel progetto ?ritorno alle corse?. Realizzato interamente all?interno del reparto R&D Aprilia, il Race machine è il motore più potente realizzato dalla Casa veneta, un compatto e tecnologico quattro cilindri a V di 65° capace di erogare oltre 210 CV (154 kW) in configurazione SBK.
Una scelta, quella della V stretta, che per gli ingegneri non è stata casuale, L'Aprilia è esperta in questa tipologia di architettura, sviluppata e affinata negli anni per la sportiva di Casa, la RSV 1000 (l?ultima versione è il ?Magnesium? della RSV 1000 Factory), che sfoggia un twin a V di 60°. Un vantaggio in termini di esperienza che in gara non potrà che portare vantaggi, soprattutto per il disegno e lo sviluppo di una ciclistica ad hoc efficace da subito. Infatti, uno dei vantaggi più evidenti del V4 è la possibilità di ottenere un motore compatto trasversalmente, stretto quasi come un bicilindrico, e dagli ingombri longitudinali contenuti.

Sempre con l?intento di ottenere un motore il più compatto possibile, il Race Machine adotta una distribuzione con comando misto catena/ingranaggi. La catena, posta lateralmente, pone in rotazione l?albero a camme d?aspirazione che a sua volta, tramite una coppia di ingranaggi, trasmette il moto all?albero a camme di scarico. Una soluzione non nuova che una volta era nota come "monoalbero sdoppiato".
Il Race Machine fa largo utilizzo dell?elettronica e della tecnologia Ride by Wire: sparisce ad esempio ogni collegamento diretto tra il comando del gas e le farfalle, azionate da due servomotori (uno per ogni bancata) gestiti anche in modo indipendente dalla centralina Magneti Marelli. Ciòconsente il più ampio controllo dell'alimentazione, con possibilità di un impiego del sistema anche per il controllo della trazione.
Altre caratteristiche del V4 1000 Race Machine sono l'integrazione delle due bancate di cilindri nel semicarter superiore del motore, il cambio a sei marce estraibile, la lubrificazione a carter umido e la frizione multidisco in bagno d?olio con un efficace sistema antisaltellamento.
Il nuovo motore non è un manichino, ma un progetto già molto avanzato che nel corso del 2007 verrà sviluppato su una moto prototipo che scenderà in pista, inizialmente coi collaudatori della Casa, in vista dell'omologazione e della partecipazione al mondiale Superbike 2008.
La potenza indicata è dichiaratamente riferita al motore in versione Superbike, mentre gli altri datri forniti, ossia il regime massimo di 13.500 giri e il rapporto di compressione 12,5:1, sembrano
più identificare la configurazione standard.

Dati tecnici

Cilindrata: 999 cc
Architettura: V4 di 65°
Potenza: oltre 210 CV (154 kW)
(in conformazione SBK)
Distribuzione: 4 valvole per cilindro (Titanio e Nymonic) comandate direttamente dagli alberi a camme azionati da un sistema misto catena/ingranaggi.
Alimentazione: iniezione elettronica con doppio iniettore e sistema Ride by Wire .
Contralbero antivibrazioni
Regime massimo giri:
13.500
Rapporto di compressione: 12.5:1
Cambio: a sei marce estraibile
Frizione: multidisco in bagno d?olio con sistema antisaltellamento
Gestione elettronica: Centralina Magneti Marelli per gestione accensione, iniezione e Ride by Wire.

SL 750 Shiver


Questa volta ci siamo! L?Aprilia torna a far parlare di sé non solo per gli scooter e le maxi sportive Tuono ed RSV 1000 o le polivalenti Pegaso, ma soprattutto per la capacità di proporre qualcosa di nuovo, tecnicamente innovativo e soprattutto bello. E la nuova SL 750 Shiver bella lo è per davvero: muscolosa, dinamicissima in tutti i suoi spigoli in stile Aprilia (il taglio del serbatoio che punta aggressivo verso l?asfalto, ricorda un po? la Mana presentata come prototipo al MotorShow del 2001),
incredibilmente pulita, senza cavi, carter e carterini di ogni sorta in bella vista a rovinarne l?estetica che fa sfoggio di un frontale dominato dal faro in puro Japan style e da una meccanica bella, quanto raffinata ed innovativa.

Il motore della Shiver, infatti, è un inedito 750 bicilindrico a V longitudinale di 90° con distribuzione bialbero a camme in testa e quattro valvole per cilindro, che fa della naked veneta una delle settemmezzo "Twin" più potenti sul mercato (95 CV a 9.000 giri e 81 Nm a 7.000 di coppia max) e la prima a sfoggiare la tecnologia Ride by Wire, con l?acceleratore elettronico di serie, completamente ?senza fili?, dove la centralina gestisce l?apertura dei corpi farfallati tenendo conto di numerosi parametri, tra i quali il regime del motore, la posizione del cambio, l?apertura della manopola del gas e la temperatura del motore. Oltre ad essere pulito nell?estetica, il nuovo twin della Shiver rientra nei limiti Euro 3 grazie all?adozione della doppia candela di accensione e dell'inedito scarico triangolare in acciaio inox 2-in-1-in-2 con catalizzatore a tre vie e sonda lambda.
Tutta nuova anche la ciclistica, con in primo piano il bel telaio a struttura mista traliccio in acciaio-piastre laterali in alluminio, e il muscoloso forcellone in alluminio con capriata di rinforzo su cui lavora un monoammortizzatore regolabile nel precarico della molla e nell?idraulica in estensione, senza interposizione di leveraggi progressivi. La forcella è a steli rovesciati da 43 mm. Immancabile l?impianto frenante con pompa e pinze radiali che mordono la coppia di dischi da 320 mm all?avantreno.

Dati tecnici Aprilia sl 750 Shiver

Motore: bicilindrico a 4 tempi a V di 90°, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 92x56,4 mm; cilindrata 749,9 cc; rapporto di compressione 11:1. Distribuzione bialbero in testa con comando misto ingranaggi/catena e 4 valvole per cilindro. Accensione: elettronica, con due candele per cilindro; alimentazione: iniezione elettronica con gestione dell?apertura delle farfalle ride by wire con due corpi farfallati. Capacità serbatoio carburante 15 litri. Lubrificazione a carter umido. Euro 3

Trasmissione: primaria ad ingranaggi a denti dritti; finale a catena. Frizione a dischi multipli in bagno d?olio con comando meccanico; cambio a sei rapporti.

Ciclistica: telaio a traliccio in tubi di acciaio con piastre laterali in alluminio, inclinazione cannotto di sterzo 25,7°, avancorsa 109 mm; Sospensione anteriore: forcella telescopica a steli rovesciati da 43 mm, escursione ruota 120 mm; Sospensione posteriore: forcellone in alluminio, monoammortizzatore regolabile nel precarico molla e nell?idraulica in estensione, escursione ruota 130 mm. Cerchi: in lega d?alluminio, anteriore 3,50x17?, posteriore 6,00x17?. Pneumatici: anteriore 120/70-17, posteriore 180/55-17. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 320 mm e pinze radiali a quattro pistoncini, posteriore a disco da 245 mm e pinza a due pistoncini.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.066, larghezza 815 mm, altezza sella 810 mm, interasse 1.449 mm. Peso 189 kg.

Prestazioni dichiarate: potenza 69,8 kW (95 CV) a 9.000 giri, coppia 80,93 Nm (8,25 kgm) a 7.000 giri

Aprilia NA 850 Mana



Due in una. Non è l?ultima offerta di un supermercato, ma l?idea che prende forma nella nuova Aprilia NA 850 MANA, una ?crossover? capace di unire la praticità tipica degli scooter al concetto più forte di sportività e guidabilità ai quali Aprilia ci ha abituati e non deve rinunciare.
Linee aggressive ma più morbide della cugina Aprilia 750 Shiver, ciclistica da sportiva vera, motore bicilindrico come da tradizione Aprilia: la nuova 850 Mana è la prima naked con il cambio automatico a gestione elettronica, lo stesso concetto presentato al salone EICMA del 2003 dalla Gilera con il prototipo Ferro.
Come il twin 750 montato dalla Shiver, anche l?innovativo bicilindrico della Mana, chiamato ?Sport Gear?, sfoggia una V di 90° di 839 cc, raffreddato a liquido, a quattro valvole per cilindro ma con la distribuzione monoalbero in testa, in grado di erogare 75 CV a 7.250 giri (55,1 kW) e una coppia massima di 76,5 Nm (7,79 kgm) a 5.750 giri.



Inoltre la nuova Aprilia rientra nei limiti della Euro 3 grazie all?adozione dell?iniezione elettronica, al catalizzatore allo scarico e all?accensione a doppia candela per cilindro.
Ma a caratterizzarlo rispetto ai bicilindrici già in commercio, è il nuovo cambio sequenziale con modalità di funzionamento sia manuale a sette marce, tramite i comandi al manubrio o la leva a pedale, sia totalmente automatico.

così la leva della frizione e compaiono i tasti del selettore (vedi foto sotto) per la modalità manuale e il tasto di preselezione di ben tre differenti mappature della centralina per meglio adeguare il comportamento del motore in relazione alle diversi stili e condizioni di guida: Touring se si opta per un?erogazione pronta ma morbida, Sport per i tratti guidati dove ci vuole più sostanza sotto e ai medi regimi, Rain in caso di pioggia e asfalto infido.
Una soluzione, questa delle mappature pre-selezionabili, già utilizzato sulla nuova Suzuki GSX-R 1000 e in precedenza sulla maxi naked Benelli TNT 1130, mentre l?idea di spostare il serbatoio carburante sotto la sella per ricavare al suo posto un comodo vano per il casco integrale, sembra presa direttamente dalla moto-scooter Gilera DNA e dalla BMW F 650 CS Scarver.

Inedita anche la ciclistica, che sfoggia un telaio a traliccio in tubi di acciaio di grosso diametro, insieme ad un bel forcellone monolitico in alluminio su cui lavora direttamente senza leveraggi un monoammortizzatore regolabile sul precarico molla e nell?idraulica in estensione. La forcella è a steli rovesciati da 43 mm di diametro e, come la ?sorellastra? 750 Shiver, sfoggia piedini fusi in conchiglia per l?attacco delle ormai indispensabili pinze radiali.

Dati tecnici Aprilia NA 850 Mana

Motore: bicilindrico a 4 tempi a V di 90°, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 88x69 mm; cilindrata 839,3 cc; rapporto di compressione 10-11:1. Distribuzione monoalbero in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro. Accensione: elettronica, con due candele per cilindro; alimentazione: iniezione elettronica Weber Marelli con corpo farfallato di 38 mm. Capacità serbatoio carburante 15 litri. Lubrificazione a carter secci. Euro 3

Trasmissione: primaria a cinghia; finale a catena. Frizione automatica CVT; cambio sequenziale in modalità manuale (sette marce) e automatica (tre mappature, touring-sport-rain). Ciclistica: telaio a traliccio in tubi di acciaio con piastre laterali in alluminio, inclinazione cannotto di sterzo 24°, avancorsa 103 mm; Sospensione anteriore: forcella telescopica a steli rovesciati da 43 mm, escursione ruota 120 mm; Sospensione posteriore: forcellone in alluminio, monoammortizzatore regolabile nel precarico molla e nell?idraulica in estensione, escursione ruota 125 mm. Cerchi: in lega d?alluminio, anteriore 3,50x17?, posteriore 6,00x17?. Pneumatici: anteriore 120/70-17, posteriore 180/55-17. Freni: anteriore a doppio disco in acciaio da 320 mm e pinze radiali a quattro pistoncini, posteriore a disco da 240 mm e pinza a singolo pistoncino.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.080, larghezza 800, altezza sella 800 mm, interasse 1.463 mm.

Prestazioni dichiarate: potenza 55,1 kW (75 CV) a 7.250 giri, coppia 76,5 Nm (7,79 kgm) a 5.750 giri

MXV 45.2

Prima l?Enduro, poi il Supermotard, ed ora il Cross. Con la nuova MXV 45.2, l?Aprilia torna al suo vecchio amore, il Motocross (la prima moto da cross risale al 1974) e lo fa con la solita voglia di innovare e di far valere le ragioni del suo bicilindrico in tutti i campi in cui le moto devono avere le ?gambe lunghe?. Mondi dove la tradizione del monocilindrico ha radici forti, fortissimi, difficili da scardinare, ma che Aprilia sta riuscendo pian piano a suon di successi a mettere in discussione. Ultimo baluardo il mondo dello spettacolare motocross, realtà dove il rivoluzionario bicilindrico a V di 77° di Noale di certo saprà dire la sua, così come ha stupito e vinto nel mondiale S2 (categoria riservata a moto fino ai 450 cc).
Una sfida coraggiosa, questa, che pone la MXV 45.2 come prima bicilindrica del Motocross contro blasonati concorrenti di lunga data ed esperienza come Honda e Yamaha (quest?anno vincitrice del mondiale MX2 con il nostro Tony Cairoli).
Esteticamente la MXV 45.2 assomiglia molto alla sorella da enduro, estrema nelle linee spigolose e nel fisico asciutto e leggero, ma è nella meccanica che gli ingegneri Aprilia hanno lavorato sodo per adeguare il potente bicilindrico all?uso sui circuiti da cross. Qui, a differenza dell?enduro, conta di più avere un?erogazione fluida ai bassi e medi regimi con un bell?allungo, piuttosto che la sostanza ai bassi.
Secondo queste esigenze, l?elettronica è stata tutta ritarata per l?utilizzo crossistico, così come lo scarico, sempre sottosella, rivisto nel disegno dei collettori e finalizzato alla ricerca della migliore erogazione, sempre pronta ai bassi ma ancora più fluida e dolce all?apertura del gas. Con l?intento di incrementare il rendimento del motore in gara, il radiatore passa dalla configurazione ?sdoppiata? delle RXV e SXV, alla più tradizionale ?monoblocco? frontale (come sulle moto da strada, per intenderci), così da avere una maggiore superficie di raffreddamento, con vantaggi anche di peso con l?eliminazione dei tubi di raccordo tra i precedenti due elementi. Sempre per ridurre all?osso il peso, la MXV 45.2 rinuncia all?avviamento elettrico, tanto comodo sui modelli targati, ma inutile e ?di peso? sui campi da gara.
E se per quanto riguarda la meccanica, l?Aprilia va controcorrente contro la tradizione off-road che predilige il monocilindrico, in fatto di ciclistica la MXV mantiene il bel telaio in mostra come sulle sorelle RXV e SXV. Una soluzione, questa del doppia trave, che fino ad oggi è risultata la migliore per questa tipologia di moto e che evita ai tecnici Aprilia di aggiungere ulteriori incognite ad un progetto di per sé innovativo. Per lo stesso motivo, anche il reparto sospensioni non esce dagli schemi classici, sfoggiando all?avantreno una gigantesca forcella Marzocchi a steli rovesciati da 50 mm di diametro e al posteriore un forcellone in alluminio a sezione variabile su cui lavora un monoammortizzatore regolabile in ogni direzione.

Dati tecnici MXV 45.2

Motore: bicilindrico a 4 tempi a V di 77°, raffreddamento a liquido; alesaggio per corsa 76x49,5 mm; cilindrata 449 cc; rapporto di compressione 12,5:1. Distribuzione monoalbero a camme in testa con comando a catena e 4 valvole per cilindro in titanio. Accensione: elettronica; alimentazione: iniezione elettronica con corpo farfallato di 38 mm; avviamento: a pedale. Capacità serbatoio carburante 7,8 litri. Lubrificazione a carter secco con serbatoio integrato nel motore e lubrificazione del cambio separata.

Trasmissione: primaria ad ingranaggi a denti dritti; finale a catena. Frizione a dischi multipli in bagno d?olio con comando meccanico; cambio a cinque rapporti.

Ciclistica: telaio perimetrale con montanti il lega, forcellone in alluminio scatolato con corpo fuso; Sospensione anteriore: forcella telescopica Marzocchi a steli rovesciati da 50 mm con doppia regolazione. Sospensione posteriore: monoammortizzatore regolabile nel precarico molla e nell?idraulica in estensione e compressione, escursione ruota. Cerchi: in lega d?alluminio, anteriore 1,60x21?, posteriore 2,15x19?. Pneumatici: anteriore 80/100-21, posteriore 100/90-19. Freni: anteriore a disco singolo Wave in acciaio da 270 mm e pinza flottante Magura, posteriore a disco singolo Wave da 240 mm e pinza flottante Magura.

Dimensioni (mm) e peso: lunghezza: 2.232 mm, larghezza: 800 mm, altezza sella: 996 mm, interasse: 1.505 mm

Prestazioni dichiarate: n.d.

Le altre novità



RSV 1000 R: piccoli ritocchi non solo estetici per la sportiva RSV 1000 R che, oltre alle nuove grafiche (bellissima quella vintage che si rifà all?Aprilia AF1 125 GP che correva negli anni 80), riceve un?aggiunta di quattro CV (ora fanno 143 all?albero), l?omologazione all?Euro 3, le sospensioni riviste nella taratura e una nuova carenatura più aerodinamica, con deflettori per l?estrazione dell?aria più efficaci.




Pegaso Strada Factory: aggiornamento per la urban-motard della Casa veneta che sfoggia una nuova grafica più accattivante, una sella rialzata di 20 mm per una maggiore confidenza con la guida sportiva, il manubrio in alluminio, pompa e pinza freno radiali, ruote a raggi con cerchi in lega leggera, parafango anteriore in carbonio, protezioni laterali e dei collettori di scarico in carbonio. Aggiornato il motore, ora omologato Euro 3.



Atlantic 400: cresce la famiglia dell?Atlantic con l?arrivo del 400 che eredita la nuova motorizzazione dal Piaggio Beverly 400: 399 cc, 34 CV, iniezione elettronica e omologazione Euro 3 sono la carta d?identità del nuovo scooter ?poltrona? dell?Aprilia, a cui vanno aggiunti tutti i vantaggi economici derivanti dalla cilindrata (minor costi per l?assicurazione e la manutenzione) e la possibilità di essere guidato già a 18 anni con la patente A2 limitata a 34 CV

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ll serbatoio della benzina si trova sotto la sella così al suo posto è stato ricavato un

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