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Mondiale Cross in Giappone: Everts insuperabile

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Il Belga, ancora senza avversari, centra la quinta vittoria consecutiva: Christophe Pourcel fa altrettanto nella MX2 dove gli azzurri mancano il podio

Antonio Cairoli in azione: buona la sua prestazione nella seconda manche dell'MX2
Testo e Foto di Massimo Zanzani



Chi può battere Stefan Everts? Solo lui stesso, si è sentito dire a Teutschenthal, riferendosi al fatto che solo un suo eventuale calo di concentrazione potrebbe fargli fare un passo falso.
Quello che però non è arrivato a Sugo, in Giappone, dove il Belga ha impartito un’ennesima lezione ai suoi avversari portando a sette le sue vittorie consecutive di manche.

Terra, fango o sabbia non fa differenza: il nove volte iridato parte in testa, allunga, controlla e arriva al traguardo in tempo per bersi una bibita fresca prima di vedere arrivare il primo dei suoi inseguitori. Che dire di più? Solo che nonostante sia un po’ presto (il campionato è arrivato solo ad un terzo del suo cammino), il conto alla rovescia è già iniziato parallelamente a quello che somma le sue vittorie iridate (92) in attesa di vedere se arriverà o meno a raggiungere il record di 100. Parlare degli altri è fargli un torto, visto che sono lontani anni luce dalla sua tenuta fisica, dalla sua impeccabile e personalissima tecnica di guida, dalla sua forza mentale, più dura di un diamante da 10 carati.
Visto che il belga quasi ci annoia con le sue vittorie così inappuntabili e prevedibili, eccoci subito a passare agli scalmanati della MX2, che in Giappone ha registrato il monopolio Yamaha. La gara è andata allo scozzese Billy McKenzie, ma noi abbiamo avuto la soddisfazione di vedere Antonio Cairoli al secondo posto assoluto. Tony ci ha fatto godere nella seconda manche, con una prestazione schiacciante che lo ha ripagato della sfortuna in Gara 1 dove è andato in terra per colpa di De Reuver. Per il resto buio totale, o quasi visto che il miglior piazzamento azzurro dopo quello del messinese è stato quello di David Philippaerts, 9° assoluto.
Prima di passare alle pagelle dei piloti vogliamo però dare un paio di voti in anteprima. Il primo è per gli organizzatori: un bel 10 e lode. Per la gentilezza, la pulizia, la disponibilità, la perfetta macchina organizzativa e tutto ciò che fanno del Gran Premio del Giappone un evento magico, sicuramente uno dei più attesi e più belli della stagione. E poi uno anche alle Case del Sole Levante, alle quali spetta un bel 4. Perché basterebbe un po’ più della loro convinzione e del loro supporto per far si che anche gli altri GP possano fare la stessa riuscita di quello di Sugo.

. Everts (Yamaha)
2. Ramon (Suzuki)
3. De Dycker (Honda)
4. Barragan (KTM)
5. Leok (Kawasaki)
6. Noble (Honda)
7. Strijbos (Suzuki)
8. Van Daele (Honda)
9. Priem (Yamaha)
10. Melotte (Yamaha)

MX1 - Campionato dopo la quinta prova
1. Everts p. 242
2. Leok p. 181
3. De Dycker p. 168
4. Strijbos p. 165
5. Ramon p. 151
6. Barragan p. 150
7. Melotte p. 105
8. Tortelli p. 99
9. Priem p. 99
10. Leuret p. 93
24. Salvini p. 16
31. Federici p. 9

MX2: assoluta di giornata
1. MacKenzie (Yamaha)
2. Cairoli (Yamaha)
3. De Reuver (KTM)
4. Pourcel C. (Kawasaki)
5. Swanepoel (Kawasaki)
6. Searle (Kawasaki)
7. Nunn (KTM)
8. Gundersen (Yamaha)
9. Philippaerts (KTM)
10. Goncalves (KTM)
16. Guarneri (Yamaha)
17. Monni (KTM)
19. Chiodi (Yamaha)

MX2 - Campionato dopo la quinta prova
1. Pourcel C. p. 196
2. De Reuver p. 194
3. Rattray p. 181
4. Cairoli p. 162
5. Mackenzie p. 150
6. Philippaerts p. 120
7. Nunn p. 119
8. Gundersen p. 111
9. Chiodi p. 111
10. Searle p. 105
14. Guarneri p. 64
20. Monni p. 42

EVERTS: 10 – Undici, forse dodici: sarebbe il voto in grado di spiegare meglio quello che continua a fare l’ufficiale Yamaha, che sembra un ragazzino e che in realtà ha i suoi anni sulle spalle, ma che evidentemente, visti i risultati, sembrano non pesargli affatto. Per fortuna che il prossimo anno smette di correre, altrimenti forse lo farebbero gli altri 29 piloti della MX1, vista la loro cronica incapacità di trovare la chiave giusta per aprire un varco nella sua corazza.

DE DYCKER: 7 – Uscito di scena il compagno di squadra Joshua Coppins il belga sta tenendo alti i colori del team Cas, esternando una notevole consistenza di risultati ed una notevole tenuta fisica. Peccato solo la sua stazza non lo renda affatto piacevo nello stile di guida.

RAMON: 6 1/2 – Ancora una giornata a corrente alternata per il riservato pilota fiammingo, in apertura 4° dopo aver fatto da elastico nelle prime posizioni. E’ stato più convincente nell’altra dove ha soffiato il secondo posto a Barragan ed è stato attendo a non farsi sorprendere.

LEOK: 6 + – Malgrado le brutte partenze se l’è cavata con la sufficienza, nella prima manche rimontando sino a terzo da metà plotone, in quella successiva concludendo quinto dopo una caduta alla partenza.

BARRAGAN: 6 – Bene la prima manche dove nonostante due cadute è finito 8°, meno incisivo nella seconda dove è si terminato terzo ma non ha saputo controbattere Ramon che a metà gara gli aveva soffiato il posto d’onore.
CAIROLI: 8 1/2 – Tre partenze razzo, una bella rimonta in Gara 1 dopo non aver potuto evitare De Reuver che gli era caduto davanti, una fantastica seconda manche dove non ce ne è stato per nessuno. Ora, vista la sua competitività e quella della sua YZ250F, manca solo quel pizzico di fortuna che lo aiuti a portare a termine entrambe le manche esente da problemi.

McKENZIE: 8 – Se De Reuver non avesse innescato la caduta di Cairoli probabilmente lo scozzese si sarebbe dovuto accontentare del posto d’onore, ma ha comunque dimostrato di sapersela cavare egregiamente e che con maggiore continuità potrebbe essere un’ospite scomodo del podio.

DE REUVER: 8 – Il simpatico olandese ha fatto un solo errore, d’altronde perdonabile vista l’esuberanza e la generosità che ci mette per emergere. Anche nel suo caso c’è sia la moto che la velocità e la tenuta fisica: a quando una maggiore precisione e regolarità?

CHIODI: 8 – Voto simbolico per il bresciano di vecchia pasta che pur con un ginocchio gonfio come un melone ha stretto i denti e ha mandato in porto due manche quando lo si pensava costretto all’immobilizzazione. Una lezione per tanti giovani che si fermano davanti alla minima difficoltà.

POURCEL C.: 7 1/2 – Si è meritato di passare in testa al campionato se non altro per come ha saputo superare una trasferta che lo ha visto in coma per tre giorni a causa della differenza di fuso orario. Splendida la rimonta in Gara 2 dalle ultime posizioni sino a 5°.

PHILIPPAERTS: 5 – Nella prima gara della stagione ha battuto Cairoli ma oggi non sembra più essere lo stesso pilota. Perdita di concentrazione, problemi con la moto, o scarsa tenuta fisica? Non lo sappiamo, peccato però per il bravo David, che probabilmente ha solo bisogno di credere più in se stesso.
RATTRAY: 4 – Lo avevamo predetto ed i fatti ci hanno dato ragione. Il sudafricano ha perso lo smalto forse per un abbassamento della soglia di concentrazione, fatto sta che dopo essere stato protagonista dei primi tre GP non sembra più lo stesso.

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