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Smog: zero proposte, sempre più blocchi

il 09/11/2005 in Attualità

I limiti per particolato e ossidi d?azoto vengono regolarmente superati, ma nessuno propone idee alternative ai blocchi della circolazione. Ecco il calendario nazionale

I limiti per particolato e ossidi d?azoto vengono regolarmente superati, ma nessuno propone idee alternative ai blocchi della circolazione. Ecco il calendario nazionale
di Riccardo Matesic

L?Unione Europea sta aprendo una procedura d?infrazione (multa?) nei nostri confronti, per i continui sforamenti dei limiti d?inquinamento del particolato e degli ossidi d?azoto. E la situazione non sembra destinata a migliorare, sia perché è molto difficile rispettare i limiti europei, sia perché già a metà febbraio, molte città del nord Italia si avviavano a superare il tetto dei 35 giorni l?anno di sforamento! Così da Bruxelles sono partite lettere di preavviso, per Lombardia e Piemonte.
Già, il problema al sud è assai meno pesante, per la differente circolazione d?aria in quota. A nord però, soprattutto sulla pianura padana, la situazione è grave, perché i limiti comunitari ogni anno si fanno più stringenti, e in Italia manca una politica nazionale di controllo dell?inquinamento.
Servirebbero incentivi per svecchiare il parco circolante e per proporre iniziative di mobilità differente nelle città. Ma bisognerebbe rivedere anche gli impianti di riscaldamento, prendendo esempio dai paesi nord europei, dove le strutture spesso sono centralizzati per quartiere, e dove c?è un uso più massiccio del fotovoltaico (pannelli solari) e dell?eolico. Invece noi restiamo ancorati al petrolio, sia per la produzione di energia che per i trasporti, ed abbiamo flotte di autobus urbani fra le più vecchie in assoluto. Per non parlare dei diesel commerciali privati, vere carrette, in molti casi, che superano la revisione e il bollino blu non si sa bene come.
Nel frattempo, comuni e regioni, che hanno una responsabilità diretta nei confronti dell?Unione Europea, nel vuoto d?idee e di progetti, non possono far altro che bloccare il traffico, dando se non altro prova di buona volontà.

Le responsabilità delle due ruote

In occasione di un recente convegno, l'ANCMA ha presentato un diagramma relativo al contributo dato dalle differenti sorgenti all'inquinamento da particolato. La fonte è l'agenzia per la Mobilità e l'Ambiente del Comune di Milano, e i dati sono relativi al 2003. I risultati, fanno saltare sulla sedia.
Il complesso dei trasporti a Milano concorre con il 72% alla formazione di particolato. Il restante 28% proviene dalle industrie e dai riscaldamenti.



Scendendo in dettaglio, le auto Euro X (1,2,3) contribuiscono con il 30,24%, le Euro 0 con il 6,48% e i veicoli commerciali e bus, con il 27,36%. E le due ruote? I ciclomotori Euro 0 apportano un "sostanzioso" 6,12%, gli Euro 1-2 uno 0,36% e le moto uno 0,72%.
Altre notizie arrivano da Roma, dove la Procura ha disposto una perizia sui ripetuti superamenti dei limiti di inquinamento. Nella relazione finale, si legge che nel PM10 della Capitale, sono presenti metalli con attività catalitica, provenienti dalle marmitte delle automobili. Particelle sicuramente molto tossiche, che vanno ad aggiungersi agli usuali inquinanti.
La stessa inchiesta, stabilisce che a Roma, ogni anno, muoiono fra le 432 e le 898 persone, proprio a causa del PM10. Il tutto nella palese inutilità dei blocchi del traffico. Così il sindaco si lamenta, e denuncia che è dall'inizio del 2004 che attende risposte dal Ministero dell'Ambiente sui finanziamenti per i provvedimenti anti-inquinamento. E allora, perché fermano proprio noi che con l'inquinamento c'entriamo ben poco? Mistero.
Nel frattempo va segnalato che il Coordinamento Motociclisti ha fatto un reclamo alla Commissione Europea proprio contro i blocchi per i veicoli a due ruote (registrato con il codice SG (2005) 7609) , e invita tutti i dueruotisti ad appoggiare questa iniziativa, scrivendo a Bruxelles. I dettagli li trovate sul sito dell'Associazione: www.cmfem.it.

Si muove qualcosa?

Nel frattempo, qualcosa inizia a muoversi. Da una parte l?Italia sta chiedendo a Bruxelles una deroga di cinque anni per rientrare nei nuovi limiti (media giornaliera di 50 µg/mc per il particolato, con non più di 35 sforamenti l?anno). Dall?altra i comuni pressano il Governo per un piano di investimenti, che aiuti ad affrontare il problema smog.
Ed anche le regioni iniziano a coordinarsi: nei giorni scorsi a Torino è stato firmato un protocollo d?intesa fra Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Provincia Autonoma di Trento. L?obiettivo è prendere iniziative comuni per ridurre l?inquinamento, ma anche fare un accurato inventario delle emissioni, armonizzando i sistemi di rilevamento.
Il tutto dovrebbe sfociare in un piano comune di rientro da presentare all?Unione Europea, che, come abbiamo ricordato in apertura, ad agosto ha spedito i preavvisi di apertura della procedura d?infrazione a due regioni.

I blocchi: Torino e Lombardia

Torino e provincia
Dal 19 ottobre al 26 gennaio, tutti i mercoledì e giovedì, dalle 8.30 alle 18, dovranno restare ferme moto e ciclomotori 2T Euro 0. Da qui in poi cancellare il periodo seguente: In alcune di queste giornate sono stabilite anche ulteriori limitazioni, poiché, oltre al blocco dei 2T Euro 0, tutti gli altri veicoli, comprese moto e motorini Euro 1-2, potranno circolare, sempre fra le 8.30 e le 18, solo a targhe alterne. Queste le date. Circolazione ammessa solo per targhe pari: 10/11, 16/11, 24/11, 30/11, 14/12, 12/1, 18/1, 26/1. Circolazione ammessa solo per targhe dispari: 9/11, 17/11, 23/11, 1/12, 15/12, 11/1, 19/1, 25/1.
Non mancano, infine, alcune domeniche ecologiche, a partire dal 20 novembre per chiudere il 19 marzo.
La zona del divieto comprende l?intero territorio comunale, con alcune eccezioni.
Limitazioni analoghe sono state stabilite dalla Provincia anche per i cosiddetti comuni della ?zona 1?: Alpignano, Beinasco, Borgaro, Carmagnola, Chieri, Chiasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pinerolo, Rivoli, Settimo, Venaria, Vinovo e Volpiano.

Lombardia
La Lombardia è stata una delle prime regioni a varare un piano antismog in previsione dell?inverno. I divieti di circolazione sono partiti il 2 novembre e si protrarranno fino al 23 dicembre, per riaprirsi il 9 gennaio e chiudersi definitivamente il 3 marzo. Gli stop sono previsti dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 10 e dalle 16 alle 19.
Il divieto di circolazione riguarda moto e ciclomotori 2T Euro 0, e comprende le aree urbane all?interno delle province di Milano, Bergamo, Varese, Como e Brescia, per un totale di circa 4 milioni di persone.
A questa misura si aggiungono le domeniche ecologiche, una al mese, con stop dalle 8 alle 20 per tutti.

I blocchi: Veneto, province di Trento e Bolzano

Veneto
Un po? atipica la situazione dei divieti in Veneto. Il centro urbano di Venezia-Mestre, ha fissato un calendario di limitazioni della circolazione che copre una buona parte della zona urbana, ma che non riguarda i residenti. Tra l?altro, per i veicoli a due ruote, nell?ordinanza è scritto che il divieto riguarda i 2T immatricolati prima del 1° gennaio 2000, anche se poi, successivamente, si fa riferimento alla presenza di catalizzazione (anche questa una dizione errata nel caso dei ciclomotori, perché non sempre i veicoli Euro 1 hanno questo dispositivo sullo scarico).
I divieti sono partiti dal 17 ottobre e andranno fino al 23 dicembre, quindi dal 9 gennaio al 31 marzo. Lo stop per gli Euro 0 è fissato dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 10 e dalle 16 alle 19.
Medesima discriminante (2T immatricolati prima del 1° gennaio 2000) a Vicenza, dove lo stop programmato è fissato dalle 9 alle 18 delle giornate di giovedì e venerdì, dal 7 novembre al 24 marzo, con sospensione del provvedimento durante le feste natalizie, dal 19 dicembre all?11 gennaio.

Provincia di Trento
Il piano degli interventi antismog non è ancora definito nei dettagli per quanto riguarda le date. I blocchi sarebbero dovuti partire dal 2 novembre, ma probabilmente prenderanno il via dal 15. Le giornate scelte sono il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 8 alle 18.
Il provvedimento prevede lo stop dei 2T Euro 0 e le targhe alterne per tutti gli altri, nella giornata di mercoledì. Le zone interessate saranno tutti i centri abitati (circa 30 comuni) e, nel caso in cui i valori limite siano superati per più di 6 giorni, al 7° il divieto per gli Euro 0 diverrà fisso su tutte le 24 ore; mentre gli altri potranno circolare a targhe alterne. Questo fino a quando l?allarme smog non sarà rientrato.

Provincia di Bolzano
Targhe alterne il mercoledì (circolano le pari) e il giovedì (circolano le dispari), dalle 8 alle 18, con possibilità di circolare solo per moto e ciclomotori Euro 1-2. Gli Euro 0 sono invece fermi. Il divieto di circolazione per gli Euro 0, è esteso anche agli altri giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 11. L?avvio della campagna di limitazioni è previsto per il 28 novembre, e si protrarrà fino al 31 marzo. Le zone sottoposte a limitazione comprendono buona parte del centro abitato di Bolzano, più le città di Bressanone, Brunico e Merano.

I blocchi: Valle d'Aosta, Liguria, Emilia Romagna e Toscana

Valle D?Aosta
Ad Aosta è in vigore un piano di targhe alterne che non riguarda né moto né ciclomotori, per i quali è tuttora prevista la libera circolazione.

Liguria
Se i valori di inquinamento resteranno quelli attuali, dal 7 gennaio Genova sarà la prima città a fermare stabilmente tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19, moto e ciclomotori Euro 0. Al momento il divieto, partito il 17 ottobre, riguarda solo le auto pre Euro, e la zona interessata è la cosiddetta ?area benzene?, che comprende tutto il centro e si estende sia a levante che a ponente, interessando anche le due valli.

Emilia Romagna
Già da qualche anno, l?Emilia Romagna nei mesi invernali propone la campagna ?Liberiamolaria?, che prevede blocchi programmati della circolazione nei comuni con più di 50.000 abitanti. Le modalità sono leggermente diverse da comune a comune, per cui, vi raccomandiamo di dare un?occhiata al sito liberiamolaria.it ed ai suoi rimandi ai siti cittadini, per i dettagli.
In linea di massima, comunque, i blocchi vanno dal lunedì al venerdì, nelle due fasce dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30.
Nel nostro caso, i veicoli fermati sono i 2T Euro 0 e in alcune città, a partire dal 7/1, oltre a un orario prolungato dalle 8.30 alle 18.30, verranno fermati anche i 2T non Euro 2.
In caso di allarme, alcune città hanno previsto il blocco anche delle moto Euro 0 o il blocco totale della circolazione, al giovedì. Tutte le limitazioni dovrebbero essere sospese in caso di neve. La lista delle città interessate comprende Piacenza, Parma, Reggio Emilia (comprese Scandiano e Casalgrande), Modena (compreso Scandiano), Carpi, Bologna (compresi Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castel S. Pietro Terme, Castenaso e Granarolo), Imola, Ferrara, Ravenna, Faenza, Forlì, Cesena e Rimini. La campagna, partita il 20 ottobre e si chiuderà il 31 marzo prossimo.
Polemiche sta suscitando la decisione della Giunta comunale di Bologna, di aprire i varchi del centro della città tutti i pomeriggi del sabato (dal 12 novembre), e tutti i giorni, dall?11 al 24 dicembre.

Toscana
A Firenze e nei comuni dell?area omogenea (Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa), sono ancora in vigore le limitazioni partite nel gennaio scorso, che prevedono lo stop dei ciclomotori Euro 0 per tre giorni alla settimana (martedì, mercoledì e giovedì), dalle 8 alle 19.
In compenso, nel capoluogo toscano sono ancora in vigore i contributi per l?acquisto di ciclomotori o di scooter fino a 250cc, con motore rigorosamente 4T e conformi alla Euro 2: 200 euro che possono chiedere tutti i cittadini residenti, a patto di avere un due ruote Euro 0 da rottamare.

I blocchi: Lazio, Abruzzo, Marche e Campania

Lazio
A parte una domenica a piedi (9/11), a Roma per ora non sono previsti blocchi della circolazione particolari, e anche i motorini Euro 0 sono liberi di circolare in tutta la città (eccezion fatta per la centralissima zona del Tridente).
Il blocco vero partirà solo il 1° gennaio del 2007, ma, nel frattempo, potrebbero esserci giornate di particolare allarme smog, per cui gli Euro 0 potrebbero essere tenuti fuori dalla ZTL o dall?anello ferroviario. Occhio ai pannelli luminosi posti all?ingresso della città, sulle vie consolari.
Da segnalare che nelle province di Roma e Frosinone, sono in vigore incentivi anche solo per la rottamazione (50 euro) o per l?acquisto di un nuovo veicolo (si veda il nostro precedente articolo)

Abruzzo
Dal 2 ottobre al 30 aprile, la campagna ?Lasciamo respirare Pescara? prevede 24 domeniche ecologiche e 19 giovedì a targhe alterne.
L?iniziativa coinvolge tutti i veicoli, indipendentemente dall?omologazione Euro 0, 1 o 2, e prevede il blocco della circolazione dalle 12 alle 19 della domenica, e la circolazione a targhe alterne nei giovedì dalle 9 alle 12.15 e dalle 14.45 alle 18. Ovviamente possono circolare i mezzi con targa pari nei giorni pari e dispari nei giorni dispari.

Marche
Ad Ancona, dal 7 novembre, è in vigore il blocco dei ciclomotori Euro 0 (definiti ?non omologati? nell?ordinanza?) tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 17.
Previste anche domeniche ecologiche, una al mese, con blocco della circolazione dalle 8 alle 20, in 14 comuni.

Campania
Divieto di circolazione in tutto il territorio comunale di Napoli, fino al 31/12, nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 8.30 alle 18.30. I valori di inquinanti registrati dalle centraline hanno poi fatto si che ai tre consueti giorni di blocco, siano stati aggiunti anche il martedì e il giovedì, perlomeno fino al 30 novembre.
Il divieto riguarda anche i ciclomotori Euro 0.
In Piazza Sannazzaro, fino all?11 novembre, dalle 9.30 alle 17.30, c?è una postazione per il controllo gratuito dei gas di scarico, un?iniziativa che l?amministrazione ritiene possa sensibilizzare i cittadini a una corretta manutenzione, per inquinare meno. Chi supera il controllo, riceve in regalo un porta CD in alluminio.

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