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Anteprima: Aprilia SXV e RXV

il 28/09/2005 in Attualità

Fuochi d?artificio per la casa di Noale che presenta al Mondial des Deux Roues le versioni stradali delle sue enduro e supermotard bicilindriche. Proposte nelle due cilindrate 450 e 550 cc, derivano direttamente dalle versioni da corsa che nella categoria

Anteprima: Aprilia SXV e RXV
(nella foto a lato: l'aggressivo impianto di scarico sottocodone)

Fuochi d?artificio per la casa di Noale che presenta al Mondial des Deux Roues le versioni stradali delle sue enduro e supermotard bicilindriche. Proposte nelle due cilindrate 450 e 550 cc, derivano direttamente dalle versioni da corsa che nella categoria S2 ha vinto il Mondiale alla sua prima apparizione
di Alessando D'Aiuto



Quando è stata presentata la versione da corsa sembrava fantascienza e in pochi avrebbero scommesso sulla possibilità di vedere davvero su strada quelle strane bicilindriche da enduro e da supermotard.

Sembravano più degli esercizi di stile, finalizzati tutt?al più alle competizioni. Quel motore così piccolo e ?raffinato?, con quello strano angolo così raccolto tra i cilindri, la cilindrata unitaria così ridotta, un regime di rotazione elevatissimo (si parla di 13.000 giri per la 450 SXV)? Insomma a prima vista tutto sembrava remare contro a queste due motociclette indubbiamente affascinanti: è ?facile? realizzare una moto da corsa in pochi esemplari, ma da qui a produrla in grande serie il passo è lungo.



A Noale evidentemente non sono dello stesso avviso, ed ecco che a Parigi saranno presentate ufficialmente le versioni stradali e regolarmente omologate. E questo vuole sicuramente essere un segnale forte di vitalità dopo le recenti traversie societarie e l?aquisizione da parte del Gruppo Piaggio. Un segnale forte che si colloca nel solco dell?innovazione, caratteristica che nel bene e nel male è ssempre stata propria del marchio veneto.
Sono tutte nuove infattile bicilindriche SXV (supermotard) ed RXV (fuoristrada) nelle due cilindrate di 450 cc e 550 cc, due declinazioni di quella modo da corsa che alla sua prima stagione si è portata a casa il titolo di Campionessa del Mondo nella categoria S2 di Supermotard. Con loro Aprilia apre un filone tutto nuovo che, sfruttando al massimo i regolamenti, ridefinisce molti parametri tecnici delle varie categorie fuoristrada. Si tratta dunque di due vere e proprie moto da competizione con targa e fanali (e omologazione Euro 2) che promettono prestazioni al top per la categoria e che saranno presto disponibili presso i concessionari.

Come sono fatte



Sono molte le novità che queste due moto portano al debutto ricalcando fedelmente le moto da corsa portate alla vittoria, nella supermotard, da Jerome Giraudo.
La loro peculiarità principale è quella di essere le prime moto di serie della categoria a utilizzare un motore bicilindrico, ulteriormente impreziosito dall'impiego di materiali nobili quali alluminio silicio, magnesio e titanio. L?angolo compreso tra i cilindri di questa unità a carter secco è di 77 gradi: tale architettura ha come scopo non solo l?ottenimento delle massime prestazioni, ma anche una dinamica delle vibrazioni particolarmente favorevole che ha consentito di rinunciare al contralbero di bilanciamento. I cilindri sono integrati nel carter con canne umide sostituibili e inoltre, l?architettura del motore ha consentito una disposizione razionale degli organi ausiliari compattandolo al massimo.

La gestione elettronica del motore è stata sviluppata internamente dal Reparto Corse Aprilia, con l?iniezione forte di corpi farfallati da 38 mm (40 mm per la 550) che è gestita da una centralina programmabile. Infine una curiosità: sul motore della SXV, l?albero secondario è più lungo per consentire il montaggio più esterno del pignone. Di conseguenza è possibile montare pneumatici racing senza che la catena entri in contatto con nulla. Anche la ciclistica si presenta compatta ed efficace, con un telaio a traliccio di tubi in acciaio fissato per interferenza a piastre laterali in alluminio stampato ed uno splendido forcellone posteriore in alluminio a sezione variabile servito da un ammortizzatore a struttura ?piggy back? dotato di doppia regolazione idraulica delle alte/basse velocità.



La forcella anteriore è steli rovesciati e si differenzia nelle due versioni per le dimensioni degli steli, 45 mm per la RXV, 48 mm per la SXV Non è solo la tecnica il piatto forte: anche il design porta alcune novità segnatamente nella parte posteriore dove compare in anteprima per la categoria un cattivissimo impianto di scarico sottocodone a doppia uscita. L?estetica di queste due versioni è comunque tutta improntata alla massima aggressività e non si discosta eccessivamente dal prototipo presentato la scorsa stagione. Gli stilemi e le linee guida di questo progetto rimangono ovviamente allineati ai canoni della categoria estremizzandoli però quasi con ?violenza?. Il telaio a traliccio, il codino rastrematissimo, il parafango anteriore piccolo ed appuntito e soprattutto lo splendido forcellone posteriore in alluminio a sezione variabile donano alle SXV/RXV un aspetto hi-tech e lasciano trasparire una marcata senzazione di leggerezza. Non sono ancora stati comunicati i prezzi di questi nuovi modelli, ma li sapremo presto perché la loro commercializzazione è prevista per la metà del mese di Novembre.

Anteprima: Aprilia SXV e RXV
(nella foto a lato: l'aggressivo impianto di scarico sottocodone)

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