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Quali speranze per le confische?

il 05/09/2005 in Attualità

La FMI dice che la legge 168 è inaccettabile, ma ormai il Parlamento l?ha approvata. È una norma sciagurata, ma non per questo non potremo più aggiustarci la visiera, come qualcuno dice. Per ora c?è la possibilità del ricorso, in futuro speriamo nella Cor

La FMI dice che la legge 168 è inaccettabile, ma ormai il Parlamento l?ha approvata. È una norma sciagurata, ma non per questo non potremo più aggiustarci la visiera, come qualcuno dice. Per ora c?è la possibilità del ricorso, in futuro speriamo nella Corte Costituzionale
di Riccardo Matesic

Con un comunicato stampa che porta la data del 2 settembre, la Federazione Motociclistica Italiana ha preso posizione sulla famigerata legge 168/05, quella che prescrive la confisca del motoveicolo o del ciclomotore (non della macchina o del camion) per determinate infrazioni.
Nel documento l?FMI ribadisce tutto il suo stupore per una legge giudicata ?di severità assolutamente sorprendente e sostanzialmente inaccettabile?, una legge ? continua la Federmoto- ?che introduce una fortissima differenza di reazione da parte dello Stato tra chi compie contravvenzioni su due e quattro ruote?.
Il comunicato si chiude con la stigmatizzazione della mancanza di informazione data ai cittadini sull?entrata in vigore di una norma così penalizzante, e dice che la FMI farà il possibile secondo i tempi e i metodi che riterrà più opportuni. Il problema è che al momento in cui una legge è approvata, c?è ben poco da fare. L?unica sarebbe che il Parlamento ci rimettesse mano, ma ormai siamo a fine legislatura, e i giorni sono contati. Insomma, se va bene dovremo attendere le elezioni della prossima primavera. Quello che bisogna fare da subito, però, è un grosso lavoro di lobbying, perché chi sarà eletto nel 2006 si impegni già da ora a cambiare una legge così fortemente iniqua.
Un?altra speranza che abbiamo è che qualche giudice sollevi eccezione di costituzionalità per la disparità di trattamento che la legge introduce fra conducenti e proprietari di veicoli di tipologia differente. Già, il fatto che le medesime infrazioni (trasporto di un passeggero in soprannumero, ad esempio) comportino sanzioni smisuratamente differenti se commesse con un?auto o una moto, potrebbe essere ragione per dichiarare l?incostituzionalità della legge. Anche qui, però, i tempi della Corte Costituzionale non sarebbero brevissimi.

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