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Valli Revival 2005: il tassello nella leggenda

il 27/06/2005 in Attualità

A Oltre il Colle (Bg) la rievocazione della gara di regolarità più famosa del mondo. Harald Sturm il più veloce con la Mz 250 del 1978

Valli Revival 2005: il tassello nella leggenda
Maico 250 Gs 'testa quadra' 1969

di Emanuele Vertemati

Alle 10 del 4 luglio 1948, dal Caffè Savoia allora sede del Moto Club Bergamo, prendeva avvio la prima edizione della Valli Bergamasche, per concludersi dopo 257 chilometri a Ponte Nossa, dopo aver percorso la Val Taleggio e il Passo del Vivione E' l'inizio di un mito nella storia della regolarità, antesignana dell'enduro moderno.


Nel 1959 la Valli diventava prova aperta agli stranieri, sperimentando, per incarico della F.M.I. le prove speciali di accelerazione e frenata. La Valli nel 1969 ha abbandonato la sua veste di prova di Campionato Italiano a classifica generale individuale, per assumere quella assai più impegnativa ed importante di prova di Campionato Europeo, con una classifica per classi. Una storia lunga quasi 50 anni, a dimostrazione della caparbietà e della testardaggine dei bergamaschi e di una passione infinita per il tassello e la mulattiera.
Passione e valori sportivi che hanno portato i vari Masserini, Dall'Ara, Tura, Gritti, Brissoni a segnare un'epoca nella memoria collettiva della specialità. Ma domenica scorsa, 26 giugno, per il grande Gritti, è stata la giornata più “nera” di una carriera folgorante: per un’incomprensione sulla tabella dei tempi è entrato in un controllo con 2 minuti di ritardo. Risultato, ultimo di classe.


Ieri, a Oltre il Colle, è andata in scena l'undicesima edizione della "Valli Revival", gara commemorativa iniziata nel 1986 a Serina con la vittoria di Gino Perego, 51 anni oggi: quello specialista delle piccole cilindrate, che a due anni di distanza dall'ultima edizione, il 2003, ha calcato ancora la scena con la moto più rappresentativa della sua carriera, il Sachs 50.
Nel palmares di Perego, oggi concessionario Yamaha a Bergamo, oltre a cinque titoli italiani, due europei nel '78 con il Sachs e nel 1980 con l'Aim motorizzata Minarelli. "Ma ho vinto anche tre Sei Giorni, sempre col 50: nel 1975 con il Puch all'Isola di Man, nel '77 con la Dkw Hercules e nel '79 in Germania. Oggi (ieri,ndr) ho preso la moto dal parco chiuso, dopo due anni di fermo, e via, come ai vecchi tempi. Domani la rimetto via".
Quello che non lascia è la bici da corsa, la passione di oggi. "Professionalmente parlando - racconta Perego - ho smesso nel 1981, dopo la Sei Giorni all'isola d' Elba corsa con la Puch 80 ad acqua. Poi basta. Due o tre anni di allenamenti di cross col 125. E' durata dieci anni, dal 1971 al 1981, con tante soddisfazioni. Dalla prima moto, un Gerosa col Minarelli, seguita da un' Hercules 50 con la forcella Earles. Qui è cominciata la storia della vita, sempre col 50, per via del mio fisico leggero. Nel '72 grazie a Enrico Boschi e all'ingegner Martini sono diventato seconda guida di Fausto Oldrati con la Gilera. Con Fausto, l'anno prima, ci occupavamo di prototipi, prima col 5 e poi col 6 marce, studiano diverse evoluzioni telaistiche".
Ha corso con Swm, Puch, Dkw, Hercules, Sachs, per finire con l'Aim. “Quella di oggi è una moto che ha fatto le ultime gare del 1978. L'ho tirata fuori per l’occasione ed è andata bene. Almeno oggi il cambio non si è rotto, ma allora mi faceva tribolare”.


Ideata ed organizzata dalla scuderia Fulvio Norelli del Moto Club Bergamo, la Valli Revival allinea solo piloti over 40, con almeno una partecipazione a gare internazionali nel proprio curriculum, in sella a mezzi prodotti entro il 1975 (il '78 per la classe open). Tra i premiati in gara il più anziano è Egildo Fusi, 73 anni ad agosto.
L'altro personaggio del giorno è stato Harald Sturm, vulcanico pilota simbolo della Mz e di un passato che non faceva dormire sonni tranquilli agli italiani soprattutto nella 250 ma anche nella 500, dove gli avversari erano Heino Buse (Maico) e Guglielmo Andreini (Swm). Insieme a Sturm (che ha vinto l’assoluta), domenica alla conca dell'Alben, i nomi più famosi scolpiti nella memoria della regolarità orobica: il leggendario Gritti col Puch 175, un Brissoni inedito con il Ktm 360 (marca con la quale non ha mai corso all'epoca), Rottigni fedele alla Swm, Giuseppe e Angelo Signorelli, “Cisco” Gavazzi e Paolo Magri con le Gilera, Pietro Caccia con l'Ancillotti.
Nel 2003 l'eccezionale partecipazione di un emozionato Giacomo Agostini (che non ha concluso la prova), insieme a due simboli della Zundapp come Witthoft e Brinkmann. Nel ‘99 a Rogno corse anche Scheneiderwind, campione europeo con la Simson 75, e nel ‘97 a Selvino Stodulka, nome legato indissolubilmente alla Jawa (campione europeo nella 250 nel 76). Perchè anche la Valli revival, con questi nomi, è ormai leggenda nella leggenda.


Nell'ambito della "Valli Revival" 2005, è stata organizzata l' esposizione delle moto che hanno fatto la storia della gara dal 1952 al 1970. Esemplari molto rari, prodotti in pochissime unità , dal passato glorioso. La più anziana è anche la "più bergamasca", la Rumi Regolarità primo tipo prodotta nel 1952. La Simson 50 viene considerata la prima motocicletta di 50 cc. al mondo prodotta per gare di regolarità; proviene dalla ex- Germania Est ed appartiene oggi ad un collezionista italiano.
La Matcheless , tipico fuoristrada di scuola inglese, è l'unico esemplare immatricolato e rimasto in Italia. La Mival 125 è famosa per essersi classificata ai primi 3 posti assoluti nell'edizione 1956 della "Valli Bergamasche" e per essersi ripetuta nell'edizione dell'anno successivo, con Franco Dall'Ara, al primo posto assoluto. La MZ, anch'essa prodotta nella ex Germania Est, è del 1967; lo stesso modello col quale, nel 1966, tagliando il traguardo insieme, nella vecchia pista di cross di Scano al Brembo (BG) , i tedeschi Salewsky e Uhlig finirono primi assoluti ex aequo nella Valli Bergamasche.
Nel 1967, vinse nuovamente Uhlig con MZ 250. Fra le altre, tutte rigorosamente restaurate e ricondizionate, la più "giovane" è la Gilera Regolarità Competizione 100 2 tempi, disco rotante, prototipo prodotto dalla casa di Arcore nel 1970 e portato in gara da Fausto Vergani.
Pochi, ma selezionati esemplari che, insieme a nomi come Masserini, Moscheni, Saini, i fratelli Dall'Ara, Consonni, Dossena e altri hanno contribuito a fare delle "Valli Bergamasche" una leggenda.

Matcheless GS 80 CS Anno 1954 4 tempi
Motocicletta di tipica scuola Inglese, 4 tempi. Unico esemplare importato ed immatricolato in Italia. La "scuola inglese" fu famosa in quegli anni, con case quali BSA, Triumph, Matcheless, AJS, Greeves per essere stata la prima a mettere in produzione modelli da fuoristrada specifici per tutte le specialità, cross, regolarità e trial.

Mival 125 Regolarità Anno 1957 2 tempi
Progettata e prodotta dalla casa bresciana, specificatamente per la partecipazione ufficiale della casa con una propria squadra . Famose le partecipazioni sia alle Valli sia alle "Sei giorni" con Luciano e Franco Dall'Ara e famose le vittorie assolute alle Valli del 1956 e 1957. Fra le curiosità tecniche, il doppio serbatoio, gli ammortizzatori regolabili a gas e, molto particolare, il rinforzo del telaio, fra culla inferiore e canotto di sterzo, tramite cavo di acciao e tirante.Mival va pure ricordata per avere prodotto, su licenza della tedesca Messerschmitt, lo scooter coperto a 3 ruote, denominato "Mivalino", che insieme alla "Isetta" ha rappresentato le prime micro vetture degli anni 50.

Gilera 175 Regolarità - Frizione a secco Anno 1958
E' il primo esemplare prodotto dalla casa di Arcore per la Regolarità. Portato in gara da piloti del calibro di Franco Dall'Ara, Daminelli, Carissoni, Masserini, Moscheni . Anche questa motocicletta è caratterizzata da soluzioni tecniche particolari (telaio e forcelle rinforzati, doppio serbatoio della benzina, mozzi a perni sfilabili, tubi per riparare il carter motore.



Simson 50 - pre serie Anno 1960
Prototipo Simson Rheinmetall del 1960, è molto probabile che sia il primo 50 cc al mondo specificamente realizzato per l'impiego in fuoristrada: telaio tubolare monotrave centrale con motore a due tempi montato a sbalzo; cilindro in parte in ghisa ed in parte in alluminio (tipica lavorazione MZ da pista), testa radiale in alluminio; serbatoio in alluminio con ginocchiere in gomma; scatola filtro protetta, in bakelite e plastica; cerchi in lega leggera con mozzi pressofusi in alluminio; ruote artigliate Riesa da 19 (2.50 ant. e 2.75 post.); ammortizzatori anteriori a bracci oscillanti con molle a sezione rettangolare; cambio a tre marce raddoppiate a sei grazie all'introduzione di un piccolo ma efficentissimo "riduttore" (anche questo un prototipo, il primo in senso assoluto, di forma diversa da quello poi utilizzato negli anni a venire). A partire dal 1962 venne istituita classe 50 nel Campionato europeo e solo dopo due anni di segretissimo lavoro e sviluppo vennero prodotte le prime Simson 50GS che presero parte alle più importanti competizioni internazionali dando vita a quella leggenda che conosciamo.

Gilera Giubileo 98 Regolarità Anno 1962
Derivato dalla serie stradale Giubileo, più leggero e maneggevole rispetto all'ormai vecchio 175, è un modello prodotto in pochissimi esemplari nelle cilindrate 98 e 124 e mai messo in vendita. Mitica la vittoria assoluta di Tullio Masserini nell'edizione della Valli del 1959. Famose le Vittorie delle Valli nel 1961 e nel 1962. Famosi i Saini, Tosi, Gorini, Vergani. Storiche le foto di Masserini all'arrivo alle Torcole o al guado del torrente Guisa.

Moto Guzzi Lodola 235 Regolarità Anno 1962
Prodotto dalla casa di Mandello inizialmente nella versione di 175 cc.di cilindrata, in una piccolissima serie di circa 80 esemplari complessivamente, nelle versioni 235 4 marce e 250 5 marce. Alcuni esemplari vennero proposti in colore "Blu corazzieri" e forniti alla Squadra Sportiva dell'Esercito.Al modello Lodola Regolarità, seguì il più leggero e maneggevole Stornello Regolarità, prodotto anch'esso in piccolissima serie, fra il 1962 ed il 1968. Stornello Regolarità fu il concorrente diretto delle Gilera.Fra i più famosi piloti Guzzi ricordiamo: i fratelli Saini, Dall'Ara, Daminelli, Tagli.

Gilera Giubileo 124 Regolarità - 6 Giorni Anno1963
Fratello maggiore del 98, portato alle Valli del 1961 da Moscheni e Panarari e nel 1962 da Francesco Foresti e da Dossena. Dotato di maggiore potenza, fu seguito dai successivi modelli Regolarità casa 125 5 marce con forcelle Ceriani nel 1966 e Regolarità Competizione 125 e 175 nel 1968.

Moto Morini Regolarità 125 4 marce Anno 1966
Dopo un primo esperimento nel 1962, questo modello rappresenta, di fatto, l'ingresso della Morini nel settore della regolarità. Derivato dal modello Corsaro stradale, è denominato "Griglione" per la particolare e pesante griglia metallica a riparare il vetro del fanale anteriore. Altra soluzione particolare il serbatoio dell'olio catena ricavato nel serbatoio benzina che ha, quindi, 2 tappi.

MZ 250 Anno 1967
Nella Germania dell'Est la Simson si occupava delle piccole cilindrate, in particolare 50 e 75 , mentre la MZ si specializzò nelle cilindrate superiori: 125, 175, 250, 350, oltre. Rilevante l'impegno della casa nella produzione di modelli per la regolarità e nello sviluppo dei motori 2 tempi. L'esemplare esposto ha motore monocilindrico in alluminio in grado di erogare 26 cavalli. E’ una delle sei moto utilizzate dalla squadra ufficiale MZ durante l'intera stagione 1967. Alla Valli Bergamasche risultò primo assoluto Peter Uhlig e terzo assoluto Werner Salevski. Alla Sei Giorni che si corse in Polonia riconquistarono il Trofeo per la sesta volta (la 5°consecutiva).

Morini Regolarità 125 4 marce Anno 1967
Con piloti come Gritti, Dossena, Signorelli Sandro Dall'Ara ha preso parte alle principali gare nazionali ed internazionali. Era penalizzato dalla forcella di derivazione stradale e dal cambio a 4 marce: Gilera, MV, Laverda disponevano già delle forcelle Ceriani e di cambi a 5 marce. E' stato per anni il concorrente diretto dei Gilera Regolarità Casa, prima, e dei Regolarità Competizione, poi.

Jawa 250 "telaio banana" Anno 1969
La casa cecoslovacca si era già impegnata moltissimo, con specifici modelli sia nel cross, sia nella regolarità a partire dal 1960. L'esemplare esposto, detto "Banana" per via del curioso telaio con motore sospeso, è del 1969. Con lo stesso tipo di telaio, l'azienda allestì anche versioni per il Cross e, dotate di carenature, per la velocità. Caratteristiche di tutte le motociclette della casa erano sia l'utilizzo di materiali più leggeri e pregiati (alluminio, leghe) e soluzioni tecniche all'avanguardia quali i cambi che potevano essere smontati e modificati nella rapportatura, senza dovere smontare completamente il motore. Numerosissime le vittorie ottenute dalla casa in tutte le principali gare internazionali, in particolare nelle cilindrate superiori: 175, 250, 350, oltre. In Italia ne vennero importati pochissimi esemplari.

Maico 250 GS Anno 1969
L'azienda tedesca, fin dai primi anni ’60, si è impegnata con modelli specifici cross e regolarità. La filosofia costruttiva Maico prevedeva, infatti, che tutte le principali componenti, come telaio, motore, forcelle, mozzi ruota, fossero rigorosamente prodotte in casa e non da aziende esterne. Modelli simili a quello esposto, caratterizzato dalla famosa "Testa quadra" vennero prodotti negli anni precedenti con la altrettanto famosa "Testa panoramica" , nelle classi 250 e 360. In quegli anni, grazie a tali cilindrate, ne vennero esportate alcune piccole serie negli Stati Uniti per essere utilizzate nelle gare su sabbia.

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