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Assicurazioni: finalmente virtuosi?
Sembrerebbe di sì: i sinistri sono scesi molto e gli utili delle compagnie derivanti dal ramo danni sono in costante aumento. Al punto che forse si può iniziare a parlare di riduzione dei premi
La percentuale di sinistri del settore RC Auto (e moto) italiano è ormai in linea con quella degli altri paesi europei. È questa una delle ragioni per cui la corsa delle tariffe assicurative ha rallentato nell’ultimo anno, secondo il presidente dell’ISVAP, Giancarlo Giannini. Di più: per l’ISVAP oggi è improponibile che le compagnie aumentino ulteriormente i premi.
È quanto si evince leggendo la Relazione annuale dell’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni, presentata a Roma. E basta leggere il conto economico, per scoprire che la gestione RC Auto nel 2004 ha garantito un utile di 1241 milioni di euro, contro gli 840 che già ci avevano fatto gridare allo scandalo nel 2003. Le compagnie sono imprese commerciali, che lavorano per produrre utili, d’accordo, ma a questo punto sembrano esserci le condizioni per una riduzione delle tariffe. O no?
“Non basta liberalizzare per far scendere i premi –ha detto Giannini-. Quello che deve cambiare sono le condizioni economiche che contribuiscono a farli lievitare. In particolare abbiamo ancora una percentuale di danni fisici del tutto fuori media europea. Ma bisogna intervenire anche su quelle compagnie che hanno mediocri uffici di liquidazione, perché pagare male significa far crescere i premi”.
“La vera novità che aspettiamo, però, è l’indennizzo diretto – quella norma secondo cui ci si potrà rivolgere sempre alla propria compagnia in caso di incidente per farsi riparare direttamente il veicolo, ndr-, che sicuramente sarà motivo di riduzione delle tariffe. Prima però bisognerà chiarire come gestire i casi di concorso di colpa”.
“Lasciatemi dire, infine, che nel mercato attuale, finalmente sano e in attivo, si sta sviluppando concorrenza; tanto che sui quattro profili tariffari monitorati, la differenza fra la polizza più costosa e quella più conveniente si aggira sul 20%”.
Qui però si innesta un’annotazione sulla nostra pigrizia: tutti sanno ormai che le polizze telefoniche e via Internet sono le più convenienti, eppure nel ramo RC Auto il 92,7% dei contratti è fatto ancora dal classico vecchio agente.