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Manutenzione strade: cala la spesa

il 08/03/2005 in Attualità

Le reti urbane italiane sono fra le più pericolose d?Europa, ma la spesa delle amministrazioni per la manutenzione è in calo, come ci dice una recente ricerca

Le reti urbane italiane sono fra le più pericolose d?Europa, ma la spesa delle amministrazioni per la manutenzione è in calo, come ci dice una recente ricerca
di Riccardo Matesic

Il 12% degli incidenti sarebbe da attribuirsi alle cattive condizioni della strada. È il dato di un sondaggio nazionale diffuso recentemente nel convegno sulle ?strade maltenute?, organizzato recentemente dalla Fondazione Luigi Guccione e dalla Associazione Italiana per l?Ingegneria del Traffico e dei Trasporti (AIIT). Del resto, quando qualche mese fa abbiamo parlato del MAIDS , lo studio internazionale sugli incidenti dei motociclisti finanziato dalla Commissione Europea, e avevamo sottolineato come, mentre in Europa le strade teatro degli incidenti erano giudicate in cattive condizioni nel 15,9% dei casi, da noi tale percentuale saliva al 41%!
Se consideriamo che il 70% degli incidenti avviene in città, ci aspetteremmo allora un maggiore impegno proprio nella manutenzione delle reti viarie urbane. Tutt?altro. Proprio al convegno della Fondazione Gruccione è emerso infatti che nel 2003, i comuni italiani hanno speso in media il 15% in meno del 2002 su questo capitolo, con poche eccezioni di amministrazioni virtuose. E? ancora più negativa la testimonianza di Arcangelo Morella, di Genova, il coordinatore degli assessori alla mobilità urbana in seno all?ANCI, il quale ha sottolineato nelle sue conclusioni come la spesa dei comuni per la sicurezza stradale sia diminuita perché negli ultimi anni le leggi finanziarie dello Stato non hanno previsto neanche un euro per questa voce.
Insomma, si fa un gran parlare di sicurezza, ma poi sembra che nessuno faccia nulla per cambiare lo stato delle cose.

Dati e anomalie dell?inchiesta

Raccogliere i dati della ricerca non è stato facile: molti comuni hanno tardato a rispondere, con Palermo che addirittura non ha risposto. C?è poi un problema burocrazia, che sicuramente rende la macchina ancora più lenta e scoordinata: gli uffici che si occupano di sicurezza stradale di solito fanno riferimento agli assessorati al Traffico, chi fa manutenzione stradale fa riferimento agli assessorati ai Lavori Pubblici, e i dati sui finanziamenti previsti sono in mano agli assessorati al Bilancio. Il risultato di questa strana piramide, è che chi si occupa di migliorare le condizioni di sicurezza delle strade, non sa dove, come e quanto si spende per la manutenzione delle stesse.
Per quanto concerne la classifica delle spese sostenute dalle città, Bologna è la più impegnata: nel 2003 ha speso 47 euro per ogni abitante, con un andamento sempre crescente, dal 2001 al 2003. Segue Trieste, con il secondo valore di spesa pro-capite, 32 euro.
Discorso a parte per Roma, la cui posizione in classifica è falsata dalla grande entità numerica della popolazione (oltre 2,5 milioni) e dall?estensione della rete stradale (5120 Km). Si piazza allora al terzo posto, con 14 euro per abitante, anche se impegna le cifre più consistenti.

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