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Il Veneto protegge i motociclisti

il 15/02/2005 in Attualità

Con un nuovo articolo legato alla finanziaria regionale, il Consiglio si impegna a garantire ai possessori delle due ruote sicurezza e percorribilità delle strade urbane ed extraurbane

Con un nuovo articolo legato alla finanziaria regionale, il Consiglio si impegna a garantire ai possessori delle due ruote sicurezza e percorribilità delle strade urbane ed extraurbane
di Riccardo Matesic

La Regione Veneto fa un passo avanti in direzione della sicurezza dei motociclisti riconoscendone lo status di utenti deboli della strada.
Per ora è solo una formalità, alla quale speriamo facciano seguito le azioni concrete già anticipate, però non si tratta di una novità da poco, perché con l?approvazione dell?art. 6 del Collegato alla Finanziaria regionale, la Regione è chiamata ora a garantire a motociclisti e ciclomotoristi ?la percorribilità in condizioni di sicurezza di tutte le reti stradali urbane ed extraurbane mediante l?adeguamento delle infrastrutture e l?ammodernamento delle dotazioni di sicurezza?.
Il merito di questa svolta è in primo luogo di Paolo Scaravelli, appassionato motociclista e consigliere regionale, ma anche di Marco Guidarini e Davide Barin, presidente e vicepresidente dell?AMI (Associazione Motociclisti Incolumi), che molto hanno lavorato per raggiungere questo risultato. E proprio l?AMI, invitata in qualità di relatore alla conferenza stampa di annuncio della novità legislativa, ha già esposto all?assessore alla mobilità, Renato Chisso, una serie di proposte in direzione della sicurezza dei motociclisti.
Restiamo in fiduciosa attesa di novità e ci auguriamo che l?esempio della Regione Veneto sia presto seguito anche da altre regioni e, magari, anche dal Governo o dal Parlamento.

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Il comunicato stampa della Regione

Sicurezza motociclisti: Scaravelli (AN), Veneto regione pilota
Venezia 11 feb. 2005
- ?Il Veneto non è più all?anno zero in materia di sicurezza stradale per motociclisti e scooteristi, ma diventa regione pilota in Italia e in Europa per interventi di prevenzione dei rischi e degli incidenti per i conducenti delle due ruote?. Così Paolo Scaravelli, capogruppo di Alleanza nazionale nel Consiglio veneto, commenta con soddisfazione l?approvazione dell?articolo 6 al collegato alla finanziaria in materia di urbanistica, viabilità e mobilità, che ha modificato la legge regionale 39 del 1991 a vantaggio dei conducenti di ciclomotori e motocicli, favorendo ?la percorribilità in condizioni di sicurezza di tutte le reti stradali urbane ed extraurbane mediante l?adeguamento delle infrastrutture e l?ammodernamento delle dotazioni disicurezza?. Il nuovo articolo di legge rappresenta ?un piccolo grande traguardo? per il popolo dei centauri e degli scooteristi -spiega Scaravelli, che sei mesi fa aveva presentato una proposta di legge in tal senso sottoscritta da tutti i gruppi di maggioranza- raggiunto anche grazie alla campagna di sensibilizzazione e di proposta avviata dall?Associazione motociclisti incolumi, presieduta da Marco Guidarini e da Davide Barin, che riunisce medici, ingegneri, professionisti e appassionati delle due ruote impegnati a formulare proposte concrete per garantire la sicurezza e l?incolumità dei motociclisti nella ?giungla d?asfalto? delle strade urbane ed extraurbane. Ogni giorno, infatti, secondo i dati Istat, in Italia si registrano 617 incidenti stradali, dei quali una ventina quelli mortali. Gli incidenti stradali, su due o quattro ruote, rappresentano la prima causa di morte per la popolazione tra i 14 e i 40 anni. ?Grazie a questa nuova legge, approvata martedì dal Consiglio veneto -aggiunge Scaravelli- ora la direzione regionale mobilità, Veneto Strade, le Province e i Comuni della nostra regione sono impegnati a individuare i ?punti neri? della rete viaria di propria competenza e a seguire alcune precise linee guida nella progettazione di strade, arredi urbani e interventi di manutenzione, in modo da eliminare inutili ostacoli fissi, spartitraffico a spigolo vivo, rotonde con cordoli sopraelevati, pericolosi lampioni ai bordi della sede stradale, sostituibili con manufatti in plastica o con protezioni, cordoli soffici, guard-rail con bande ammortizzanti?. Sarà compito ora della Giunta regionale emanare, a breve, precise direttive agli enti di progettazione stradale, realizzare un manuale di comportamento di guida per motociclisti, da diffondere nelle scuole e nei comuni, e promuovere nelle scuole medie inferiori e superiori corsi di educazione stradale e guida sicura.

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