Quotazioni moto&scooter

Cerca

Seguici con

ADV
Attualità

Stand: MZ, Sym, Sachs, Bimota, Beta

il 15/09/2004 in Attualità

Non solo i grandi colossi erano presenti alla kermesse bavarese ma anche altri marchi, spesso 'minori' nelle dimensioni ma non nell'inventiva

Stand: MZ, Sym, Sachs, Bimota, Beta
La nuova Beta enduro 4 T

Non solo i grandi colossi erano presenti alla kermesse bavarese ma anche altri marchi, spesso "minori" nelle dimensioni ma non nell'inventiva

Nelle pagine seguenti le proposte di:

MZ: 1000SF
SYM: Voyager; Babieca
Sachs: Madass 500
Bimota: DB5
Beta: R (250, 400, 450 e 525cc)

MZ 1000SF
(Novità assoluta)

Categoria: naked
Cilindrata: 998 cc
Cilindri: 2 paralleli
Alimentazione: iniezione elettronica
Potenza: 82 kW/111 CV
Peso: 210 kg
Prezzo: nd
Consegne: nd

Caratteristiche:
dalla mille sportiva già in produzione è stata derivata una versione ?svestita? dotata di un cupolino che si rifà alle linee della carenata ma in effetti è completamente nuovo. Invariato, invece, il resto del progetto: codone e serbatoio, telaio e sospensioni, motore e componentistica sono comuni alla 1000S. La 1000 SF, dunque, è equipaggiata con il bicilindrico parallelo di progettazione e produzione interna: sulla S accreditato di 86 kW (117 CV), per la versione nuda è stato leggermente depotenziato a 82 kW. Invariato invece il peso dichiarato, fermo a 210 kg, mentre la coppia guadagna qualcosa in valore massimo.

La prima impressione: la SF appare esteticamente piacevole, con linee tese ma non troppo spigolose e un certo equilibrio di volumi che la rendono sicuramente aggressiva ma non estrema. Di certo non può passare inosservata la somiglianza di nome, colorazione e tipologia di motore con ciò che fa parte della storia di marchio italianissimo come Laverda. Che qualcuno stia approfittando del letargo nostrano?
Comunque, non è stato ancora definito se verrà importata in Italia.

Sym


La casa taiwanese guarda al mercato europeo con interesse, e si prepara a uno ?sbarco? in grande stile con un prodotto pensato appositamente per il vecchio continente.
Il Voyager, disponibile nelle cilindrate 125 e 250, è uno scooter che entra nel solco tracciato dallo Yamaha Majesty e dal Suzuki Burgman: abitabile e confortevole, si propone come commuter cittadino in grado anche di gestire percorsi extraurbani con un occhio alle prestazioni.
Accanto a questo, un concept-model a cavallo tra moto e scooter: Babieca, questo il curioso nome del prototipo (in memoria di un cavallo spagnolo famoso per portamento e capacità atletiche), è dotato di un display integrato sul dorso del ?serbatoio? che permette un?interattività massima con i sistemi informativi oggi disponibili.


Sachs


Ritornata in utile dopo soli tre anni dall?acquisizione da parte dell?attuale proprietà, la Sachs si muove con nuove proposte, molte delle quali chiaramente studiate appositamente per aderire ai limiti imposti dalla legislazione tedesca.
Un fenomeno decisamente più internazionale è costituito dal Madass, il tubone di 50 cc che ha fatto parlare di sé per la sua estetica essenziale, trasgressiva e provocatoria.
Ora il salto: Sachs presenta a Intermot il Madass 500, che ricalca lo stesso concetto ma naturalmente con dimensionamenti adeguati della ciclistica. Il motore ovviamente è di mezzo litro e proviene dalla Royal Enfield, un progetto nato negli Anni ?40 e sviluppato fino alla chiusura della fabbrica inglese e al trasferimento di marchio e attrezzature in India, dove questo motore è tuttora in produzione.
Dati tecnici, disponibilità e prezzo non sono per ora noti.


Bimota DB5
(novità assoluta)

Categoria: Supersport
Cilindrata: 1000cc
Cilindri: 2, a L
Alimentazione: iniezione elettronica
Potenza: nd
Telaio: acciaio e alluminio
Peso: nd
Prezzo: nd
Consegne: nd

Caratteristiche: la rinascita della Bimota viene affidata a questa singolare sportiva dal design essenziale e aggressivo, il propulsore scelto per la motorizzazione della DB5 è il bicilindrico Ducati DS raffreddato ad aria da 1000cc che equipaggia la Multistrada. Il telaio è una struttura composta da traliccio di acciaio e piastre in alluminio dal pieno, cui è abbinato l?inedito forcellone a traliccio composito. Sospensioni Ohlins di prima scelta e design minimalista (curato da Sergio Robbiano) che mette in bella mostra l?affascinante meccanica, completano l?elenco delle qualità di questa attesa sportiva.

La prima impressione: il design essenziale la rende molto simile a una streetfighter dell?ultima generazione. I contenuti tecnologici di alto livello, la grande cura del dettaglio e l?attesa per il rilancio del marchio ne fanno una novità particolarmente interessante.

Beta R (250, 400, 450 e 525cc)
(novità assoluta)

Categoria: Enduro
Cilindrata: 250, 400, 450 e 525cc
Cilindri: 1
Alimentazione: carburatori
Potenza: nd
Telaio: acciaio
Peso: 117 kg
Prezzo: nd
Consegne: ottobre 2004

Caratteristiche:
l?azienda toscana debutta nel settore delle enduro quattro tempi con la R, un modello proposto da subito in quattro cilindrate diverse. Se i propulsori (nelle cilindrate di 250, 400, 450 e 525cc) sono forniti dall?austriaca KTM, la ciclistica è del tutto originale: il telaio è un monotrave a culla sdoppiata con montanti di sezione ovale, e il forcellone posteriore in alluminio è realizzato per fusione in un solo pezzo. Le Beta R vantano anche un reparto sospensioni e freni di ottimo livello.


componentistica professionale, una gamma completa di propulsori e un prezzo che dovrebbe essere competitivo sono i punti di forza con cui la Beta propone le sue monocilindriche allo stesso pubblico che acquisterebbe una KTM. Ma il fascino di un marchio italiano e una grande attenzione al dettaglio possono fare la differenza?


Per inserire un commento devi essere registrato ed effettuare il login.

ADV