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Le novità del 2004... e oltre

il 08/07/2003 in Attualità

In arrivo le nuove ammiraglie supersportive giapponesi, mentre la MV 1000 è già in pista. Dalla Suzuki finalmente l'anti-Transalp. Grande fermento anche nelle industrie italiane

In arrivo le nuove ammiraglie supersportive giapponesi, mentre la MV 1000 è già in pista. Dalla Suzuki finalmente l'anti-Transalp. Grande fermento anche nelle industrie italiane

di Alan Cathcart  e Luigi Rivola


La CBR 600 RR: una linea volutamente ispirata a quella della 5 cilindri MotoGP. Probabilmente anche la nuova CBR 900 RR seguirà questa tendenza

Il Salone di Milano si avvicina è comincia la danza delle previsioni sui nuovi modelli. Diciamo subito che le Case sono state molto abbottonate fino ad oggi, e che quindi si è riusciti a capire che cosa sia in cantiere, ma foto e caratteristiche delle novità sono ancora off-limits.
Partendo dalle Giapponesi, si sa che la Honda proporrà l'ultima versione della Fireblade, con motore sempre a quattro cilindri in linea trasversale portato a un litro "pieno" di cilindrata ed estetica ridisegnata in funzione di una sua più immediata identificazione con la RC211V, esattamente come è stato fatto lo scorso anno con la CBR 600RR. In tema di prestazioni è lecito aspettarsi un notevole balzo in avanti, considerando che la CBR 1000 dovrebbe essere l'arma del rientro della Honda nel mondiale SBK.
Sempre dalla Honda arrivano voci sul tanto chiacchierato rifacimento dell'Africa Twin, probabilmente il "buco" più grosso dello scorso anno, visto che era atteso già all'Intermot 2002.
Una delle meraviglie di Milano sarà sicuramente la nuova Yamaha R1, della quale nulla si sa, ma che non è difficile immaginare molto simile, sia nel motore, sia nella ciclistica che nell'estetica, alla M1 che corre nel mondiale MotoGP. Questo è un legame che le Case Giapponesi si sforzano di creare e consolidare, e che quindi diventerà una linea guida per tutta la gamma delle supersportive di media e grossa cilindrata, fra cui, naturalmente, quella che potrebbe essere un'altra delle novità di Milano, la Kawasaki ZX-10R, il cui debutto comunque è altamente incerto.
L'accordo tecnico/industriale fra la Kawasaki e la Suzuki, stipulato oltre un anno fa, dovrebbe dare origine ad una nuova serie di monocilindrici Kawasaki di 450 cc di diverso indirizzo: dal fuoristrada puro, all'entrofuoristrada, al supermotard. La tecnologia del motore sarebbe Suzuki, mentre la Kawasaki si impegnerebbe soprattutto sulla ciclistica, con l'obiettivo di realizzare la monocilindrica di mezzo litro più leggera nel panorama della produzione motociclistica mondiale.
La Suzuki potrebbe presentare la nuova versione della GSX-R 600: basterebbe una rivisitazione stilistica, visto che la moto, pur la più datata fra le concorrenti, è ancora estremamente competitiva, come dimostrano Chambon e Fujiwara nel corrente Mondiale Supersport. La novità più importante della Casa di Hamamatsu è però un'altra: la V-Strom 650, già ventilata lo scorso anno, ma promessa finalmente per il 2004. Ha tutte le premesse per diventare un best-seller e un serio grattacapo per l'inossidabile Honda Transalp.

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Le italiane


Le Case italiane stanno giocando d'anticipo. Coerenti all'usanza attuale che vuole che le principali novità, quelle pronte per uscire subito dalla catena di montaggio, siano presentate prima dell'apertura del Salone, l'Aprilia sta per svelare fattezze e prestazioni della nuova RSV Mille, un modello importante per l'azienda di Noale, anche perché sarà la base, come già è successo con la versione precedente, per tutta una serie di edizioni speciali e specialissime.
Molta carne è al fuoco a Noale; ogni anno si sussurra di una sportiva di media cilindrata, che i concessionari bramano inutilmente da tempo, ma neanche nel 2004 potranno esultare. Certamente ci saranno novità e rivisitazioni fra gli scooter, ma non colpi di scena, anche se c'è chi giura che a Noale stiano lavorando seriamente su una moto automatica con motore Gilera 850 bicilindrico e si sa per certo che il rinnovato interesse per il fuoristrada sta dando origine a una gamma di moto polovalenti che, progettate da Ampelio Macchi, già responsabile tecnico della Husqvarna, avranno inizialmente motore Yamaha monocilindrico dell'ultima generazione.
A Milano comunque le Aprilia/Yamaha mono non ci saranno. Ci sarà invece una conferenza stampa che potrebbe illustrare, in attesa dell'arrivo sul mercato delle moto, la politica sportiva dell'Aprilia nel fuoristrada agonistico.


Della Ducati abbiamo già anticipato la notizia più sconvolgente: quella di un ventilato arrivo sul mercato, lanciata magari già a Milano, di una Desmosedici stradale. Stiamo cercando di saperne di più, nel frattempo dedichiamoci alle "probabilità più probabili": sembra che la Multistrada 1000 stia incontrando un crescente successo; questo potrebbe indurre la Casa di Borgo Panigale ad anticipare i programmi di lancio delle versioni di minor cilindrata: la 620, ovviamente col motore a iniezione della Monster di pari cilindrata, e la 800. E magari anche una 1000 DS-R, col motore Testastretta della 996S.
La Piaggio porterà certamente a Milano lo scooter sportivo Gilera Nexus 500, la cui presentazione era già stata programmata, ma che ha subito un ritardo, mentre il Gruppo MV, col quale la Casa di Pontedera ha ripreso il dialogo sponsorizzato da Banca Intesa, dopo il burrascoso divorzio a matrimonio quasi consumato, ha grandiosi progetti per il rilancio dei suoi marchi Cagiva, Husqvarna e MV, con o senza Piaggio.
Innanzitutto la MV 1000 ormai non è più un segreto, bensì una realtà molto interessante e promettente: esiste e corre nel campionato italiano di velocità, categoria Superbike, guidata da Andrea Mazzali, che in sella a questa moto ha già vinto una corsa anche all'estero. Del motore non si sa molto, ma da quello che si sussurra è un'autentica bomba, con potenza prossima ai 200 CV nella versione da corsa. Non si sa se a Milano sarà presentata ufficialmente, ma lo stadio evolutivo è molto avanzato e Claudio Castiglioni potrebbe decidere di giocare questa carta, in coincidenza tra l'altro della presentazione di almeno due delle ammiraglie sportive giapponesi.


A Milano Castiglioni potrebbe stupire tutti realizzando un'altra delle sue vulcaniche idee: la replica della Cagiva V594, ossia la quattro cilindri due tempi ufficiale con cui Kocinski vinse il GP d'apertura della stagione mondiale 1994 in Australia e conquistò il terzo posto assoluto alla fine del campionato. Questa incredibile moto verrebbe costruita a Schiranna interamente a mano in 25 esemplari e consegnata, ad un prezzo che non è stato stabilito, pronta per essere usata in pista.
Quanto alla Husqvarna, l'attrazione principale del Salone internazionale lombardo sarà molto probabilmente la "Centenario", una enduro disegnata da Miguel Galluzzi con motore Husqvarna 510, carter in magnesio, molti componenti ricavati dal pieno e serbatoio e carrozzeria in fibra di carbonio. La promessa è di Claudio Castiglioni: "Sarà la più bella e raffinata moto da fuoristrada mai costruita al mondo".

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Ma c'è dell'altro... Piaggio

C'è chi dice che il boom del maxiscooter stia volgendo alla fine, magari sostituito dal successo delle fantomatiche moto automatiche che sono nel cassetto - e a volte sul tavolo da disegno - di tutti i reparti R & D delle principali Case, e chi invece sostiene il contrario. Certo è che l'arrivo di un cambio automatico o manuale sequenziale come quello della Suzuki Burgman 650 ha reso molto più concreta l'ipotesi di una moto priva del tradizionale cambio con rapporti inseriti e scalati a suo piacere dal pilota.
E' quasi certo che la Honda ne stia progettando una, e che l'Aprilia stia facendo altrettanto. Questa seconda ipotesi è resa assolutamente credibile dal fatto che la Piaggio - che fornirebbe il motore - ha già realizzato un prototipo di scooter di grossa cilindrata basato sul bicilindrico 8 valvole presentato allo scorso Salone di Milano e già da noi testato in anteprima su una Cagiva Raptor. Il motore è dotato di cambio automatico di tipo analogo a quello del Suzuki 650 twin.


Lo scooterone Piaggio, che difficilmente vedremo a Milano, ma che dovrebbe essere pronto per la presentazione ufficiale nella primavera del 2004, è un veicolo di eccezionale eleganza e di forte impatto, per finezza di linee e per dimensioni. Le ruote sono di grande diametro rispettando però il concetto di scooter tradizionale e tutta la ciclistica è strutturata e dotata in funzione di prestazioni certamente molto elevate. In pratica, la Piaggio si appresta a lanciare lo scooter più bello e più potente del mondo. Sarà marcato Piaggio o Gilera? Non si sa. Ciò che ormai pare sicuro - ma coi chiari di luna che affliggono ancora Pontedera non si può mai dire - è che non rimarrà come tanti altri un prototipo.

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Ma c'è dell'altro... BMW


In occasione del lancio della serie K, coi nuovi motori a 4 cilindri in linea longitudinale, la BMW annunciò ufficialmente che l'epopea del bicilindrico boxer doveva considerarsi chiusa. Pochi anni dopo tornò clamorosamente e intelligentemente sui suoi passi presentando i nuovi boxer a 8 valvole e iniezione elettronica, sui quali ha basato l'enorme successo commerciale degli ultimi anni.
E il "Quattro"? Probabilmente alla fine del 2004 la BMW proporrà - al Salone di Monaco, naturalmente - un nuovo motore che rispecchierà la struttura di quello già noto, ma riprogettato ex-novo analogamente a quanto a suo tempo è stato fatto per rilanciare il boxer.
Inizialmente era stata presa in considerazione l'ipotesi di un quattro cilindri contrapposti, poi scartata in favore del quattro in linea, dotato però di frizione a dischi multipli in bagno d'olio e di cambio a sei rapporti. Le misure di alesaggio e corsa del nuovo motore dovrebbero essere 77 x 58 mm, per una cilindrata complessiva di 1080 cc.
Sul nuovo 4 cilindri in linea sarebbe basato il progetto di una BMW sportiva sovralimentata tramite compressore: un progetto che ci ricorda quello esposto dalla stessa Casa all'IFMA di Colonia allo stadio di prototipo come "BMW Futuro" nel lontano 1980, ma legato al motore bicilindrico. Il rilancio della sovralimentazione su una moto di serie sarebbe la conseguenza del successo ottenuto dalla Mini turbocompressa lanciata dal settore auto della BMW, che avrebbe convinto i responsabili tecnici del comparto moto a sperimentare un K4 dotato di compressore derivato da quello della Cooper S ed equipaggiato con un piccolo intercooler. La potenza erogata da questo motore sarebbe di oltre 150 CV, con un'accelerazione esplosiva per una moto pesante circa 245 kg.

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