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Cross Mantova: Bartolini di nuovo in 500cc

il 20/03/2003 in Attualità

Il pilota imolese, impegnato nella classe 125 del campionato, tornerà  in sella alla massima cilindrata per l’ultima volta

Cross Mantova: Bartolini di nuovo in 500cc
Andrea Bartolini durante gli internazionali nel Qatar

Ultimi preparativi a Mantova per ospitare gli Internazionali Star Cross che si svolgeranno sabato 22 e domenica 23 marzo e che vedranno protagonisti i migliori piloti a livello internazionale.

Grande attesa per il ritorno in sella alla 500cc di Andrea Bartolini, vincitore del titolo mondiale nel 1999, che sfiderà per l’ultima volta i rivali Stefan Everts, Joel Smets e Marniq Bervoets.
Il pilota imolese non ha ancora comunicato ufficialmente la moto con cui scenderà il pista domenica: “Non ho mai avuto dubbi, in occasione degli Internazionali d’Italia utilizzerò la nuova Yamaha YZ 450 a quattro tempi. Si tratta di una moto molto valida , lanciata quest’anno dalla Casa giapponese. La ho già utilizzata a Qatar in febbraio. Non essendo impegnato quest’anno nel mondiale Motocross GP , avrò una moto vicina al prodotto di serie, ma preparata a livello di sospensioni, marmitta ed elettronica.”
In quale stato di forma sarai domenica, dopo lo stop forzato patito a causa dell’influenza?
“Purtroppo si è trattato di un virus che ha colpito tutta la mia famiglia, mettendomi fuori uso per una decina di giorni e costringendomi ad assumere antibiotici. Ho dovuto saltare la gara degli Assoluti d’Italia a Cingoli , nelle Marche e solo domenica scorsa ad Asti ho ritrovato una certa competitività, classificandomi secondo. Inevitabilmente la mia preparazione è in ritardo , e non essendo io più un ragazzino (compirà 35 anni il 4 novembre n.d.r.), mi serve più tempo per recuperare.”
Domenica a Mantova correrai presumibilmente la sua ultima gara in sella ad una 500cc, ritroverai i rivali di sempre, Everts, Smets, Bervoets, cosa provi?
“Sarà davvero molto bello tornare a correre insieme. Questi campioni si sono distinti negli anni non solo per le vittorie ma anche per la classe e la correttezza in pista . Adesso corro in 125cc insieme ai giovani e devo ammettere che rimpiango i rivali della 500cc. Quest’anno nelle prime gare con l’ottavo di litro ho trovato piloti scorretti e davvero poco professionali, che a volte mettono a repentaglio la sicurezza e l’incolumità. Correre con i campioni è tutta un’altra cosa , c’è fiducia e non sussiste il timore di ricevere qualche colpo basso.”
Quali traguardi ti poni per la stagione 2003?
“Il passaggio dalla 500cc alla 125cc è tutt’altro che semplice. In passato grandi campioni come Jobè e Johannsson, che avevano corso in 500, fallirono nel tentativo di vincere nella minima cilindrata. La guida è completamente diversa, maggiormente fisica e aggressiva rispetto alle grandi moto che sfruttano la potenza. Per ora abbiamo lavorato molto sulla moto, la nuova Yamaha 250 4 tempi, che è omologata per correre in 125cc. Fisicamente mi sto impegnando per aumentare la velocità, perché dopo tanti anni ho assunto una guida meno aggressiva e più adatta alla 500cc. Si tratta di un grande stimolo per me, tornare indietro non è semplice, mi aiuta molto la professionalità del mio team, la scuderia RZ, dove ho trovato competenza e passione.”
Dal punto di vista tecnico come valuti il confronto tra due e quattro tempi?
“Non è scontato prevedere un dominio della quattro tempi, molto dipenderà dalle piste. La quattro tempi ha un arco d’utilizzo che facilita il controllo, ma sui terreni pesanti queste moto potrebbero pagare il peso superiore di 8/9 Kg., specialmente in presenza di fango dove sono meno aggressive, sul terreno pesante serve avere la coppia massima a metà del regime d’erogazione, i motori quattro tempi hanno molta coppia ad un basso numero di giri, ma sono meno reattivi, per questo sarà un confronto arduo per le nuove moto.”
In queste settimane si sta delineando il futuro organizzativo della disciplina, qual è secondo te la strada giusta?
“Credo che l’errore fondamentale commesso da Dorna sia stato il voler fare del motocross uno sport professionistico tout court, in un momento in cui non sono presenti grandi risorse economiche. Sono stati imposti standard troppo alti agli organizzatori e ai Team. Oggi sono molto pochi i circuiti e le scuderie che possono sostenere gli ingenti investimenti richiesti dalla società spagnola. Per questo vedo bene un ritorno di Giuseppe Luongo e del suo staff, che in passato ha dimostrato di essere in grado di far crescere bene questo sport. Per quanto riguarda la formula, credo che il meglio sia la formula attuale, tre classi riunite in un unico GP a manche unica. E’ il meglio per pubblico, piloti, sponsor.”
Con quale spirito scenderai in pista domenica a Mantova?
“Mantova mi ha sempre portato bene, è il circuito che probabilmente mi ha dato di più in termini di vittorie importanti. Per questo sarò in pista con il cuore e l’impegno, per far divertire il pubblico e i miei tifosi. Darò il massimo… statene certi.”

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