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Da Roma a Pechino: moto, polizia e beneficenza
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Cinque poliziotti si recheranno in Cina a bordo di moto Aprilia Caponord. Il viaggio di 13.000 chilometri per aiutare le popolazioni del Tibet
Cinque poliziotti si recheranno in Cina a bordo di moto Aprilia Caponord. Il viaggio di 13.000 chilometri per aiutare le popolazioni del Tibet
di Riccardo Matesic
Cinque poliziotti in moto sulle Aprilia Caponord, per una spedizione da Roma a Pechino, attraversando sette Paesi. Un viaggio di 13.000 chilometri in 49 giorni con finalità sociali, perché coorganizzato dalle associazioni ?Peace for the people?, costituita da agenti di polizia con finalità benefiche, e ASIA, un?associazione senza fini di lucro che dal ?93 partecipa a progetti di sviluppo in Cina e Tibet.
di Riccardo Matesic
Cinque poliziotti in moto sulle Aprilia Caponord, per una spedizione da Roma a Pechino, attraversando sette Paesi. Un viaggio di 13.000 chilometri in 49 giorni con finalità sociali, perché coorganizzato dalle associazioni ?Peace for the people?, costituita da agenti di polizia con finalità benefiche, e ASIA, un?associazione senza fini di lucro che dal ?93 partecipa a progetti di sviluppo in Cina e Tibet.
Dunque passione da una parte e impegno sociale dall?altra, per un viaggio che servirà anche a raccogliere e consegnare fondi in Tibet per l?ammodernamento di una clinica nel villaggio di Dangche, dove alla medicina tradizionale è stata affiancata la sanità di base. E i fondi saranno raccolti dagli stessi corpi di polizia, con il Ministero degli Interni che ha diramato una circolare per invitare tutti gli agenti a donare un euro.
Ma torniamo al viaggio. Cinque moto per altrettanti agenti di polizia, fra i quali una donna, Lorella De Luca. E poi un furgone di appoggio. L?avventura sarà patrocinata dall?ONU, dalla Presidenza del Consiglio, dal Senato, dalla Polizia di Stato, dalla Regione Lazio e vede anche il gemellaggio con le forze di polizia dei paesi attraversati. I motociclisti porteranno in dono ai loro colleghi una scultura, realizzata dallo ?scultore in divisa? Franco Gabriele, e una fiaccola della pace, donata dall?abate di Montecassino.
Ultima annotazione: i raidmen si terranno in contatto fra loro e con l?Italia tramite un sistema satellitare della Datamat, che permette ai piloti di parlare a mezzo interfono anche a 15 chilometri di distanza, lasciando al furgone il ruolo di centro radio in costante contatto con il Ministero degli interni in Italia. Dal nostro Paese avranno sempre la posizione esatta di ogni moto, con un?approssimazione massima di 15 metri. Chi volesse seguire più dettagliatamente il viaggio dei cinque poliziotti potrà farlo cliccando su www.motoforpeace.it, il sito internet aggiornato quotidianamente tramite e-mail dai protagonisti stessi della spedizione.
La partenza è prevista da Roma il 21 giugno, con una cerimonia ufficiale da Piazza del Viminale alla quale parteciperà anche il capo della Polizia, Giuseppe De Gennaro, e alla quale sono stati invitati gli ambasciatori di tutti i paesi attraversati.
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