Attualità
Bikers Fest 2002
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La sedicesima edizione del principale motoraduno italiano ha attirato ben 23.000 bikers da tutta Europa, nonostante la "concorrenza" del WDW Ducati e dell'Heineken Jamin' Festival
di Daniele Massari
Ventitremila persone, per un'edizione 2002 della Bikes Fest, la sedicesima da quando è nato l'evento, che è stata definita da tutti come la più riuscita della serie. E non solo per il gran numero di visitatori intervenuti da ogni parte d'Europa (l'anno scorso si sfiorò addirittura quota trentamila iscritti), ma anche perchè per la prima volta dalla nascita della manifestazione (sembra assurdo!), si sono susseguiti soltanto giorni di bel tempo, a tutto vantaggio della qualità dei servizi offerti da una struttura prevalentemente all'aperto.
L'area allestita in quel di Villanova di San Daniele del Friuli (UD), la sede storica dopo che per qualche anno la si era organizzata ad Osoppo, si è popolata rapidamente sin dal pomeriggio di giovedì 13 giugno, ed ha cominciato a svuotarsi solo quattro giorni dopo, quando la "vita normale" ha richiamato all'ordine la maggior parte dei biker. Il bilancio, hanno sottolineato gli organizzatori, è comunque estremamente positivo, se si considera che, in concomitanza con la Biker Fest, si sono svolti in Romagna l'Heinken Jamin' Festival (oltre 150.000 persone), ed il WDW Ducati, il raduno mondiale (che ha fatto registrare circa 25.000 presenze): due altri eventi molto sentiti dal popolo dei bikers, che quindi si è diviso tra il Veneto e la Riviera romagnola.
Qualche problema nella gestione dell'evento, forse, a causa della "fuga" dei bikers, attirati dalle attività collaterali non interne al raduno: le attrattive "esterne" alla Biker Fest, organizzate al centro di Villanova, hanno trovato impreparati gli agenti della Polizia Municipale ed hanno causato gravi disagi alla circolazione, senza contare il grave incidente avvenuto domenica pomeriggio tra Fagagna e Moruzzo, a causa del quale una ragazza è morta ed un centauro è rimasto gravemente ferito.
Ventitremila persone, per un'edizione 2002 della Bikes Fest, la sedicesima da quando è nato l'evento, che è stata definita da tutti come la più riuscita della serie. E non solo per il gran numero di visitatori intervenuti da ogni parte d'Europa (l'anno scorso si sfiorò addirittura quota trentamila iscritti), ma anche perchè per la prima volta dalla nascita della manifestazione (sembra assurdo!), si sono susseguiti soltanto giorni di bel tempo, a tutto vantaggio della qualità dei servizi offerti da una struttura prevalentemente all'aperto.
L'area allestita in quel di Villanova di San Daniele del Friuli (UD), la sede storica dopo che per qualche anno la si era organizzata ad Osoppo, si è popolata rapidamente sin dal pomeriggio di giovedì 13 giugno, ed ha cominciato a svuotarsi solo quattro giorni dopo, quando la "vita normale" ha richiamato all'ordine la maggior parte dei biker. Il bilancio, hanno sottolineato gli organizzatori, è comunque estremamente positivo, se si considera che, in concomitanza con la Biker Fest, si sono svolti in Romagna l'Heinken Jamin' Festival (oltre 150.000 persone), ed il WDW Ducati, il raduno mondiale (che ha fatto registrare circa 25.000 presenze): due altri eventi molto sentiti dal popolo dei bikers, che quindi si è diviso tra il Veneto e la Riviera romagnola.
Qualche problema nella gestione dell'evento, forse, a causa della "fuga" dei bikers, attirati dalle attività collaterali non interne al raduno: le attrattive "esterne" alla Biker Fest, organizzate al centro di Villanova, hanno trovato impreparati gli agenti della Polizia Municipale ed hanno causato gravi disagi alla circolazione, senza contare il grave incidente avvenuto domenica pomeriggio tra Fagagna e Moruzzo, a causa del quale una ragazza è morta ed un centauro è rimasto gravemente ferito.
Rock, birra, pupe e tanti premi
I bikers si sono affollati a Villanova di San Daniele a partire da Giovedì: sui 200.000 mq si superficie messa a disposizione per il campeggio si sono ritrovati centauri o semplici appassionati giunti da ogni parte d'Europa.
Ad allietarne il soggiorno, i giochi organizzati nel corso delle giornate di campeggio, e le tante esibizioni di "succinte signorine" sul palco della manifestazione, che ha ospitato anche numerose cover band e gruppi rock, e che sabato sera si è illuminato per dar vita al concorso "La notte delle chitarre", cui hanno preso parte i migliori chitarristi italiani.
Tra i tanti momenti da non perdere, il Sexy Bilke Wash, l'elezione di "Miss Biker Fest" ed il Bike Show, che ha premiato le sei moto più belle della festa con viaggi a Daytona Beach a Marzo 2003, in occasione della 62ma Bike Week.
Da notare il rilievo dato dalla giuria del Bike Show all'iniziativa personale: i giurati si sono soffermati in con attenzione sulle creazioni artigianali, quelle non opera di customizer professionisti, ed hanno cercato di operare una distinzione in grado di premiare, appunto, non solo chi ha investito nella realizzazione della moto decine, se non centinaia di milioni.
Tanti premi per tutti, insomma. Non ultimo, l'estrazione tra tutti i partecipanti di una Aprilia ETV 1000 Capo Nord e di un ciclomotore Custombike.
Il prossimo appuntamento con la Biker Fest è per giugno 2003. E dalle parti di San Daniele del Friuli, nella redazione di Bikers Life, il giornale che organizza l'evento, si è già ripreso a lavorarci sopra...
Ad allietarne il soggiorno, i giochi organizzati nel corso delle giornate di campeggio, e le tante esibizioni di "succinte signorine" sul palco della manifestazione, che ha ospitato anche numerose cover band e gruppi rock, e che sabato sera si è illuminato per dar vita al concorso "La notte delle chitarre", cui hanno preso parte i migliori chitarristi italiani.
Tra i tanti momenti da non perdere, il Sexy Bilke Wash, l'elezione di "Miss Biker Fest" ed il Bike Show, che ha premiato le sei moto più belle della festa con viaggi a Daytona Beach a Marzo 2003, in occasione della 62ma Bike Week.
Da notare il rilievo dato dalla giuria del Bike Show all'iniziativa personale: i giurati si sono soffermati in con attenzione sulle creazioni artigianali, quelle non opera di customizer professionisti, ed hanno cercato di operare una distinzione in grado di premiare, appunto, non solo chi ha investito nella realizzazione della moto decine, se non centinaia di milioni.
Tanti premi per tutti, insomma. Non ultimo, l'estrazione tra tutti i partecipanti di una Aprilia ETV 1000 Capo Nord e di un ciclomotore Custombike.
Il prossimo appuntamento con la Biker Fest è per giugno 2003. E dalle parti di San Daniele del Friuli, nella redazione di Bikers Life, il giornale che organizza l'evento, si è già ripreso a lavorarci sopra...
Il Bike Show
In palio c'era il famoso viaggio a Daytona che ogni anno porta alla Bike Week il vincitore del Bike Show della Biker Fest. Oltre, ovviamente, al titolo di migliore customizer del momento, almeno per quel che riguarda un certo pubblico, una circostanza ben precisa. Il Bike Show ha eletto i suoi vincitori, sei, ed ha donato loro il sogno di un volo per la Florida: non solo i "grandi", ma anche chi ha tirato su una special dal nulla, con tanto sudore e qualche pezzo riciclato.
Di cose notevoli se ne sono viste parecchie, specie negli stand dei "nostri" più famosi customizer: Caronte ha portato a San Daniele la plurivittoriosa Black Devil, già vista a Padova, oltre ad una versione Special della Big Foot Custombike. Presente anche Carlo Colombo di American Road: sue le moto che hanno riscosso i maggiori successi del pubblico, sebbene tutte molto (troppo, forse) simili tra di loro.
In generale, tanta qualità per i customizzatori italiani, ed una particolare attenzione all'originalità ed alle innovazioni tecniche. Dispiace di non aver potuto vedere qualcosa in più nel settore delle Streetfighter, ma va ricordato che molti motociclisti "del genere" erano altrove, a festeggiare la Ducati: allora ci si è dovuti accontentare delle feroci proposte della scuola nordeuropea, che possono piacere o meno, con codini corti ed improbabili, apocalittiche motorizzazioni che promettono tanti burn out e poche soddisfazioni sui tornanti dell'Appennino.
Di italiano appena qualche proposta su base Buell S1 e Ducati Monster, ma niente di più originale di una bella verniciatura. Aspettiamo l'anno prossimo, sperando che il WDW non porti via troppe splendide Monster, di quelle (perchè no, anche tedesche!) che si sono viste in Riviera.