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Guida al compro vendo delle moto
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Una guida di Motonline per tutti coloro che intendono comperare o vendere una moto, nuova o usata. Le cose da sapere, gli errori da non fare, le formalità da espletare. E poi… buon viaggio!
Una guida di Motonline per tutti coloro che intendono comperare o vendere una moto, nuova o usata. Le cose da sapere, gli errori da non fare, le formalità da espletare. E poi… buon viaggio!
di Riccardo Matesic
Il momento dell’acquisto di una moto è insieme uno dei più eccitanti e dei più difficili per noi.
di Riccardo Matesic
Il momento dell’acquisto di una moto è insieme uno dei più eccitanti e dei più difficili per noi.
Dei più eccitanti, perché ogni volta è la realizzazione di un sogno. Dei più difficili per la paura di sbagliare, di scegliere male la moto, di fare un cattivo affare, soprattutto se ci si rivolge al mercato dell’usato.
Ecco allora questa guida di Motonline per aiutarvi a scegliere nella maniera migliore la vostra prossima moto, godendo tutto ciò che di bello c’è in un momento così emozionante e mettendosi il più possibile al riparo da brutte sorprese.
(rmatesic@motonline.com)
Ecco allora questa guida di Motonline per aiutarvi a scegliere nella maniera migliore la vostra prossima moto, godendo tutto ciò che di bello c’è in un momento così emozionante e mettendosi il più possibile al riparo da brutte sorprese.
(rmatesic@motonline.com)
Nuovo o usato?
Nuovo o usato?
Ma conviene prendere una moto nuova o usata? Beh, dipende molto da quanti soldi avete in tasca… Avendo la disponibilità economica è scontato che conviene il nuovo: si è al riparo da sorprese e si ha la soddisfazione di essere i primi a mettere le mani sulla moto. A meno che non si voglia un modello particolare, magari fuori produzione o di difficile reperibilità.
Diversamente, se siete in dubbio perché magari volete tentare di risparmiare qualche soldo, allora dovete valutare il tipo di moto che avete intenzione di acquistare. Tenete a mente che volendo acquistare un mezzo appena uscito di produzione o comunque superato perché aggiornato da una nuova versione, potrete acquistarlo nuovo con un considerevole sconto sul prezzo di listino.
Se vi rivolgete all’usato, valutate il tipo di moto che volete comperare. Se siete interessati a una moto Custom, una moto da tempo libero, con molte probabilità troverete facilmente dei mezzi freschi, con pochi chilometri. Anche per moto costose e tranquille, è ancora più facile che siano state in mano a proprietari altrettanto tranquilli e attenti alla cura del mezzo. Se invece volete una turistica di alto livello, ovviamente il rischio sarà quello di imbattervi in moto che hanno un elevato chilometraggio sulle spalle, in tal caso dovrete armarvi di molta pazienza e girare finché non troverete l’occasione che fa per voi. Stesso discorso con i maxiscooter: non sono pochi coloro che risiedono fuori città e che ogni giorno fanno molti chilometri in sella allo scooter, cambiando mezzo magari ogni due-tre anni.
Problema differente e ancora più difficile da individuare con le supersportive. Sicuramente sono state in mano ad appassionati con un buon manico che le hanno sfruttate a fondo, perlomeno nella maggior parte dei casi. Ma il rischio qui, se si tratta di moto utilizzabili nelle competizioni, è quello di comperare addirittura una moto con molte corse alle spalle, che sembra particolarmente ben tenuta perché le sovrastrutture non sono mai state usate. E’ infatti in uso il sistema di togliere le sovrastrutture originali sostituendole con parti in vetroresina, più leggere e meno costose, per usare la moto in pista. Poi, al momento di rivenderla, si rimontano la carena e il codone originale… Occhio allora, tenendo bene a mente la tipologia di moto alla quale siete interessati a rivolgervi.
Ma conviene prendere una moto nuova o usata? Beh, dipende molto da quanti soldi avete in tasca… Avendo la disponibilità economica è scontato che conviene il nuovo: si è al riparo da sorprese e si ha la soddisfazione di essere i primi a mettere le mani sulla moto. A meno che non si voglia un modello particolare, magari fuori produzione o di difficile reperibilità.
Diversamente, se siete in dubbio perché magari volete tentare di risparmiare qualche soldo, allora dovete valutare il tipo di moto che avete intenzione di acquistare. Tenete a mente che volendo acquistare un mezzo appena uscito di produzione o comunque superato perché aggiornato da una nuova versione, potrete acquistarlo nuovo con un considerevole sconto sul prezzo di listino.
Se vi rivolgete all’usato, valutate il tipo di moto che volete comperare. Se siete interessati a una moto Custom, una moto da tempo libero, con molte probabilità troverete facilmente dei mezzi freschi, con pochi chilometri. Anche per moto costose e tranquille, è ancora più facile che siano state in mano a proprietari altrettanto tranquilli e attenti alla cura del mezzo. Se invece volete una turistica di alto livello, ovviamente il rischio sarà quello di imbattervi in moto che hanno un elevato chilometraggio sulle spalle, in tal caso dovrete armarvi di molta pazienza e girare finché non troverete l’occasione che fa per voi. Stesso discorso con i maxiscooter: non sono pochi coloro che risiedono fuori città e che ogni giorno fanno molti chilometri in sella allo scooter, cambiando mezzo magari ogni due-tre anni.
Problema differente e ancora più difficile da individuare con le supersportive. Sicuramente sono state in mano ad appassionati con un buon manico che le hanno sfruttate a fondo, perlomeno nella maggior parte dei casi. Ma il rischio qui, se si tratta di moto utilizzabili nelle competizioni, è quello di comperare addirittura una moto con molte corse alle spalle, che sembra particolarmente ben tenuta perché le sovrastrutture non sono mai state usate. E’ infatti in uso il sistema di togliere le sovrastrutture originali sostituendole con parti in vetroresina, più leggere e meno costose, per usare la moto in pista. Poi, al momento di rivenderla, si rimontano la carena e il codone originale… Occhio allora, tenendo bene a mente la tipologia di moto alla quale siete interessati a rivolgervi.
L'acquisto del nuovo
L’acquisto del nuovo
Se avete deciso di comperare la moto nuova, la prima cosa da fare è capire se potete sfruttare qualche offerta speciale. Ci sono incentivi in arrivo? Oppure si tratta di un modello superato per cui la casa e il concessionario sono disposti a venirvi incontro sul prezzo?
Quello dell’anzianità del modello è un parametro da tenere in considerazione, perché a volte si corre il rischio di acquistare a prezzo pieno una moto destinata a uscire presto di produzione e, quindi, a crollare nelle quotazioni dell’usato. Se allora avete intenzione di tenere a lungo la moto che state acquistando può non essere un problema, ma se intendete cambiarla in tempi relativamente brevi, dovete considerare anche questo aspetto.
Una cosa da evitare, perlomeno per certi modelli, è l’acquisto di moto d’importazione. L’importazione può essere fatta infatti in maniera “pulita”, e allora si gode di uno sconto sul prezzo di listino italiano grazie al risparmio di cui ha goduto al momento di acquistarla il commerciante che ve la rivende. Oppure può essere fatta in maniera disonesta. Se si sceglie la moto d’importazione è essenziale allora affidarsi a commercianti seri, altrimenti si possono rischiare guai grossi.
Tenete presente anche che in molti paesi europei le moto non possono superare i 100 CV, e questo significa che acquistando una supersportiva che proviene dalla Francia o dalla Germania ci si può ritrovare ad avere parecchi cavalli in meno…
Detto questo, avete deciso il modello? Bene, fate un giro per qualche concessionario e fatevi fare dei preventivi. Se avete un usato da rendere potrà essere difficile farvelo pagare bene. Considerate anche che senza dare indietro un usato potrete spuntare uno sconto ulteriore. Insomma, alla fine la cosa migliore è quella di vendere prima la vecchia moto a un privato.
Quando avete in mano i preventivi scegliete dove comperare la vostra nuova moto. La preferenza va accordata sempre ai concessionari ufficiali, anche se la garanzia delle moto è “worldwide”, vale cioè in tutto il mondo e presso qualunque officina autorizzata, a patto che sia timbrata dal venditore. Scegliere dove comperare la moto non significa solo trovare il prezzo più basso. Bisogna valutare la disponibilità del mezzo e i servizi offerti dalla struttura alla quale ci rivolgiamo per l’acquisto; il tutto senza dimenticare che la casa costruttrice non è responsabile dei disservizi dei concessionari… Girate allora il negozio e date un’occhiata pure all’officina, che deve essere pulita e ben in ordine. Guardate quanta clientela c’è e che tipo di moto vengono portate in quell’officina: sono moto nuove oppure ci sono dei catenacci?
Ordinare la moto
E’ arrivato il momento di ordinare la vostra moto. Leggete con attenzione il contratto che andate a firmare. Si tratta sicuramente di un contratto già pronto e fatto nella maniera migliore, però è sempre buona norma leggere tutto con attenzione prima di firmare. Specificate eventuali optional e tempi di consegna, modalità di pagamento e tutto ciò che vi sembra utile specificare.
A questo punto versate una caparra, un anticipo alla concessionaria. L’importo dell’anticipo è soggettivo, va valutato volta per volta. Si tratta di un’operazione che serve a tutelare il venditore qualora voi decidiate di non procedere più all’acquisto o vi riveliate impossibilitati a pagare interamente la moto al momento di ritirarla. Di norma può andare bene versare qualche centinaio di euro, diciamo il 5-10% del valore del mezzo ordinato.
Come pagare
La soluzione migliore, a meno che la casa o il venditore non abbiano un particolare interesse a disfarsi della moto da voi scelta, è quella di saldare l’acquisto in soluzione unica. In questo modo potrete spuntare anche un po’ di sconto. C’è però il caso di promozioni particolari per cui la casa offre l’acquisto a rate con un tasso d’interesse particolarmente basso. In questo caso valutate se vi conviene scegliere le rate tenendo i soldi in banca oppure se vi conviene pagare subito tutto. Di certo potranno pagare a rate solo quelli che potranno dimostrare una certa solidità economica; vale a dire coloro che potranno produrre una robusta dichiarazione dei redditi alla società finanziaria che garantirà per loro o una busta paga come lavoratori dipendenti.
Quanto costa l’acquisto a rate? Beh, tenete in considerazione che piuttosto che il T.A.N., l’interesse che dovrete pagare è espresso dal T.A.E.G., che oltre all’interesse che va alla finanziaria che presta materialmente i soldi comprende anche costi e spese che gravano sull’operazione. Il T.A.E.G. è insomma la percentuale annuale che pagate realmente in più sulla cifra che decidete di finanziare.
Quando saldare la moto
Non è consigliabile saldare subito la vostra moto prima di averla vista. Questo perché poi sarete in balia del venditore. Conviene allora attendere la telefonata che vi avviserà dell’arrivo presso la concessionaria della vostra moto. A questo punto andate a vederla e controllate che sia esattamente come l’avete ordinata. A partire dal colore per finire con gli optional; e non deve avere segni sulla carrozzeria o piccoli danni. Insomma, deve essere proprio lei e a posto in tutto.
Bene ora potete saldarla e solo ora il venditore può provvedere a immatricolarla a vostro nome. La pratica richiede una mezza giornata ed è l’ultimo ostacolo prima di poter ritirare la vostra moto nuova fiammante.
Il ritiro della moto
E’ arrivato il grande giorno. La moto è pronta, è targata, avete fatto l’assicurazione (diversamente il concessionario non può consegnarvela…) e la state andando a ritirare.
Ricordate allora che prima di uscire dalla concessionaria dovrete di nuovo controllare che sia tutto a posto, che la moto sia ancora quella che avete visionato al momento del saldo e che sia tutto in ordine e funzionante. Fatevela accendere e fatevi spiegare le cose fondamentali, quindi uscite in strada e buon divertimento. Ricordate che avete due anni di garanzia assicurata, ma che ci sono delle tempistiche precise per denunciare eventuali difetti e malfunzionamenti. Ovviamente attenetevi alle prescrizioni della casa per quanto riguarda i tagliandi, pena la decadenza dell’assicurazione.
Per quanto riguarda i documenti, all’atto del ritiro vi viene consegnata solo la carta di circolazione. Per il foglio complementare, il documento che attesta la vostra titolarità del mezzo, dovrete attendere un po’ di tempo, visto che l’iscrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) va fatta entro 60 giorni. Provvederà a tutto, comunque, il venditore.
Se avete deciso di comperare la moto nuova, la prima cosa da fare è capire se potete sfruttare qualche offerta speciale. Ci sono incentivi in arrivo? Oppure si tratta di un modello superato per cui la casa e il concessionario sono disposti a venirvi incontro sul prezzo?
Quello dell’anzianità del modello è un parametro da tenere in considerazione, perché a volte si corre il rischio di acquistare a prezzo pieno una moto destinata a uscire presto di produzione e, quindi, a crollare nelle quotazioni dell’usato. Se allora avete intenzione di tenere a lungo la moto che state acquistando può non essere un problema, ma se intendete cambiarla in tempi relativamente brevi, dovete considerare anche questo aspetto.
Una cosa da evitare, perlomeno per certi modelli, è l’acquisto di moto d’importazione. L’importazione può essere fatta infatti in maniera “pulita”, e allora si gode di uno sconto sul prezzo di listino italiano grazie al risparmio di cui ha goduto al momento di acquistarla il commerciante che ve la rivende. Oppure può essere fatta in maniera disonesta. Se si sceglie la moto d’importazione è essenziale allora affidarsi a commercianti seri, altrimenti si possono rischiare guai grossi.
Tenete presente anche che in molti paesi europei le moto non possono superare i 100 CV, e questo significa che acquistando una supersportiva che proviene dalla Francia o dalla Germania ci si può ritrovare ad avere parecchi cavalli in meno…
Detto questo, avete deciso il modello? Bene, fate un giro per qualche concessionario e fatevi fare dei preventivi. Se avete un usato da rendere potrà essere difficile farvelo pagare bene. Considerate anche che senza dare indietro un usato potrete spuntare uno sconto ulteriore. Insomma, alla fine la cosa migliore è quella di vendere prima la vecchia moto a un privato.
Quando avete in mano i preventivi scegliete dove comperare la vostra nuova moto. La preferenza va accordata sempre ai concessionari ufficiali, anche se la garanzia delle moto è “worldwide”, vale cioè in tutto il mondo e presso qualunque officina autorizzata, a patto che sia timbrata dal venditore. Scegliere dove comperare la moto non significa solo trovare il prezzo più basso. Bisogna valutare la disponibilità del mezzo e i servizi offerti dalla struttura alla quale ci rivolgiamo per l’acquisto; il tutto senza dimenticare che la casa costruttrice non è responsabile dei disservizi dei concessionari… Girate allora il negozio e date un’occhiata pure all’officina, che deve essere pulita e ben in ordine. Guardate quanta clientela c’è e che tipo di moto vengono portate in quell’officina: sono moto nuove oppure ci sono dei catenacci?
Ordinare la moto
E’ arrivato il momento di ordinare la vostra moto. Leggete con attenzione il contratto che andate a firmare. Si tratta sicuramente di un contratto già pronto e fatto nella maniera migliore, però è sempre buona norma leggere tutto con attenzione prima di firmare. Specificate eventuali optional e tempi di consegna, modalità di pagamento e tutto ciò che vi sembra utile specificare.
A questo punto versate una caparra, un anticipo alla concessionaria. L’importo dell’anticipo è soggettivo, va valutato volta per volta. Si tratta di un’operazione che serve a tutelare il venditore qualora voi decidiate di non procedere più all’acquisto o vi riveliate impossibilitati a pagare interamente la moto al momento di ritirarla. Di norma può andare bene versare qualche centinaio di euro, diciamo il 5-10% del valore del mezzo ordinato.
Come pagare
La soluzione migliore, a meno che la casa o il venditore non abbiano un particolare interesse a disfarsi della moto da voi scelta, è quella di saldare l’acquisto in soluzione unica. In questo modo potrete spuntare anche un po’ di sconto. C’è però il caso di promozioni particolari per cui la casa offre l’acquisto a rate con un tasso d’interesse particolarmente basso. In questo caso valutate se vi conviene scegliere le rate tenendo i soldi in banca oppure se vi conviene pagare subito tutto. Di certo potranno pagare a rate solo quelli che potranno dimostrare una certa solidità economica; vale a dire coloro che potranno produrre una robusta dichiarazione dei redditi alla società finanziaria che garantirà per loro o una busta paga come lavoratori dipendenti.
Quanto costa l’acquisto a rate? Beh, tenete in considerazione che piuttosto che il T.A.N., l’interesse che dovrete pagare è espresso dal T.A.E.G., che oltre all’interesse che va alla finanziaria che presta materialmente i soldi comprende anche costi e spese che gravano sull’operazione. Il T.A.E.G. è insomma la percentuale annuale che pagate realmente in più sulla cifra che decidete di finanziare.
Quando saldare la moto
Non è consigliabile saldare subito la vostra moto prima di averla vista. Questo perché poi sarete in balia del venditore. Conviene allora attendere la telefonata che vi avviserà dell’arrivo presso la concessionaria della vostra moto. A questo punto andate a vederla e controllate che sia esattamente come l’avete ordinata. A partire dal colore per finire con gli optional; e non deve avere segni sulla carrozzeria o piccoli danni. Insomma, deve essere proprio lei e a posto in tutto.
Bene ora potete saldarla e solo ora il venditore può provvedere a immatricolarla a vostro nome. La pratica richiede una mezza giornata ed è l’ultimo ostacolo prima di poter ritirare la vostra moto nuova fiammante.
Il ritiro della moto
E’ arrivato il grande giorno. La moto è pronta, è targata, avete fatto l’assicurazione (diversamente il concessionario non può consegnarvela…) e la state andando a ritirare.
Ricordate allora che prima di uscire dalla concessionaria dovrete di nuovo controllare che sia tutto a posto, che la moto sia ancora quella che avete visionato al momento del saldo e che sia tutto in ordine e funzionante. Fatevela accendere e fatevi spiegare le cose fondamentali, quindi uscite in strada e buon divertimento. Ricordate che avete due anni di garanzia assicurata, ma che ci sono delle tempistiche precise per denunciare eventuali difetti e malfunzionamenti. Ovviamente attenetevi alle prescrizioni della casa per quanto riguarda i tagliandi, pena la decadenza dell’assicurazione.
Per quanto riguarda i documenti, all’atto del ritiro vi viene consegnata solo la carta di circolazione. Per il foglio complementare, il documento che attesta la vostra titolarità del mezzo, dovrete attendere un po’ di tempo, visto che l’iscrizione al PRA (Pubblico Registro Automobilistico) va fatta entro 60 giorni. Provvederà a tutto, comunque, il venditore.
L’acquisto dell’usato
L’acquisto dell’usato
Una volta presa la decisione di acquistare una moto di seconda mano, vi resta la scelta se rivolgervi a un privato, a un concessionario o… al vostro meccanico.
Dove acquistarla
La scelta classica è fra il privato e la concessionaria. Nel primo caso bisogna spulciare un bel po’ di annunci, fare delle telefonate e prendere appuntamento per andare a vedere ognuna delle moto che si ritengono interessanti. Nel secondo caso basta girare un po’ di motosaloni per vedere una gran varietà di offerte.
Rivolgendosi alla concessionaria c’è il vantaggio che acquistando da strutture particolarmente professionali si può contare sulla buona qualità del mezzo che si acquista e su una garanzia di almeno un anno. Si dovrebbe insomma essere più garantiti, mentre acquistando da un privato bisogna da subito mettere in conto la necessità di procedere a una buona manutenzione del mezzo. In compenso dal privato si riesce a risparmiare parecchio e, a patto di intendersene un po’ e di avere tempo e voglia di girare a vedere moto, si può fare l’affarone.
C’è poi la terza via, quella del meccanico di fiducia. Se conoscete un meccanico e vi fidate di lui, potete anche chiedergli se ha sottomano una buona moto. Di solito i meccanici sono sempre informati su chi compra e chi vende e nella loro rete di amicizie un amico o un cliente che vuole cambiare moto c’è sempre.
Cosa guardare
Siete partiti per andare a vedere una o più moto. Bene, la prima cosa da fare è usare un po’ di psicologia. Sì, avete capito bene: dovete studiarvi il padrone della moto. Vi servirà per capire molte cose del mezzo che volete acquistare.
Chiedete allora di andare a vedere la moto a casa sua, in modo da vedere il garage dove è stata tenuta. Un garage pulito e ordinato testimonierà il carattere “precisino” del proprietario della moto. Viceversa un garage sporco e incasinato tradirà il fatto che probabilmente (ma non sicuramente…) anche la moto è stata trascurata, con una manutenzione occasionale e pressappochista.
Guardate anche la casa dove vive il proprietario della moto. La moto deve per forza rispecchiare il carattere del suo padrone, così come la casa. E infine guardate anche il vostro interlocutore, e cercate di capire se quella moto è adatta a lui, se è credibile che lui ne sia il proprietario e che uso può averne fatto, al di là di quello che vi racconta. Diffidate dalla classica storia dell’amico intermediario che vende la moto del “dottore” che non l’ha mai usata…
Detto questo sentite la storia della moto così come ve la racconta il vostro interlocutore e cercate dei “riferimenti” di quanto lui vi dice. Cercate i segni di una caduta e controllate che siano “coerenti” fra loro, vale a dire che non si tratti di due o più cadute differenti. E controllate tutti i particolari. Controllate l’usura delle manopole per capire quanti chilometri possono avere, l’usura delle pedane e della sella, eventuali sverniciature per lo sfregamento di elastici o altre parti mobili su componenti delle sovrastrutture. E poi le gomme, che vi diranno molto sulla condotta di guida adottata da chi ha avuto la moto. Una gomma molto consumata sui fianchi del battistrada è chiaro indice di una guida sportiva. Se addirittura ci sono dei ricciolini di gomma fusa sul fianco significa che quella moto ha girato in pista. Viceversa una gomma più consumata nella parte centrale è sinonimo di una guida tranquilla.
Controllate anche freni e sospensioni, controllate eventuali trafilagli e rigature sulle canne della forcella. Se ad esempio i foderi della forcella verso il perno ruota sono “martellati”, con la vernice staccata a puntini, di sicuro state acquistando una moto con molti chilometri, che ha fatto parecchie uscite in gruppo e che è andata piuttosto forte…
Guardate bene anche la strumentazione, controllate tutte le viti che la tengono montata, anche quelle interne visibili dal vetro: se è stata aperta per “scaricare il contachilometri” può darsi che ci sia qualche segno sulle teste delle viti, oppure può darsi che sia inavvertitamente rimasta una piccola ditata all’interno del vetro.
Rimanendo al telaio, mettete la moto sul cavalletto, raddrizzate lo sterzo e allontanatevi di circa 10 metri sia davanti che dietro, per controllare l’allineamento delle ruote.
Continuando l’esame d’insieme della moto, andate in caccia di saldature e di riparazioni effettuate, guardate la testa dei bulloni se è rovinata, sia sul motore sia su alte parti ciclistiche. I bulloni rovinati indicano chiaramente l’operato di un meccanico non professionista. Ma controllate anche sul motore, sulle giunzioni fra i vari componenti, se c’è del “pick”, quella colla rossa che si usa per garantire la tenuta degli accoppiamenti: in sua presenza si può star certi che il motore è stato aperto. Un motore troppo pulito però può significare anche che vi hanno nascosto delle perdite.
Prima di accendere il motore, controllate il livello dell’olio dallo spioncino: anche questo è un indicatore della cura con la quale è stata tenuta la moto. E poi aprite il foro d’immissione del lubrificante: un motore consumato rovina l’olio e in alcuni casi, vicino allo sfiato della coppa, quello per intenderci che va nel filtro dell’aria per il recupero dei vapori, forma una schiuma biancastra.
Se possibile chiedete di vedere la moto con il motore freddo, in modo da valutare l’avviamento a freddo. E poi fatela scaldare al minimo dopo averla fatta accendere al padrone; anche questa è un’operazione che vi permetterà di valutare la sua “mano”.
A motore in moto non debbono esserci rumorosità strane né fumosità. Il gas di scarico con il motore leggermente accelerato deve essere appena tiepido all’uscita dei silenziatori e in nessun caso deve scottare la mano, altrimenti ci sono buone probabilità che le valvole di scarico siano bruciate. Lasciate la moto al minimo per un paio di minuti e poi date una sgassata a mezzo regime: se fuma allo scarico vuol dire che il motore è un po’ stanco, consumato.
A questo punto fatevela portare fuori dal proprietario, oppure con una scusa fategli fare qualche metro in moto. Anche in questo caso capirete molte cose su di lui…
E’ il momento di fare un giro, con calma, inserendo tutte le marce e facendo attenzione a eventuali rumorosità anomale. Controllate che la trasmissione non abbia troppo gioco, chiudendo e riaprendo il gas. Non vi servirà un giro ad alta velocità per capire se state comperando una buona moto. Piuttosto dovrete controllare che tutto vada bene, che la moto si porti bene, che vada dritta e sia intuitiva. All’arrivo lasciatela accesa ancora un attimo, per vedere se con il tempo esce fuori qualche problemino.
Bene, se siete ancora decisi a comperarla, non vi resta che controllare i documenti. Controllate dapprima che i numeri della carta di circolazione corrispondano con quelli del telaio e, eventualmente, del motore. Controllate la misura delle ruote e dei pneumatici, per essere sicuri di non prendere una moto “taroccata”. Evitate di comperare moto con impianti di scarico o di aspirazione diversi dall’originale: avreste problemi in sede di revisione, o magari al primo blocco delle forze dell’ordine.
Prima di procedere all’acquisto controllate anche il foglio complementare, quello rilasciato dal PRA; dove sono annotate le eventuali ipoteche: ovviamente se c’è qualche ipoteca che grava sulla moto questa deve essere “scontata” dal prezzo di acquisto…
Le formalità d’acquisto
Per l’acquisto dovrete andare presso un’agenzia di pratiche auto ad effettuare il passaggio di proprietà. Il costo dell’operazione si aggira sui 150/200 euro, in funzione dei diritti d’agenzia e del notaio, ed è a carico di chi acquista. L’operazione deve essere effettuata insieme dal legittimo proprietario e dall’acquirente, e all’uscita dall’agenzia, con in mano un foglio provvisorio, l’acquirente è già proprietario (e responsabile) a tutti gli effetti della moto.
Per quanto concerne la tassa di possesso, fino al momento dell’acquisto ne è responsabile solo il vecchio proprietario. Se però il bollo non è stato pagato per l’anno in corso, anche se manca un solo giorno, al momento dell’acquisto l’obbligo viene a cadere sull’acquirente che quindi deve provvedere.
Per quanto riguarda, infine, eventuali difetti riscontrati successivamente, di solito al momento di fare il passaggio di proprietà l’agenzia stessa vi consegnerà un foglio con il quale sollevate da future responsabilità il venditore. Firmando tale dichiarazione certificherete di aver valutato il bene da acquistare in tutti i suoi aspetti e che siete pronti a prendere la moto così com’è, rinunciando in futuro a rivalervi sul venditore. Il discorso ovviamente si applica alla compravendita fra privati, perché rivolgendosi a un venditore abbiamo già detto che oggi c’è una garanzia obbligatoria di un anno.
Una volta presa la decisione di acquistare una moto di seconda mano, vi resta la scelta se rivolgervi a un privato, a un concessionario o… al vostro meccanico.
Dove acquistarla
La scelta classica è fra il privato e la concessionaria. Nel primo caso bisogna spulciare un bel po’ di annunci, fare delle telefonate e prendere appuntamento per andare a vedere ognuna delle moto che si ritengono interessanti. Nel secondo caso basta girare un po’ di motosaloni per vedere una gran varietà di offerte.
Rivolgendosi alla concessionaria c’è il vantaggio che acquistando da strutture particolarmente professionali si può contare sulla buona qualità del mezzo che si acquista e su una garanzia di almeno un anno. Si dovrebbe insomma essere più garantiti, mentre acquistando da un privato bisogna da subito mettere in conto la necessità di procedere a una buona manutenzione del mezzo. In compenso dal privato si riesce a risparmiare parecchio e, a patto di intendersene un po’ e di avere tempo e voglia di girare a vedere moto, si può fare l’affarone.
C’è poi la terza via, quella del meccanico di fiducia. Se conoscete un meccanico e vi fidate di lui, potete anche chiedergli se ha sottomano una buona moto. Di solito i meccanici sono sempre informati su chi compra e chi vende e nella loro rete di amicizie un amico o un cliente che vuole cambiare moto c’è sempre.
Cosa guardare
Siete partiti per andare a vedere una o più moto. Bene, la prima cosa da fare è usare un po’ di psicologia. Sì, avete capito bene: dovete studiarvi il padrone della moto. Vi servirà per capire molte cose del mezzo che volete acquistare.
Chiedete allora di andare a vedere la moto a casa sua, in modo da vedere il garage dove è stata tenuta. Un garage pulito e ordinato testimonierà il carattere “precisino” del proprietario della moto. Viceversa un garage sporco e incasinato tradirà il fatto che probabilmente (ma non sicuramente…) anche la moto è stata trascurata, con una manutenzione occasionale e pressappochista.
Guardate anche la casa dove vive il proprietario della moto. La moto deve per forza rispecchiare il carattere del suo padrone, così come la casa. E infine guardate anche il vostro interlocutore, e cercate di capire se quella moto è adatta a lui, se è credibile che lui ne sia il proprietario e che uso può averne fatto, al di là di quello che vi racconta. Diffidate dalla classica storia dell’amico intermediario che vende la moto del “dottore” che non l’ha mai usata…
Detto questo sentite la storia della moto così come ve la racconta il vostro interlocutore e cercate dei “riferimenti” di quanto lui vi dice. Cercate i segni di una caduta e controllate che siano “coerenti” fra loro, vale a dire che non si tratti di due o più cadute differenti. E controllate tutti i particolari. Controllate l’usura delle manopole per capire quanti chilometri possono avere, l’usura delle pedane e della sella, eventuali sverniciature per lo sfregamento di elastici o altre parti mobili su componenti delle sovrastrutture. E poi le gomme, che vi diranno molto sulla condotta di guida adottata da chi ha avuto la moto. Una gomma molto consumata sui fianchi del battistrada è chiaro indice di una guida sportiva. Se addirittura ci sono dei ricciolini di gomma fusa sul fianco significa che quella moto ha girato in pista. Viceversa una gomma più consumata nella parte centrale è sinonimo di una guida tranquilla.
Controllate anche freni e sospensioni, controllate eventuali trafilagli e rigature sulle canne della forcella. Se ad esempio i foderi della forcella verso il perno ruota sono “martellati”, con la vernice staccata a puntini, di sicuro state acquistando una moto con molti chilometri, che ha fatto parecchie uscite in gruppo e che è andata piuttosto forte…
Guardate bene anche la strumentazione, controllate tutte le viti che la tengono montata, anche quelle interne visibili dal vetro: se è stata aperta per “scaricare il contachilometri” può darsi che ci sia qualche segno sulle teste delle viti, oppure può darsi che sia inavvertitamente rimasta una piccola ditata all’interno del vetro.
Rimanendo al telaio, mettete la moto sul cavalletto, raddrizzate lo sterzo e allontanatevi di circa 10 metri sia davanti che dietro, per controllare l’allineamento delle ruote.
Continuando l’esame d’insieme della moto, andate in caccia di saldature e di riparazioni effettuate, guardate la testa dei bulloni se è rovinata, sia sul motore sia su alte parti ciclistiche. I bulloni rovinati indicano chiaramente l’operato di un meccanico non professionista. Ma controllate anche sul motore, sulle giunzioni fra i vari componenti, se c’è del “pick”, quella colla rossa che si usa per garantire la tenuta degli accoppiamenti: in sua presenza si può star certi che il motore è stato aperto. Un motore troppo pulito però può significare anche che vi hanno nascosto delle perdite.
Prima di accendere il motore, controllate il livello dell’olio dallo spioncino: anche questo è un indicatore della cura con la quale è stata tenuta la moto. E poi aprite il foro d’immissione del lubrificante: un motore consumato rovina l’olio e in alcuni casi, vicino allo sfiato della coppa, quello per intenderci che va nel filtro dell’aria per il recupero dei vapori, forma una schiuma biancastra.
Se possibile chiedete di vedere la moto con il motore freddo, in modo da valutare l’avviamento a freddo. E poi fatela scaldare al minimo dopo averla fatta accendere al padrone; anche questa è un’operazione che vi permetterà di valutare la sua “mano”.
A motore in moto non debbono esserci rumorosità strane né fumosità. Il gas di scarico con il motore leggermente accelerato deve essere appena tiepido all’uscita dei silenziatori e in nessun caso deve scottare la mano, altrimenti ci sono buone probabilità che le valvole di scarico siano bruciate. Lasciate la moto al minimo per un paio di minuti e poi date una sgassata a mezzo regime: se fuma allo scarico vuol dire che il motore è un po’ stanco, consumato.
A questo punto fatevela portare fuori dal proprietario, oppure con una scusa fategli fare qualche metro in moto. Anche in questo caso capirete molte cose su di lui…
E’ il momento di fare un giro, con calma, inserendo tutte le marce e facendo attenzione a eventuali rumorosità anomale. Controllate che la trasmissione non abbia troppo gioco, chiudendo e riaprendo il gas. Non vi servirà un giro ad alta velocità per capire se state comperando una buona moto. Piuttosto dovrete controllare che tutto vada bene, che la moto si porti bene, che vada dritta e sia intuitiva. All’arrivo lasciatela accesa ancora un attimo, per vedere se con il tempo esce fuori qualche problemino.
Bene, se siete ancora decisi a comperarla, non vi resta che controllare i documenti. Controllate dapprima che i numeri della carta di circolazione corrispondano con quelli del telaio e, eventualmente, del motore. Controllate la misura delle ruote e dei pneumatici, per essere sicuri di non prendere una moto “taroccata”. Evitate di comperare moto con impianti di scarico o di aspirazione diversi dall’originale: avreste problemi in sede di revisione, o magari al primo blocco delle forze dell’ordine.
Prima di procedere all’acquisto controllate anche il foglio complementare, quello rilasciato dal PRA; dove sono annotate le eventuali ipoteche: ovviamente se c’è qualche ipoteca che grava sulla moto questa deve essere “scontata” dal prezzo di acquisto…
Le formalità d’acquisto
Per l’acquisto dovrete andare presso un’agenzia di pratiche auto ad effettuare il passaggio di proprietà. Il costo dell’operazione si aggira sui 150/200 euro, in funzione dei diritti d’agenzia e del notaio, ed è a carico di chi acquista. L’operazione deve essere effettuata insieme dal legittimo proprietario e dall’acquirente, e all’uscita dall’agenzia, con in mano un foglio provvisorio, l’acquirente è già proprietario (e responsabile) a tutti gli effetti della moto.
Per quanto concerne la tassa di possesso, fino al momento dell’acquisto ne è responsabile solo il vecchio proprietario. Se però il bollo non è stato pagato per l’anno in corso, anche se manca un solo giorno, al momento dell’acquisto l’obbligo viene a cadere sull’acquirente che quindi deve provvedere.
Per quanto riguarda, infine, eventuali difetti riscontrati successivamente, di solito al momento di fare il passaggio di proprietà l’agenzia stessa vi consegnerà un foglio con il quale sollevate da future responsabilità il venditore. Firmando tale dichiarazione certificherete di aver valutato il bene da acquistare in tutti i suoi aspetti e che siete pronti a prendere la moto così com’è, rinunciando in futuro a rivalervi sul venditore. Il discorso ovviamente si applica alla compravendita fra privati, perché rivolgendosi a un venditore abbiamo già detto che oggi c’è una garanzia obbligatoria di un anno.
Vendere la moto
Vendere la moto
Qualche consiglio può essere utile anche per chi vuole vendere la moto. Beh, come prima cosa lavatela, in modo che si presenti bene. Sistemate eventuali piccoli problemini che possono scoraggiare i potenziali compratori. Cercate insomma di vendere un mezzo “giusto” a un prezzo adeguato.
Quando fate vedere la moto siate disponibili, ma attenti. Non accettate appuntamenti in posti isolati e portate uno o due amici con voi qualora vi fidiate poco. Non fate strapazzare troppo la vostra moto da meccanici improvvisati e valutate a chi la date in mano per la prova su strada. La responsabilità in caso di incidenti se il guidatore non ha l’età minima necessaria è vostra. Valutate anche se si tratta di una persona seria e che sa guidare la vostra moto, altrimenti offrite un giro guidando voi. Prima di mandare il possibile acquirente a fare un giro, infine, chiedetegli comunque un documento, per essere sicuri che torni.
Al momento della vendita controllate che il passaggio sia registrato dal notaio, diversamente non sarà valido e voi resterete titolari e responsabili della moto. Ricordate anche che la procura a vendere data ai concessionari è soggetta all’autentica del notaio. Diversamente nel giro di qualche anno inizieranno ad arrivarvi cartelle esattoriali per i bolli non pagati nel periodo di giacenza presso la concessionaria…
Qualche consiglio può essere utile anche per chi vuole vendere la moto. Beh, come prima cosa lavatela, in modo che si presenti bene. Sistemate eventuali piccoli problemini che possono scoraggiare i potenziali compratori. Cercate insomma di vendere un mezzo “giusto” a un prezzo adeguato.
Quando fate vedere la moto siate disponibili, ma attenti. Non accettate appuntamenti in posti isolati e portate uno o due amici con voi qualora vi fidiate poco. Non fate strapazzare troppo la vostra moto da meccanici improvvisati e valutate a chi la date in mano per la prova su strada. La responsabilità in caso di incidenti se il guidatore non ha l’età minima necessaria è vostra. Valutate anche se si tratta di una persona seria e che sa guidare la vostra moto, altrimenti offrite un giro guidando voi. Prima di mandare il possibile acquirente a fare un giro, infine, chiedetegli comunque un documento, per essere sicuri che torni.
Al momento della vendita controllate che il passaggio sia registrato dal notaio, diversamente non sarà valido e voi resterete titolari e responsabili della moto. Ricordate anche che la procura a vendere data ai concessionari è soggetta all’autentica del notaio. Diversamente nel giro di qualche anno inizieranno ad arrivarvi cartelle esattoriali per i bolli non pagati nel periodo di giacenza presso la concessionaria…
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