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Assicurazioni: le proposte delle compagnie

il 29/04/2001 in Attualità

Ridurre il carico fiscale, creare una ?bad company? e scaricare direttamente la franchigia sulle spalle dell?assicurato colpevole in caso di incidente. Ma le compagnie assicuratrici non vogliono pagare neanche gli onorare di periti e avvocati se?

Ridurre il carico fiscale, creare una ?bad company? e scaricare direttamente la franchigia sulle spalle dell?assicurato colpevole in caso di incidente. Ma le compagnie assicuratrici non vogliono pagare neanche gli onorare di periti e avvocati se?

Ridurre il carico fiscale, creare una ?bad company? e scaricare direttamente la franchigia sulle spalle dell?assicurato colpevole in caso di incidente. Ma le compagnie assicuratrici non vogliono pagare neanche gli onorare di periti e avvocati se?
di Riccardo Matesic
In attesa che il 2 maggio il Governo vari il decreto contro il caro assicurazioni, l?ANIA, l?Associazione delle Imprese Assicuratrici, ha tenuto una conferenza stampa per presentare delle proposte atte a ridurre i costi delle polizze.
Si comincia allora con l?abolizione dell?aliquota fiscale del 12,5%, giudicata iniqua perché va a tassare un obbligo di legge. Un?aliquota alla quale va ad aggiungersi un 10,5% di contributo al Servizio Sanitario Nazionale e un 4% per il fondo Vittime della Strada.
Il secondo intervento necessario sarebbe una ?bad company?, un consorzio di compagnie per offrire copertura ai guidatori che provocano frequentemente incidenti. Ma gli assicuratori chiedono anche una franchigia importante (comunque non superiore ai 2 milioni) ?direttamente opponibile? al danneggiato: in parole povere i primi due milioni di danno li dovrebbe liquidare direttamente il colpevole dell?incidente e non la compagnia.
Quest?ultima soluzione, poco percorribile per una serie di problemi di responsabilità secondo noi, consentirebbe secondo il presidente dell?ANIA Desiata, di ridurre i premi di un buon 15%. Qualora non fosse possibile optare per la franchigia ?direttamente opponibile?, l?ANIA auspica almeno dei criteri di maggior sicurezza per recuperare le franchigie anticipate ai sinistrati, oggi spesso difficilmente recuperabili.
Infine gli assicuratori chiedono di contenere i costi delle riparazioni, prendendosi direttamente in carico i veicoli danneggiati. La cosa più importante però è che hanno chiesto di non essere più obbligati a pagare gli onorari di periti e avvocati qualora accettino di liquidare il danno nei termini prescritti dalla legge. Il risparmio previsto sarebbe di circa 1.500 miliardi.

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