Storia del marchio Moto B

La Moto B, in seguito MotoBi, è un marchio motociclistico italiano in commercio tra il 1950 ed il 1977. Dal 2009 il gruppo austriaco Michael Leeb Trading GmbH ha ripreso a utilizzare questo glorioso marchio per una gamma di motociclette e scooter di cilindrata compresa tra i 50 ed i 125, che da qualche anno non vengono più importate in Italia. La storia della MotoBi è intrecciata a quella della Benelli. Giuseppe Benelli, il primo dei 6 fratelli che, su impulso della madre Teresa Boni Benelli, fondarono la storica casa motociclistica di Pesaro, lasciò l’azienda nel 1949 in seguito a contrasti coi fratelli in merito alla gestione della stessa. Giuseppe aveva intenzione di creare una casa motoristica che producesse anche automobili economiche che facessero concorrenza alla FIAT, ma stante l’avversione del gigante torinese, si convertì ben presto all’idea di produrre sole moto, e lo fece con questo nuovo marchio, appunto Moto B, che già nel 1950 mise in produzione il suo primo modello, la 98 B. Negli anni successivi arriveranno altri modelli, da 125, 175 e 200, e le prime vittorie sportive, compresa una vittoria alla Milano-Taranto. Nel 1957 Giuseppe Benelli muore e gli succedono i figli Luigi e Marco, e nel 1962 la MotoBi si riunisce alla Benelli. Seppur riuniti nello stesso gruppo, i due marchi sopravviveranno entrambi, ciascuno con una propria gamma. L’ultima vera e propria MotoBi sarà la Sport Special del 1968; in seguito le produzioni delle due case tenderanno ad uniformarsi, fino alla scomparsa definitiva del marchio MotoBi dai listini nel 1977. Ci sarà un tentativo di rilancio del marchio nel 2003, senza successo, fino al 2009 quando il già citato gruppo austriaco Leeb ha ricominciato a commercializzare moto e scooter con questo marchio. A partire dal 2010 il marchio MotoBi è comparso anche sulle moto del team monegasco JiR nel motomondiale Moto2.