Da tanti anni avevo voglia di vedere la diga del Vajont. E sempre da tanti anni avevo voglia di vedere il massimo di chilometri che riuscivo a fare con lo scooter in un giorno. Questi due pensieri mi sono tornati in mente venerdì 24 giugno: li ho sommati ed ecco il risultato!
Sabato 25 giugno 2011, ore 05:30 circa, parto da Perugia con il mio Honda SH 300i.
Le previsioni sono ottimo per tutto il centro-nord d'Italia ma in zona Mercato Saraceno incontro una leggerissima pioggia e l'asfalto bagnato indica che mezz'ora prima ha piovuto ben bene.
Naturalmente verso il Verghereto la strada è interrotta e si percorrono 9 chilometri per strade secondarie prima di rientrare in superstrada.
Da Cesena il tempo si rimette nella "corsia" delle previsioni e da qui il sereno accompagnerà tutto il mio viaggio.
A Ravenna abbandono la E45 (Orte-Ravenna), che mostra un pessimo asfalto sia in Umbria che in Emilia Romagna, e prendo la SS 309.
Anche questa statale mostra in vari tratti un pessimo asfalto (specie in alcuni tratti veneti…) e soprattutto è attraversata da automobilisti che forse hanno fretta…
Comunque noto che l'Italia è la stessa da nord a sud: poco rispetto per gli scooteristi da parte degli automobilisti, automobilisti che guidano come piloti di formula 1 a Rovigo come a Roma (per esempio) e sempre più strade con tratti dall'asfalto pessimo!

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Prendo l'Autostrada A27 e, pur stando attento alla strada, riesco a godermi dei panorami bellissimi: l'Italia è stupenda!
Esco a Belluno e finalmente arrivo a Longarone.
Mi fermo davanti ad una cappellina che ricorda le vittime del terribile disastro del 9 ottobre 1963 e faccio un filmato senza accorgermi che ho un rettile a pochi centimetri dai piedi…
Salgo fino alla diga del Vajont e in una delle curve assisto dal vivo alla migliore performance di un motociclista: una piega del genere dal vivo non l'avevo mai vista nelle strade dei miei viaggi!
Mi fermo nel parcheggio sopra la diga mentre avviene un piccolo tamponamento tra un motociclista ed un automobilista: niente di grave per fortuna!
Parcheggio lo scooter vicino a delle moto stupende (c'è un Honda "firmata" Repsol che sembra quello di Dovizioso…Bellissima!) e chiedo scusa ad una ragazza della comitiva se mi permetto di parcheggiare vicino a moto stupende il mio "scooterino".
Lei dice che son sempre "due ruote" come le loro e parlando le dico che vengo da Perugia.
Sulle prime non crede che io sia partito la mattina stessa dall'Umbria con "quello" (come chiama lei il mio scooter…)!
Le consiglio di cercare su Youtube nei prossimi giorni un video dal titolo "Perugia Longarone" e poi ci auguriamo a vicenda "buon viaggio". Dopo aver "studiato" la scena del disastro con commozione e rabbia vera, riparto per Perugia.

Il ritorno è sempre migliore dell'andata per il sottoscritto perché, specie quando faccio tratti mai percorsi, si è imparata la strada e si è più sicuri di non sbagliare.
Inoltre c'è poco traffico e, mentre il mondo guarda l'ennesima caduta di Simoncelli in Olanda, io sto viaggiando sulla A27: sembra aperta solo per me, non incontro tante auto!
Anche sulla via del ritorno faccio il turista e finalmente riesco pure a visitare per la prima volta la tomba del Sommo Poeta a Ravenna.
Arrivo a casa quando il sole sta tramontando e sono felice per aver visto ancora zone stupende d'Italia…
Anche se la mano e il polso sono a pezzi, perché non sono abituato a viaggiare sulle autostrade per lungo tempo!
La motociclista, i tanti motociclisti, il rettile, la Diga, Dante…quanti ricordi che avrò anche di questo viaggio!