Un anno di lavoro finalmente è alle spalle, adesso si parte per le vacanze che quest'anno saranno molto speciali: io e la mia ragazza Irene viaggeremo per duemila chilometri sulla nostra Vespa. Dopo un pomeriggio intenso di preparativi, in cui carichiamo allo sfinimento la Vespona GTS, andiamo a letto presto e la lasciamo carica a riposare nel box, l'attende una lunga cavalcata e deve risparmiare le energie!

Pronti, partenza… via!
Si parte al mattino presto, la Vespa è stracarica. Da Alessandria procediamo verso Serravalle Scrivia per poi entrare nelle curve del passo della Scoffera. In un paio d'ore siamo a Chiavari, da lì scendiamo lungo l'Aurelia per poi arrivare a Marina di Massa per ora di pranzo. Ci accampiamo in un campeggio con la tenda e poi al mare!
Passati due giorni ripartiamo per Talamone. Ci lasciamo il brutto tempo alle spalle e riprendiamo l'Aurelia. Passiamo Viareggio, Pisa, Livorno per poi arrivare nel fantastico parco della Maremma. Il nostro campeggio è affacciato sul mare, davvero un bellissimo posto! Durante la serata incontro un altro viaggiatore possessore di una bellissima Vespa PX completamente dipinta con vari paesaggi di mare: è veramente bella.
Il giorno successivo visitiamo Talamone e da lì andiamo a fare un tuffo dalla scogliera. Il pomeriggio lo passiamo a giocare a tennis, intanto in campeggio arrivano due bellissime Lambrette stracariche come la mia Vespa, una bella foto ricordo tutti insieme e poi via fuori a cena con la mia Irene.

Verso la capitale sognando vacanze romane
La mattina seguente partiamo per Roma. Facciamo colazione davanti al porto di Talamone e poi imbocchiamo nuovamente l'Aurelia. Lì incontriamo due vespisti di Arezzo e insieme a loro ci facciamo compagnia tra vento e prati immensi fino a Civitavecchia, per poi dividerci all'imbocco dell'autostrada. I due proseguirono per raggiungere la Calabria mentre noi continuiamo gli ultimi chilometri per arrivare in campeggio nella città eterna. Pomeriggio in piscina e sera in campeggio.
Ci svegliamo e andiamo con i mezzi pubblici a visitare Roma e i suoi bellissimi monumenti: Colosseo, Fontana di Trevi, piazza di Spagna, Milite Ignoto e poi riprendiamo il bus che ci riporta in campeggio. Una buona pizza e siamo talmente stanchi che ci buttiamo in tenda e a dormire.
Al mattino ci alziamo presto per preparare tutto e ripartire per San Mango (AV) dove mi aspetta la mia famiglia. Passiamo per l'entroterra questa volta e dopo 250 chilometri tra i vari paesi e tra tanto caldo, vedo finalmente il paese di San Mango sul Calore... Una foto sotto il cartello con tanto di striscione "Che spettacolo" e poi arrivo a casa! Purtroppo mi ha colto di sorpresa una foratura alla gomma posteriore. Scarichiamo tutto e poi via dal gommista.

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Due Vespe nel cortile
Qualche lavoro a casa e poi tiro fuori la mia seconda Vespina che mi aspettava da un anno... La tiro fuori, una spolverata alla sella e poi via, giù dalla discesa. La piccola si avvia in un attimo. È un momento magico in cui rivivo le emozioni di quando avevo 14 anni. La mia prima Vespa, anche se molti non la valorizzano dicendo che è un ferro vecchio, per me rimane sempre bellissima! Metto le mie vespe in cortile per un bel lavaggio e poi le ritiro nel box, una vicina all'altra.
Nei giorni passati a casa mia abbiamo girato un po'. Siamo stati a Napoli, un paio di giorni al mare e poi una bella giornata nella stupenda Costiera Amalfitana. E' bellissimo ammirare e attraversare le morbide curve della costiera in sella alla mia fiammante Vespa!
Ripartiamo e mettiamo nel mirino l'Abruzzo. Passiamo per Benevento, Campobasso per poi arrivare a Termoli, qua prendiamo l'autostrada e dopo qualche ora di viaggio arriviamo ad Alba Adriatica...
Piantiamo la tenda in campeggio e poi tutti al mare. Passiamo due giorni bellissimi di spiaggia, sole, mare e passeggiate serali sul lungo mare.

Un Ferragosto che non si dimentica
E cosi siamo arrivati al giorno di Ferragosto, penso che questa giornata me la ricorderò per tutta la vita! Stamattina prepariamo tutto per ripartire, prendo l'autostrada e mi fermo al primo autogrill perché ho un dolore fortissimo al fianco che mi impedisce di proseguire. Penso che siano le mie solite coliche ai reni, esco alla prima uscita e arrancando arrivo alla Croce Verde di Valdaso. Mi caricano sull'ambulanza e mi portano a pronto soccorso di Fermo dove vengo visitato, per fortuna non è niente di grave solo un'infiammazione al fianco destro. Per le ore 13.00 esco dall'ospedale con tanta voglia di rimettermi in sella e recuperare le ore perse. Riprendo l'autostrada, dopo circa cinque chilometri sento che la mia vespa va un po' dove vuole: il posteriore sbanda continuamente fino a quando decido di fermarmi e noto che la gomma di dietro è completamente deformata e in pochi minuti si sgonfia. Con l'aiuto di un gentile motociclista chiamo il carro attrezzi. Al telefono al call-center della Piaggio, mi dicono di lasciarla in deposito e aspettare lunedì per la riparazione. Ero lontano 500 km da casa, fermo in autostrada, un caldo infernale senza la più pallida idea di cosa fare, se tornare a casa o restare li. Cerco in tutti i modi di far capire al signore del carro attrezzi che ho bisogno di andare subito da un gommista per mettere un copertone nuovo e risalire in sella. Lui non ne vuole sapere, dice che ha lasciato moglie e figli al ristorante per venirmi a prendere, cosi ci accompagna in fretta al deposito per lasciare la moto e la cosa che più mi stupisce è vedere questo stabile strapieno di gomme nuove. A questo punto mi sono un po' arrabbiato e ho insistito affinché, con una buona ricompensa, mi venisse cambiata la gomma ma niente da fare; la sua testa era già al ristorante, così non posso fare altro che chiedergli un passaggio alla stazione di Porto Recanati. Molto arrabbiato e amareggiato andiamo a prendere il treno per Ancona dove facciamo il biglietto per tornare a casa. Arriviamo in Alessandria il giorno successivo al mattino presto. Solo un motociclista può capire la rabbia che si prova quando la propria moto è in mano ad altre persone lontana 500 km. Mi sento preso in giro, il mio giro non è ancora completo, sono abbattuto....

Risvegliarsi da un incubo
Passato qualche giorno ricevo una telefonata che finalmente la mia vespa è stata riparata e posso ritornare a prenderla... Prendo il treno di notte da Alessandria per essere ad Ancona il mattino seguente, ritiro la mia vespa e con grande felicita di riaverla di nuovo con me, affronto da solo gli ultimi 500 km di autostrada, sono un po' triste, so che l'avventura sta finendo, ma sono gioioso perché, anche se ho avuto qualche imprevisto, ho realizzato un mio bellissimo sogno. Ora il mio giro è veramente completo, ce l'ho fatta!

Ringraziamenti
Per prima la mia fidanzata Irene, inseparabile compagna di questo viaggio avventura, senza di lei non avrei mai trovato la strada giusta; voglio ringraziare la Croce verde di Valdaso che mi ha soccorso in un momento difficile, e vorrei ringraziare tutte le persone che, durante il cammino, incuriosite dalla mia Vespa mi hanno dato l'incoraggiamento per proseguire... Un grazie speciale va a mio Papà che fin dal primo momento ha creduto in me e nella mia avventura!
Per ultimo vorrei ringraziare la mia Fortissima Vespa che mi ha dato modo di realizzare questo bellissimo sogno diventato realtà!!!
Ora non aspetto altro che un'altra avventura in Vespa.
Un saluto a tutti, specialmente alla redazione di www.motonline.com che mi ha permesso di pubblicare il mio racconto...
Un lampeggio!
Gabriele