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I viaggi dei lettori

26 Passi in un giorno

di Alberto Grandi e Giorgio Roncoli il 28/08/2008 in I viaggi dei lettori

Il sogno di fare un record e la voglia di stare in sella di due amici li porta a macinare oltre settecento chilometri in un giorno. Ecco com'è andata e qualche consiglio per ripetere la loro esperienza

26 Passi in un giorno
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L'idea di affrontare ventisei passi di montagna in un giorno nasce un pomeriggio di giugno quando ci capita di leggere un articolo su una rivista specializzata dove si parlava di due ingegneri che partendo da Chiavenna hanno percorso in un giorno più di seicento chilometri con due Suzuki attraversando venticinque passi alpini. L'impresa viene definita da Guinness dei Primati. E noi pensiamo perché non farne ventisei percorrendone quasi ottocento in un giorno? Un' idea malsana o una sfida?
Sia quel che sia decidiamo di partire.
La prima data possibile è il 19 luglio, nonostante le strade siano già popolate da turisti che con auto, moto, bici e camper si godono i paesaggi alpini.
Il nostro programma prevede di ripercorrere lo stesso tragitto degli amici che ci hanno preceduto aggiungendo il Passo San Marco che collega la Val Brembana alla Valtellina e ci permette di arrivare a Chiavenna. Omettiamo dal programma il Passo Oclini che viene sostituito dal passo Giau: totale 26 passi in un giorno!
26 Passi in un giorno
Dobbiamo partire presto e allora alle 5,30 ci ritroviamo per la foto di rito davanti al tabellone elettronico del Comune di Bovezzo. Pronti…via!
Raggiungiamo il passo San Marco di buon mattino, la temperatura è di cinque gradi sopra lo zero, ma il primo sole rende il cielo terso e il panorama è fantastico.
Foto e via verso Chiavenna dove ci si ferma dopo 150 km dalla partenza per una rapida pausa caffè.
Maloja, Bernina, Forcola di Livigno e Foscagno tutto d'un fiato assistiti da uno splendido sole che trasforma il paesaggio alpino in una cartolina.
Pausa per rifornimento prima di uscire dal territorio extradoganale. Benzina a 1,081 euro… che soddisfazione.
Passiamo lo Stelvio sempre affollato da ciclisti e motociclisti e giù verso Trafoi per una pausa ristoratrice con una favolosa fetta di strudel e un cappuccio gigante.
Via verso il Palade che raggiungiamo dopo il lungo e noioso trasferimento lungo la Val Venosta fino a Merano.
Tutto d'un fiato Mendola, San Lugano, Pramadiccio, Lavazé, Costalunga per fare una pausa pranzo al Rifugio Alochet a pochi chilometri dal Passo S. Pellegrino dopo ben 560 km e 9h e 30' di guida. Guarda caso la titolare è una motociclista con tanto di tuta in pelle che ci chiede se ci stiamo divertendo. Un ottimo panino con speck e formaggio e poi via verso il S. Pellegrino che attraversiamo alle 15,37.
Ci destreggiamo fra sorpassi di ciclisti, camper e turisti in auto tenendo una media costante e piuttosto sostenuta, vogliamo arrivare alla meta ancora con la luce del giorno. Quindi tutti di seguito Valles, Rolle (pausa per rifornimento), Cereda, F.lla Aurine, Duran dove ci fermiamo 25 minuti per un caffè e una chiacchierata con un motociclista solitario diretto a Mestre.
Il meteo sebbene sia variabile ci assiste e alterna sole a nuvole con una temperatura sempre piacevole che non affatica la guida.
Iniziamo a sentire che l'impresa è fatta e ricaricati dalla pausa caffé ripartiamo per scollinare il Passo Staulanza alle 18,19 poi verso il Giau, Falzarego, Valparola, Campolongo.
Vogliamo arrivare ma ci aspettano gli ultimi 3 passi impegnativi che superano i 2000 m.
Li percorriamo di slancio ammirando il gruppo del Sella parzialmente avvolto dalle nubi della sera. Pordoi, Sella e finalmente il Gardena che raggiungiamo alle 20,28 esattamente dopo 15 ore dalla partenza.
Ci rilassiamo guardando il fantastico panorama, facciamo diverse fotografie e riviviamo la nostra "impresa" ben consapevoli di aver guidato tanto e visto "poco" concentrati solo sul nastro di asfalto dei 785 km fino a lì percorsi.
Ancora 8 km ci separano dal Garni Bel Air di Colfosco che abbiamo prenotato a metà viaggio quando avevamo la certezza di arrivare.
Scendiamo dal Gardena e accolti dalla gentilissima Marion, titolare del Garni ed ex atleta della squadra nazionale di snowboard, parcheggiamo le moto in garage e ci gustiamo una tipica cena altoatesina.
Dopo aver ripercorso mentalmente la nostra giornata e soddisfatti di aver completato il nostro programma dopo ben 793 km e quasi 13 ore di guida effettiva ci gustiamo il meritato riposo nella nostra accogliente camera pronti per ripartire il giorno dopo e tornare a casa.
Il viaggio non rientra propriamente nella "filosofia del mototurista" ma se si vuole fare una giornata di "curve" mettendo alla prova il proprio fisico e il proprio mezzo si può pensare di fare un'impresa del genere. Non è un record da Guinness dei Primati e può essere affrontato da chiunque abbia voglia di guidare per quasi 13 ore in un giorno percorrendo centinaia di curve e tornanti, decine di saliscendi effettuando centinaia di cambi marcia che alla fine mettono a dura prova il polso sinistro.
Ce l'abbiamo fatta e siamo pronti a ripetere l'esperienza il prossimo anno aggiungendo altri due passi per arrivare a 28. Qualcuno si vuole aggregare? Un lampeggio a tutti.

I protagonisti

Grandi Alberto
45 anni di BRESCIA - MOTOCICLISTA da 31 anni
Rancoli Giorgio 52 anni di BRESCIA – MOTOCICLISTA da 38 anni

Le moto 


BMW R 1200 GS
del 2004
BMW R 1150 GS ADV del 2004

Il viaggio in sintesi

Partenza da BOVEZZO (BS) il 19/07/08 – ORE 5,28
Arrivo a COLFOSCO (BZ) il 19/07/08 – ORE 20,40

Km Totali 793

I consumi
Totale 41 Litri  – MEDIA 19,5 Km/l

5 PROVINCE INTERESSATE + SVIZZERA
BERGAMO
SONDRIO
BOLZANO
TRENTO
BELLUNO

I TEMPI
TOTALE 15 h 12' PAUSE 1 h 30'
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 1 h
GUIDA EFFETTIVA 12 h 42' MEDIA SU GUIDA EFFETTIVA 64 Km/h
PAUSE EFFETTUATE
1^ CHIAVENNA 10'
2^ LIVIGNO 5' rifornimento
3^ TRAFOI 20'
4^ PASSO LAVAZE' 5'
5^ PASSO S. PELLEGRINO 20' pranzo
6^ FIERA DI PRIMIERO 5' rifornimento
7^ PASSO DURAN 25'
26 Passi in un giorno
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