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I viaggi dei lettori

Con la Harley nel Far West

di Claudio il 19/07/2007 in I viaggi dei lettori

Dieci giorni tra Arizona, Colorado, Utah, New Mexico in sella a otto splendide Electra Glide. Un viaggio che chiunque, almeno una volta nella vita, dovrebbe fare

Con la Harley nel Far West
Non è cosí complicato come sembra organizzare un viaggio in moto negli USA.
A noi sono bastate due e-mail: una alla concessionaria per riservare le moto, una alla centrale riserve della catena di hotels Best Western in Arizona, ma se si è in pochi e si va fuori stagione, basta riservare le moto e cercarsi gli hotels di giorno in giorno.
Siamo in 16: otto coppie, otto moto. La prenotazione delle 8 Ultra Glide, con borse, top case, radio MP3 l'ho effettuata a novembre 2006.
Si può annullare fino a un giorno prima, penalità 50 dollari per moto.
Per quanto riguarda il pernottamento, mi sono appoggiato alla catena Best Western perché la migliore catena alberghiera degli Stati Uniti per rapporto qualità-prezzo: nel giro di tre giorni ricevo conferma della prenotazione per tutti gli hotels richiesti. Solo devo trasmettere ad ogni hotel la lista dei nomi. Ho tempo fino a un mese prima per farlo o per annullare senza spese.
Riservo i biglietti aerei per tutti: Madrid (siamo tutti residenti spagnoli)–Chicago-Las Vegas: si parte il 26 aprile.

Giorno 1, 26 aprile
In serata arriviamo a Las Vegas: sono le 20:30 locali, le 05:30 del mattino del giorno dopo per noi. Ci aspetta un minibus che ci porta all’hotel. Prepariamo i bagagli e lasciamo il resto all’hotel fino al ritorno. Volendo la HDLV (Harley Davidos of Las Vegas) ci offre di tenerci le valigie.

Giorno 2, 27 aprile
Andiamo in taxi alla HDLV. Facciamo un po’ di fila per firmare i contratti: è venerdi e c’è parecchia gente che affitta moto: la HDLV ha al momento 167 moto disponibili da affittare, ogni 6 mesi le vendono tutte e le rinnovano: sono dunque sempre nuove, o quasi. Ad una moto non si chiude bene il top case: nessun problema, fuori la moto e dentro un’altra nuova, km zero. Ci chiedono di non “tirarla” per i primi 500 km...
Ci offrono casco e tuta antipioggia, tutto compreso nel prezzo: circa 100 euro al giorno, assicurazione compresa (ma con franchigia di 1.000 dollari).
Sono le 11 del mattino, 28 gradi, si parte.
Prima tappa: Williams Arizona, a 80 km dal Grand Canyon.
Usciamo da Las Vegas, direzione Kingman. Sul percorso attraversiamo la Hoover Dam e poi dritti per 100 km nel deserto. Musica country alla radio, spazi infiniti: il vero West.
Dopo una sosta da un Denny’s (catena di ristoranti accettabili per i gusti europei) a Kingman, già in Arizona, lasciamo l’autostrada e siamo sulla mitica Route 66: è un tratto di circa 130 km, il più autentico di quanti ne sono rimasti della 66 originale, che univa Chicago a Los Angeles. Fermata a Seligman, un paesino che vive del turismo nostalgico. Nei negozi si trova qualunque cosa con l’icona Route 66: almeno gli adesivi per le moto a casa si devono comprare.
In serata arriviamo al BW Inn of Williams: un po’ caro rispetto alla media, però bello e confortevole. Per cena, da non perdere, il Cruiser’s Café, vero ambiente Old West, sulla main street.

Giorno 3, 28 aprile
Il programma prevede di salire al Grand Canyon, poi costeggiarlo per l’uscita est, e arrivare a Page.
In mattinata siamo al Grand Canyon, compriamo un pass che vale un anno per tutti i parchi degli USA e andiamo diretti all’aeroporto. Dopo un po’ di contrattazione troviamo un aereo che ci porta sul canyon ancora in mattinata.
Son 100 dollari a persona, però la vista è impressionante.
Al ritorno, dopo circa 30 minuti, ci fermiamo sui vari “Viewpoints”. Nel pomeriggio scendiamo a valle. Prima di arrivare a Page, sul lago Powell, facciamo una sosta al parcheggio dal quale parte il sentiero che porta all’Horseshoe Bend.
C’è 1 km circa da camminare, ma la vista poi è eccezionale: il Colorado fa una curva che assomiglia ad un ferro di cavallo (da lí il nome).
Pernottiamo all’Arizonian Inn.

Giorno 4, 29 aprile
Alle 8 siamo davanti all’ufficio di Charlie, che gestisce la Overland Canyon Tours a Page. Con due jeep scoperte ci porta a 15 km fuori Page, a vedere l’Antelope Canyon. Il canyon è corto, circa 150 metri, ma l’erosione provocata dall’acqua che vi ha filtrato durante secoli ha disegnato forme e colori unici. Un paradiso per i fotografi, anche se l’ora migliore sarebbe a mezzogiorno, con il sole in verticale.
Verso le 11 siamo di ritorno, rimettiamo in moto e partiamo per Kayenta, punto logistico d’appoggio per vedere la Monument Valley.
Chi vede per la prima volta questa valle dalla terrazza del visitor center non dimentica più quel momento. E’ difficile descriverne la sensazione: spazio, colori, dimensioni: tutto è speciale in quella valle e non si puo fare a meno di pensare agli innumerevoli film western girati in quel luogo.
Affittiamo anche qui due jeep scoperte che portano il gruppo all’interno della valle. Il giro dura tre ore, con parecchie soste per fotografie e per vedere segni della presenza di antichi indiani: sono 50 dollari a persona, ma ne vale assolutamente la pena.
Aspettiamo fino al tramonto per qualche foto suggestiva in più, poi torniamo a Kayenta dove abbiamo le camere riservate al BW Wetherill.

Giorno 5, 30 aprile
Il tratto oggi è corto: meno di 200 km per arrivare a Chinle, all’imboccatura del Canyon de Chelly. Forte dell’esperienza degli anni passati, ho riservato prima di partire il tour con Leon Skyhorse, principale guida in paese. All’una ci aspetta con il suo vecchio Hanomag del ’63 a benzina, un camion, scoperto ovviamente, con il quale ci porta all’interno del canyon. Abbiamo scelto l’opzione del tour di 3 ore: si passa lungo (e dentro) il letto del fiume, cercando di non pensare al modo crudele con cui il conducente tratta la frizione… Anche qui parecchie soste, con interessantissimi resti di villaggi indiani incastrati sotto le pareti del canyon.
Al ritorno, in sella alle moto, percorriamo la strada che costeggia il canyon a sud, fino ad arrivare al viewpoint davanti alla Spyder Rock. Chi ha visto il film “L’oro di Mckenna”, con G. Peck e Omar Sharif, sa a cosa mi riferisco.
Dopo qualche altra sosta lungo la strada ritorniamo a Chinle dove alloggiamo al
De Chelly Inn.

Giorno 6, 1 maggio
Oggi c’è parecchia strada da fare.
Al mattino torniamo parzialmente indietro sulla strada verso nord, facciamo una sosta nell’originalissimo caffé di Mexican Waters (da non perdere se si è in zona), poi continuiamo verso Cortez in Colorado. Sulla strada deviamo 1 KM per raggiungere il Four Corners Point, ovvero il punto comune a quattro stati, unico negli Stati Uniti (Colorado, Arizona, New mexico, Utah). Foto ricodo e poi via veloci: dopo Cortez saliamo la sierra sulla destra per entrare nella Mesa Verde. Finalmente un po’ di curve (finora sono state ben poche). Procediamo fino alla Cliff House che visitiamo accompagnati da una guida. Anni fa la visita era libera ma la sempre maggior presenza di turisti obbliga a visitarla ad ore prestabilite accompagnati da un Ranger.
In serata torniamo a valle e riprendiamo la strada verso Durango. Ormai siamo in Colorado. Dormiamo al BW Rio Grande Inn, vicinissimo al centro ed alla stazione ferroviaria.

Giorno 7, 2 maggio
Al mattino passeggiata in citta. La città è bellissima e ha conservato molti edifici del secolo scorso. Da vedere lo Stater hotel, con saloni e camere stile ‘800.
Nella stazione ferroviaria Narrow Gauge Railroad, capolinea della linea Durango-Silverton, troviamo vecchie locomotive a vapore nel più puro stile West. Non facciamo il giro in treno: la tratta completa fino a Silverton apre solo fra 4 giorni e il tragitto offerto al momento va solo fino a delle cascate più vicine, ma meno interessanti.
Rimettiamo dunque in moto e percorriamo la San Juan Skyway: Durango-Silverton-Ouray-Telluride-Cortez. Nel sito web “Scenic roads of America” dicono che è uno dei percorsi più belli dell’intera unione e il viaggio lo conferma: vecchie città minerarie, montagne innevate, 4 passi a 3.000 metri, cittadine dove il tempo sembra essersi fermato.
Il giro prende tutta la giornata, ed in serata siamo di nuovo a Cortez, dove eravamo passati il giorno prima sulla strada per la Mesa Verde.
Alloggiamo al Turquoise Inn.


Giorno 8, 3 maggio
Il viaggio fino a Moab, Utah, all’entrata dell’Arches National Park, non è particolarmente interessante. Vi arriviamo perso le 12 e dopo pranzo visitiamo il parco: centinaia di archi naturali dalle forme più strane ma anche dalle dimensioni imponenti.
Anche qui vi sono vari parcheggi lungo la strada (l’organizzazione dei parchi è impeccabile) e le macchine fotografiche digitali lavorano a pieno ritmo.
L’arco più bello è il Delicate Arch… peccato che per raggiungerlo si debba camminare parecchio, in salita... il gruppo non è più giovanissimo (anzi), cosi ci accontentiamo di fotografarlo da lontano. Per chi è in buona condizione fisica è da non perdere.
Tornando verso l’uscita siamo inseguiti da una Ranger arrabbiatissima perchè ci ha “pescati” a 60 miglia all’ora mentre il limite è di 45..... facciamo tutti la faccia contrita e riusciamo a scamparla senza ulteriori problemi.
Più tardi in hotel (il Canyonlands Inn) ci diranno che contrariamente a quanto si possa pensare, un Park Ranger è un ufficiale di polizia a tutti gli effetti, alle dirette dipendenze del governo centrale e che se lo facciamo arrabbiare ci può tranquillamente arrestare...... !

Giorno 9, 4 maggio
Altra giornata lunga: dobbiamo risalire fino a Green River, poi fare un tratto di autostrada verso ovest, e poi ridiscendere verso sud per raggiungere il Bryce National Park. Sul percorso troviamo il Capitol Reef National Park, che attraversiamo, per poi raggiungere Escalante, lungo una strada di montagna dove un temporale ci tempesta con nevischio e vento forte. In inverno sarebbe tutt’altro discorso, ma a maggio la cosa non è troppo grave e sebbene infreddoliti arriviamo al Ruby’s Inn, il Best Western all’entrata del parco.
Visitiamo l’anfiteatro, la parte più vicina ma allo stesso tempo più estesa, con la migliore vista.
Tutta la zona attorno al Colorado è marcata dall’erosione, ma Bryce è forse il luogo dove la natura ha “lavorato” più nel dettaglio, lasciando migliaia di guglie rosse, come un gigantesco tappeto, sul fianco della montagna.
Anche qui, come tutti i luoghi precedenti, un sogno per i fotografi.
La serata è freddissima, di nuovo con nevischio e vento forte: al mattino presto saremo di parecchio sotto zero con le moto coperte di ghiaccio.

Giorno 10, 5 maggio
Oggi si torna a Las Vegas: più di 400 km scendendo dalle montagne, attraversando il Zion National Park, fino al calore del deserto.
In serata siamo in città: faccio fermare il gruppo in periferia finché non si fa notte, poi percorriamo, da nord a sud, il Las Vegas Boulevard (detto comunemente Strip) con le moto: il crescendo di luci, insegne, acqua, fuoco e pazzie varie che quella strada ci offre è la degna conclusione di un viaggio che è unico per quello che permette di vedere nel giro di cosi pochi giorni.

Giorno 11 6 maggio
È domenica, ma HDLV è aperto sempre (tranne a Natale): riportiamo le moto, poi le signore (ma non solo loro) svaligiano lo show room di ogni cosa immaginabile con marchio Harley-Davidson. Non per niente HDLV sostiene di essere il più grande concessionario del mondo: c’è di tutto, persino un bar-tavola calda all’interno dello show room. Non fa niente se a parte il sottoscritto nessuno possiede una moto americana... tutto serve a ricordare e a far ricordare.
Non ho parlato della spesa che è il prevedibile punto dolente. Il viaggio, tra una cosa e l’altra, costa parecchio e ci si può chiedere se ne valga la pena.
Io dico di sí, cosi come hanno detto tutti quelli che mi hanno accompagnato le - tre - volte che sono andato con amici. Anzi, qualcuno ha ripetuto.
Altre foto del viaggio di quest’anno e altri precedenti in zona sono visibili all'indirizzo: http://community.webshots.com/user/claudio505



GIORNO DATA DA A HOTEL PREZZO KM* US$ 1 26-apr THU Madrid Las Vegas BW Main Street 54.49 2 27-apr FRI Las Vegas Williams Inn Of Williams 143.22 379 3 28-apr SAT Williams Page Arizonian Inn 60.75 317 4 29-apr SUN Page Kayenta Wetherill 86.64 160 5 30-apr MON Kayenta Chinle De Chelly Inn 79.05 172 6 01-mag TUE Chinle Durango Rio Grande Inn 86.82 297 7 02-mag WED Durango Cortez Turquoise Inn 86.43 300 8 03-mag THU Cortez Moab Canyonlands 111.13 184 9 04-mag FRI Moab Bryce Ruby's Inn 74.54 428 10 05-mag SAT Bryce Las Vegas BW Main Street 119.89 395 11 06-mag SUN Las Vegas Las Vegas BW Main Street 54.49 5 Totale KM 2637














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